Giorno dellla memoria

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Quando tutti gli eredi del socialismo scientifico si agitano troppo contro il pericolo nazista viene il sospetto che essi cedano alla tentazione di usare il vecchio e collaudato strumento di guerra psicologica messo a punto dalla terza internazionale: classificare come nazi – fascista ogni oppositore del comunismo e del socialismo.

Ma queste vestali dell’antinazismo hanno veramente le carte in regola? Possono attribuirsi un’etichetta di purezza assoluta? Come nell’episodio evangelico della lapidazione dell’adultera, gli eredi del socialismo sono veramente immuni da quel peccato per il quale pretendono di avere il brevetto di lapidatori ?

La disinformazione storica, attuata dall’egemonia culturale gramsciana, impedisce di cogliere gli stretti legami di parentela e di complicità che esistono fra nazisti, socialisti e comunisti.

Capire il nazismo è necessario per non essere vittime dell’
antinazismo interessato e strumentale di certi professionisti della politica di cui, per motivi prudenziali, è bene non fidarsi specialmente quando essi non svolgono una critica seria del loro passato ideologico e storico ma continuano nel vecchio vizio di nascondere la verità preferendo dedicarsi alle condanne spietate ed indiscriminate degli avversari.

Il nazismo è l’abbreviazione di nazional – socialismo: il socialismo nazionale di Alfred Rosenberg e di Adolf Hitler è una combinazione fra l’ideologia socialista, il nazionalismo e le teorie sociologiche derivate dal concetto di evoluzionismo elaborato da Charles Robert Darwin.

Il fondamento di ogni socialismo ( da non confondere con il principio di solidarietà ) consiste soprattutto nell’idea secondo cui l’ attività economica deve essere diretta dallo stato.

Il principio del nazionalismo ( da non confondere con il principio di nazionalità e con il giusto amor di patria ) consiste nel considerare un diritto l’espansione ed il dominio della propria nazione a scapito dei diritti delle altre nazioni.

La teoria di Darwin applicata alla società ( il cosiddetto darwinismo sociale ) consiste nel considerare ogni forma di lotta fra gli uomini un fattore fondamentale per l’evoluzione ed il progresso sociale.

Hitler fondò il partito nazional-socialista a partire dal partito dei lavoratori tedeschi. Joseph Paul Goebbels, ministro della politica culturale del nazional-socialismo e leader, all’interno del nazismo, della corrente nazional – bolscevica, così sintetizzava tutto il programma del nazismo: ” il futuro è la dittatura dell’idea socialista nello stato “. Infatti il pilastro di ogni socialismo è che l’attività economica deve essere diretta dallo Stato e l’obbiettivo di Hitler era il controllo totale dell’economia da parte del partito. Questo progetto si manifestò pienamente durante la seconda guerra mondiale: i salari ed i prezzi furono sottratti al mercato e le imprese private deperirono o prosperarono soltanto in proporzione alla loro disponibilità a collaborare con i progetti del partito nazista.

Il punto n.11 del programma nazional-socialista prevedeva per il futuro ” l’eliminazione di tutti i redditi non derivanti da lavoro “. (1)

Non bisogna confondere il nazismo con la destra conservatrice:
Hitler cercò in ogni modo di sradicare e liquidare la destra aristocratica prussiana la quale giunse ad organizzare il complotto antinazista del 20 luglio 1944 e l’attentato alla vita di Hitler. ( 2 )

Sempre dal socialismo deriva l’odio di Hitler per gli ebrei. Infatti il principale teorico del socialismo, Pierre Joseph Proudhon, il quale sosteneva che ” la proprietà è un furto ” considerava gli ebrei come responsabili del capitalismo e pertanto li definiva come nemici della razza umana.

Proudhon scriveva: “si deve rimandare questa razza in Asia o sterminarla “.
(3)

Karl Marx, teorico del socialismo scientifico, detto comunismo, pur essendo ebreo di origine, era fortemente antisemita.

Nel suo scritto sulla – Questione ebraica – scrive: “- Il denaro è il geloso dio d’Israele, di fronte al quale nessun altro dio può esistere (.) il dio degli ebrei si è mondanizzato, è divenuto un dio mondano. La cambiale è il dio reale dell’ebreo. Il suo dio è soltanto la cambiale illusoria “- (4)

Nel 1856 egli scrive sul – New York Tribune – un articolo intitolato – il prestito russo – dove dice: ” Sappiamo che dietro ogni tiranno c’è un ebreo (.). L’utilità delle guerre promosse dai capitalisti cesserebbe, se non fosse per gli ebrei che rubano i tesori dell’umanità (.) gli usurai contemporanei che stanno dietro i tiranni e le tirannie (.) per la maggioranza sono ebrei. Il fatto che gli ebrei siano diventati tanto forti da mettere in pericolo la vita del mondo, ci induce a svelare la loro organizzazione, i loro scopi, affinché il loro lezzo possa risvegliare i lavoratori del mondo a combatterli e ad eliminare un simile cancro”. (5)

Anche per Hitler, come per gli altri socialisti, il capitalismo si identificava con gli ebrei: “la finanza e il commercio sono ormai il suo monopolio ( dell’ebreo ndr )”. (6)

Altra teoria a cui attinge Hitler è quella dei darwinisti sociali. Liberalismo selvaggio, comunismo e nazismo pretendono di applicare agli uomini le stessa legge che regola l’evoluzione della specie nel mondo animale: la lotta.

Darwin scriveva: ” tra tutti gli uomini ci deve essere lotta aperta; (.) le razze umane più civili stermineranno e si sostituiranno in tutto il mondo a quelle selvagge”. (7)

I darwinisti sociali non si rendono conto che nell’uomo, a differenza del semplice animale, compare la ragione e per questo l’uomo viene detto animale razionale. Mentre gli animali seguono solo l’istinto e si mantengono in vita con la lotta, l’uomo può controllare e guidare gli istinti con la volontà e con la ragione e può mettere l’istinto di aggressività al servizio della giustizia e dei diritti degli altri.

Il liberalismo selvaggio segue Darwin e pensa che la lotta economica fra gli uomini, migliori l’umanità perché distrugge i deboli e fa sopravvivere i forti: giganti del capitalismo selvaggio come John D.
Rockefeller e Andrew Carnegie facevano regolarmente appello ai principi darwiniani. (8)

Il comunismo segue Darwin e pensa che la lotta di classe porti al miglioramento della materia: Marx dichiarava che il libro di Darwin era molto importante perché permetteva di fondare la lotta di classe sul principio della selezione naturale e Iosif Stalin diventava rivoluzionario dopo aver letto Darwin. (9)

Il marxista Ludwig Woltmann, dirigente socialista tedesco, univa organicamente la filosofia marxista con il darwinismo: per Woltmann la lotta di classe era solo un aspetto della universale lotta fra le razze, necessaria all’evoluzione dell’umanità. Egli, pur essendo di origini ebraiche, sosteneva la superiorità razziale dell’ariano e del tedesco. (10)

Anche il nazional-socialismo segue Darwin e crede che la lotta fra le razze sia necessaria per il miglioramento dell’umanità.

Liberalismo selvaggio, comunismo e nazional-socialismo negano l’origine divina dell’uomo: per queste ideologie l’uomo non è un valore ma soltanto un prodotto dell’economia o della biologia e quindi la guerra fra gli uomini serve per migliorare l’economia o la razza.

Il comunista Stalin nel 1932 aiuta Hitler a prendere il potere impedendo che il partito comunista tedesco ( KPD ) si unisca con le altre forze antinaziste. La parte – ubbidiente – dell’apparato comunista, il 9 febbraio del 1940, in un articolo apparso in Die Welt di Stoccolma, attraverso le firme di Walther Ulbricht ( che diventerà presidente della RDT ) e Herbert Wehner ( che diventerà leader socialdemocratico della Repubblica di Bonn ) con cui già collaborava il futuro cancelliere Willy Brandt, dichiara criminale il tentativo di quei socialisti e di quei cattolici che cercano di modificare il regime nazista. (11)

Il XVIII congresso del PCUS lancia una politica di apertura a Hitler che ha invaso la Cecoslovacchia. Nel 1938 il vertice del Komintern, con il voto di Palmiro Togliatti ( segretario del PCI ), decide l’assassinio di tutto il gruppo dirigente del Partito comunista polacco per preparare l’invasione della Polonia che non sarebbe mai stata acccettata dai dirigenti comunisti polacchi: la Russia comunista e la Germania nazista si alleano uffcialmente nel 1939.

Stalin, per giustificare l’intesa con il nazional-socialismo, gli dà una dimensione teorica: in Europa si è aperto un conflitto fra stati capitalisti, ma da un lato ci sono quelli ricchi ( Francia e Gran Bretagna ) e dall’altro i poveri ( Germania e Italia ), il movimento operaio appoggia questi ultimi. (12 )

Il 1° settembre del 1939 la Germania attacca la Polonia e il 17 settembre del 1939 anche l’URSS attacca la Polonia. La Polonia viene smembrata: un quarto del suo territorio, con Danzica, annesso alla Germania, un altro quarto ridotto a governatorato sotto controllo nazista e il resto occupato dall’URSS.

I comunisti, finché dura l’alleanza con Hitler, saranno del tutto insensibili alla persecuzione degli ebrei polacchi attuata dai tedeschi e che porta all’eliminazione del 90 % degli ebrei della Polonia: i comunisti già fin dai tempi di Lenin avevano istituito i campi di concentramento per l ‘eliminazione dei nemici di classe, dei dissidenti e di intere popolazioni.
(13)

Rudolf Hess, segretario di Hitler, era stato inviato nel 1935 in URSS per studiare i campi di sterminio prima di realizzare quello di Auschwitz. I servizi segreti sovietici, NKVD, avevano fornito ad Hess una documentazione dettagliata sui campi di sterminio e sul loro funzionamento.

Hess, dopo aver studiato i campi di sterminio, si lamentò con Hitler perché i russi erano facilitati nelle pratiche di eliminazione in quanto si limitavano a far lavorare i prigionieri a 40 gradi sotto zero e gettavano i corpi in fosse scavate nel ghiaccio: -” noi purtroppo dovremo arrangiarci con un sistema di macchine, treni, campi e forni”- . (14)

L’efficienza dei Gulag sovietici, definiti – crematori bianchi – raggiungeva veramente dei livelli di produttività da catena di
montaggio: non bisogna dimenticare che il costo totale in vite umane in URSS è stato di 60 milioni di vittime.(15)

In base al patto di non aggressione, Hitler permette a Stalin di occupare i paesi baltici ( Estonia, Lettonia, Lituania ) e di invadere la Finlandia e Stalin appoggia, definendola difensiva, l’occupazione tedesca di Norvegia e Danimarca.

Stalin spedisce a Parigi il segretario del Komintern Dimitrov e il suo vice dell’epoca Togliatti per coordinare l’allineamento dei comunisti europei e schierarli a favore del nazismo.

Quando Hitler invade la Francia nel 1940, il partito comunista francese si schiera a favore di Hitler, il segretario del PCF Maurice Thorez si toglie la divisa da soldato e lancia l’appello alla diserzione proletaria per non fare guerra ai nazisti. Stalin, dopo l’occupazione tedesca riconosce il regime collaborazionista di Vichy inviando come ambasciatore Bogomolov mentre il generale Petain manda a Mosca come ambasciatore Bergerey. (16)

Dopo aver dato fuoco all’Europa insieme a Stalin, Hitler scaglierà la Germania contro L’URSS, nel 1941, in una prospettiva imperialistica, per dominare tutta l’Europa e per conquistare gli spazi dell’impero russo.

Stalin, aggredito da Hitler, si allea con gli USA e dopo la seconda guerra mondiale conserva le conquiste fatte grazie all’alleanza con la Germania nazista: Polonia e paesi baltici. La storia dell’imperialismo e del terrore comunista ( considerando anche la Cina, la Cambogia e gli altri satelliti ) che è continuata anche dopo la seconda guerra mondiale, ha portato ad un costo totale, in termini di vittime, di 212 milioni di persone.(17)

Pochi sanno che, dopo la seconda guerra mondiale, nazisti e comunisti sono tornati all’antico amore del 1939: il politologo Pierre Faillant de Villemarest ricordava che i maggiori esponenti nazisti, in America del Sud, passarono al servizio del KGB.

Martin Bormann, delfino di Hitler, era convinto della coincidenza ideologica fra il nazismo ed il comunismo: nel 1939 la sua funzione era quella di collaboratore diplomatico con i comunisti russi.

Dopo la guerra viene costruita la montatura della sua morte mentre, in realtà, Bormann muore nel 1959 in Paraguay.

Nel 1946 Bormann, considerando un errore la rottura del patto tedesco – sovietico del 1939, diventò agente operativo del KGB in sudamerica e nel 1949 lanciò un appello a tutti i rifugiati tedeschi in sudamerica affinché lavorassero per Mosca. (18)

Il nazista Walter Rauff, che ha costruito la via romana di evasione dei nazisti verso l’America meridionale, verrà protetto da Salvador Allende, presidente social – comunista del Cile, perché era passato al servizio del KGB insieme ai maggiori esponenti nazisti in America.

Simon Wiesenthal si lamentò perché Allende non gli aveva voluto consegnare Walter Rauff e altri nazisti rifugiati in Cile.(19)

( Bruto Maria Bruti )

Bibliografia:

1) cfr Luciano Pellicani, Il nazismo come movimento gnostico di massa, MondOperaio, marzo 1993, pp.86-99, in particolare pp. 88-89.

2) Cfr Ernesto Galli Della Loggia, Intervista sulla destra, a cura di
Luciano Caracciolo, Laterza, Bari 1994, pp. 83-84, 89

3) Cfr George Mosse, Il razzismo in Europa, dalle origini all’
olocausto, Mondadori, Milano 1992, pp.165-167;

cfr Zeev Sternhell, La destra rivoluzionaria, Corbaccio, Milano 1997, pp.
201-202

4) Marx e Engels, Opere 1843 – 1844, vol.III, ed. Riuniti, Roma 1976,
p.187

5) Karl Marx, Lettera del 2 dicembre 1863 a Friedrich Engels, in Marx e Engels, Werke, Berlin, Dietz Verlag, 1974, Vol. XXX, p. 376, cfr Richard Wurmbrand, L’altra faccia di Carlo Marx, Editrice Uomini Nuovi, Marchirolo ( Varese ) 1984, trad. italiana di Riccardo M. degli Uberti, pp.39 – 40

6) Adolf Hitler, Mein Leben, ed. sentinella d’Italia, p.342

7) cfr Giuseppe Sermonti, Roberto Fondi, Dopo Darwin, critica all’
evoluzionismo, Rusconi, Milano 1980, p.6

8) cfr James Rachels, Creati dagli animali, implicazioni morali del
darwinismo, edizioni di comunità, Milano 1996, p .77

9) cfr James Rachels, ivi, p.4; cfr Richard Wurmbrand, op.cit., p.80

10) cfr Zeev Sternhell, op. cit., pp.173 – 174

11) cfr Oscar Sanguinetti, Le fonti finanziarie del comunismo e del
nazionalsocialismo, Quaderni diCristianità, anno 1, n.1, Piacenza, Primavera 1985, p.49

12) cfr Ugo Finetti, Le amnesie dei comunisti, Studi Cattolici, novembre 1999, anno XLIII, n.465, Ares, Milano, p.772, 774

13) ibidem, p.774

14) cfr Bertrand de Jouvenal, Un voyageur dans le siècle, Laffont, 1979, pp. 230-231

15) cfr Luciano Gulli, Comunismo, 212 milioni di morti, le vittime
ricordate in un convegno organizzato a Milano da Alleanza Cattolica, Il Giornale 18- 03 -1995, pp.20-21; cfr Robert Conquest, Il Grande terrore, Rizzoli, Milano 1999; cfr AAVV Il libro nero del comunismo, Mondadori, Milano 1997

16) cfr Ugo Finetti, op.cit, pp.773

17) cfr nota n.15

18) cfr Daniela Serpi, A colloquio con Faillant de Villemarest sul potere degli eredi del PCUS, L’economia parallela dei comunisti russi, Il Secolo d’Italia, 13 dicembre 1994, p.15

19) cfr Pierre Faillant de Villemarest, La Santa Sede e i dossier
nazionalsocialisti d’Argentina, Cristianità, n.204, Piacenza,aprile 1992, pp.9-10

Bruto Maria Bruti
LA NOSTRA SESSUALITÀ
Felicità, desiderio e piacere nell’essere umano

pp. 168 – € 15,50
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Questo libro è un sollievo. Il professor Bruti ci parla di cose belle, grandi, importanti. Ci parla di amore, di un progetto personale che si compie nell’unione con l’altro, del desiderio di potersi abbandonare nel completo godimento di un eterno abbraccio. È un sollievo, dicevo, leggere di noi stessi, della nostra sessualità e della persona che amiamo in questi termini. Dopo anni in cui gli «esperti» hanno tentato di convincerci che la gioia è «nient’altro che» un «orgasmo», che la persona amata è «nient’altro che» un «oggetto sessuale», che il sesso è «nient’altro che» un «meccanismo relativamente semplice che provvede alla reazione erotica quando gli stimoli fisici e psichici sono sufficienti», finalmente qualcuno ci dice che in realtà dell’altro ci sarebbe: il nostro desiderio di sentirci amati in modo unico, esclusivo, incondizionato, per sempre (dalla Presentazione di Roberto Marchesini).

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