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    Anni sereni (dai Fioretti di Don Bosco)

    La veste nera e il seminario A diciannove anni Giovanni Bosco deve decidere il suo avvenire.Ha ancora voglia di farsi prete?Anzi, pensa addirittura di farsi francescano. Inoltra regolare domanda e viene accettato. Ma non è questa la volontà di Dio.La madre, Margherita Bosco, gli fa questo discorsetto: – Sentimi bene, Giovanni. Io voglio che tu […] continua

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    Gli anni in famiglia (dai Fioretti di Don Bosco)

    Giuanìn testa rotta Giovannino Bosco (per la mamma e per tutti solo e sempre Giuanìn) fin da bambino andava matto per i divertimenti. Fra tutti però preferiva il gioco della lippa, che consisteva nel ricacciare con un’asta di legno una specie di cilindro, anch’esso di legno, gettato da un compagno.Accadeva spesso, ahimè! che la lippa, […] continua

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    Il somaro di Brina (dalle Memorie di Don Bosco)

    Sono un somaro, lo ammetto, non godo di buona fama, a torto, eppure mi ritengo molto più intelligente del mio cugino cavallo, tutto muscoli e poco cervello che però si muove sempre circonfuso da un’aureola di gloria. Fu proprio grazie ad un cavallo molto pauroso che ritrovai quella persona eccezionale di cui vi voglio raccontare. […] continua

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    8 dicembre 1841. L’incontro provvidenziale (dai Fioretti di don Bosco)

    La mattina dell’8 dicembre 1841 don Bosco si trovava nella sacrestia di S. Francesco d’Assisi, ove era vicecurato, e stava vestendosi per celebrare la Messa. Il sacrestano, vedendo un giovanetto in un canto, lo invitò a servire. Non so! rispose il ragazzo tutto mortificato. Bestione che sei! esclamò il sacrestano… Se non sai servire Messa, […] continua

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    La storia sconosciuta di Don Bosco

    L’inutile attesa di un’ultima udienza papale “Sono persuaso che qui sia impedita la maggior gloria di Dio e il bene delle anime” Dal 23 dicembre 1877 al 26 marzo 1878 don Bosco risiedette in Roma. Vi era giunto all’antivigilia di Natale per poter sbrogliare antiche e intricate matasse, che si erano ancor di più intorcigliate […] continua

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    Addio, piccolo merlo (San Giovanni Bosco)

    Avendo un giorno preso un merlo, lo allevò con cura e lo addestrò al canto, zufolandogli all’orecchio note e ariette, di modo che, dopo un po’ di tempo, quell’uccello era diventato il suo divertimento e la sua delizia. Ma… « Ogni cosa quaggiù passa e non dura! ». Un brutto giorno, ritornando da scuola, trovò […] continua

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