Un aiuto alle donne vittime di sfruttamento: progetto 50×100

Scritte su foto di Brigitte Werner da Pixabay

Lanciamo un appello per il sostegno di donne in difficolta’:

Un piccolo sforzo che ci permetterà di:
continuare le attività di strada per contattare le vittime di tratta (in allegato foto)
aiutare anche coloro che non sono più vittime ma sono in strada per disperazione (circa l’8% del totale)
aiutare alcune ex vittime di tratta con grossi problemi di salute e/o problemi psichiatrici connessi al trauma dello sfruttamento prolungato
accogliere e reinserire tante ex vittime (attualmente ne seguiamo circa 90)
prevenire la tratta di seconda generazione (nigeriane nate in Italia o arrivate da piccole) che vivono in contesti di povertà/degrado e sono anch’esse a rischio tratta
prevenire la tratta con un progetto social di informazione alle nigeriane in partenza o in viaggio per l’Europa (es, in Libia, Algeria o Niger)

Dal 1999 l’associazione incontra centinaia di donne in strada aiutandone oltre 500 ad uscire dallo sfruttamento:
Tra il 2019 e il 2022 sono state incontrate circa 900 ragazze e donne nigeriane, di queste, ben 500 (erano 700) risultano sfruttate e sotto ricatto di “Maman” (sfruttatrici) o di “Bros” (sfruttatori). Il numero è in forte diminuzione ma si tratta comunque di migliaia di donne sfruttate da madame o da pseudo-fidanzati.

ALCUNE DELLE STORIE

Oltre ai casi di ragazze che aiutiamo a scappare e a trovare rifugio presso di noi o altre strutture abbiamo anche molti casi concreti come questi:

Jenni e’ accolta in un piccolo appartamento e sta cercando lavoro, sa poco l’italiano ed e’ stata venduta dalla famiglia a degli sfruttatori.
Ha pochi riferimenti e ha tanto bisogno di aiuti e amicizie nuove.

Lucia ha problemi di salute e problemi famigliari enormi,
ha una casa popolare ma non ha un lavoro stabile.
La figlia ha dovuto smettere gli studi pur di aiutare la mamma a pagare l’affitto.

Lidia e’ anni che gira per comunità e accoglienze, ha problemi di salute, iniziati quando era sfruttata.

Lorenzo piange sempre quando viene a prendere i pacchi da noi
Ha lavorato tanti anni ma ora non ce la fa piu’. Ha sposato una ragazza che prima del matrimonio era sfruttata.

Patricia si e’ sistemata e ha trovato lavoro. Ha fatto 3 anni in comunità per vittime di tratta, ha studiato da zero, imparando a scrivere e leggere. Quest’anno e’ stata assunta a tempo indeterminato. Non ha piu’ bisogno di noi,

COME LE AIUTIAMO: pacchi viveri, vestiario per bimbi, voucher per lavoretti e borse di studio per frequentare dei corsi di formazione ed esperienze formative.

Cerchiamo 100 persone che donino 50 euro l’una, per poter andare avanti fino a fine anno.
Chiediamo a tutti voi di essere generosi e far girare la richiesta di aiuto.

clicca qui per sapere COME DONARE


ALCUNE DELLE STORIE del passato

Emma ha lasciato la strada vari anni fa, ha con fatica trovato vari lavori. L’ultimo di questi e’ stata una assunzione in regola, che e’ pero’ terminata con un grave incidente sul lavoro che l’ha sfigurata.
Successivamente il datore di lavoro e’ deceduto.
Ora ha problemi di salute, problemi economici e di lavoro.
Attendiamo che ottenga invalidita’ e pensione, oltre a un dovuto risarcimento per l’incidente. Per ora però non ha nulla…

Linda ha un marito buono che però ha poche ore di lavoro.
A malapena pagano l’affitto. E’ disperata perché e’ rimasta molto indietro con bollette e spese condominiali. Ha pensato di tornare sulla strada per disperazione. Poi ha desistito e trovato un po’ di aiuto da noi

Marco e Lisa hanno un lavoro precario e qualche ora di pulizia nelle case.  Stanno per rimanere senza casa, e hanno due figli piccoli.

Gioia ha scoperto che suo figlio ha problemi grossi di salute, non ha lavoro e il marito (disoccupato e nullatenente) e’ scappato lasciandola sola con mille problemi. Ha anche un altro figlio che sta bene anche se non va bene a scuola.

Anita ha lasciato la strada da poco, però e’ analfabeta e  ha qualche problema comportamentale che le rende difficile se non impossibile trovare un lavoro. Cercheremo di rimpatriarla in Nigeria con un progetto per lavorare a Lagos (Nigeria)

Vera ha trovato lavoro dopo un corso che le abbiamo fatto fare, si e’ sistemata ed ora e’ lei ad aiutarci e inviare altre donne bisognose.

Non abbiate paura di donare la vita per trovarla (Zuppi)

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