Dipendenza da videogames. Schiavi di uno schermo.

La dipendenza da videogiochi, come ogni altra dipendenza, vincola il soggetto a dedicare ingenti quantità di tempo ai videogames compromettendo tutti gli ambiti della vita (ambito scolastico, relazioni sociali e familiari). La dipendenza da videogiochi comporta fenomeni di tolleranza e sintomi di astinenza, per cui il soggetto è
costretto ad aumentare progressivamente le “ quantità” di tempo trascorso a giocare per ottenere il livello di eccitazione ed appagamento desiderato mentre l’astinenza comporta una serie di sintomi psico-fisici (irrequietezza, agitazione, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno e dell’umore, pensieri ossessivi riferiti ai video giochi, ecc.) che si manifestano quando il soggetto è impossibilitato a giocare. Pur consapevoli dei limiti dati dalle generalizzazioni, ci preme evidenziare i possibili effetti che la Dipendenza da Videogiochi potrebbe avere sulle personalità più fragili, per esempio negli adolescenti in cui il processo di identificazione è ancora in atto e per le quali si realizza una sorta di “ fuga dalla realtà” che risulta essere insoddisfacente e noiosa a vantaggio dell’ambiente virtuale all’ interno del quale trovano rifugio. Pertanto, anche rispetto alla “ realtà multimediale”, occorrerebbe un’adeguata educazione rivolta agli adolescenti, sia in riferimento al gioco, sia in riferimento alla differenziazione tra la realtà virtuale e quella quotidiana. Del resto appare evidente, come ha sottolineato C. Guareschi, che la realtà virtuale può offrire stimoli maggiori soprattutto alle personalità più deboli, consente una facile identificazione con gli eroi virtuali dei videogames e permette di estranearsi dalla noia, sentimento principe per molti adolescenti.

Tratto da: Manuale “La dipendenza da internet, videogiochi e gioco d’azzardo”, ASL Bari

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