“Dipendiamo in tutto dall’eredità, dall’ambiente, dall’educazione ricevuta; l’origine delle passioni e delle pulsioni che ci muovono è oscura: l’inconscio, il subconscio, addirittura per certi psicologi il nostro surconscio; non resta alla nostra lucidità che uno spazio di deliberazione molto limitato; la storia, la società, le convenzioni, coloro che ci governano o ci danno da lavorare esercitano su di noi una pressione determinante; raramente abbiamo la possibilità di fare quello che vogliamo; i nostri limiti fisici e intellettuali riducono a ben poco il nostro potere di valutazione e di espressione, condizionato inoltre dalle leggi, sempre più numerose e costrittive; riceviamo la nostra religione dalle persone accanto alle quali viviamo, a cui a loro volta è stata trasmessa per successione, e le nostre idee, che il più delle volte non sono che il riflesso del pensiero prevalente del tempo in cui viviamo, sono per giunta notevolmente influenzate dai media; se si potessero analizzare le cause profonde delle nostre decisioni, ci si accorgerebbe che tutte, senza eccezioni, sono il risultato di istinti, appetiti, timori o moti interiori di cui non siamo padroni; dov’è dunque la nostra libertà?
TUTTAVIA, SONO PROPRIO QUESTE COSTRIZIONI CHE DIMOSTRANO CHE LA NOSTRA LIBERTA’ ESISTE, DA MOMENTO CHE ESSA STESSA SE NE LAMENTA
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E’ giusto distinguere la “libertà” dalle libertà. Queste ultime, definite dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo, sono state negate, violate, schernite un pò ovunque, prima di essere oggi rivendicate come cosa dovuta dai giovani di tutto il mondo, il che dovrebbe garantire loro un certo avvenire.
Non sono queste le libertà in discussione, ma LA LIBERTA’, CIOE’ IL POTERE CHE L’UOMO POSSIEDE, O NON POSSIEDE, DI AGIRE SENZA ESSERE PREDETERMINATO A FARE QUELLO CHE FA.
Questa libertà esiste. Non consiste nel fare quello che si vuole, ma anche quello che non si vuole, per saggezza, per rispetto degli altri, e spesso per AMORE, principio primo di tutto quello che è, che fu o sarà. E’ più forte di qualsiasi tendenza, inclinazione, interesse personale, egoismo, vince tutto ciò che può effettivamente – condizionare- l’essere umano e, nella rinuncia di sé in favore dell’altro, o degli altri, brilla di magnifico splendore.
Il suo motto è IL DONO DI SE’, la croce di Cristo è la sua INSEGNA.
In questo senso è UNA LOTTA.”
Nota su André Frossard:
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