PERCHÉ HAI FAME e ascolti il tuo stomaco. Prima di ogni altra cosa. Perché a scuola non c’e’ posto per te. Ci sono andati i tuoi fratelli maschi, non c’erano abbastanza soldi per pagare tasse e libri per tutti. A casa, le bambine aiutano la mamma. Tanto lì ci sono sempre un sacco di cose … Continua la lettura di Avevo fame e mi avete comprata →
Quando il buon Dio decise di creare il padre, cominciò con una struttura piuttosto alta e robusta. Allora un angelo che era lì vicino gli chiese: «Ma che razza di padre è questo? Se i bambini li farai alti come un soldo di cacio, perché hai fatto il padre così grande? Non potrà giocare con … Continua la lettura di E Dio creò il padre →
Raoul Follereau si trovava in un lebbrosario in un’isola del Pacifico. Un incubo di orrore. Solo cadaveri ambulanti, disperazione, rabbia, piaghe e mutilazioni orrende. Eppure, in mezzo a tanta devastazione, un anziano malato conservava occhi sorprendentemente luminosi e sorridenti. Soffriva nel corpo, come i suoi infelici compagni, ma dimostrava attaccamento alla vita, non disperazione, e … Continua la lettura di Un sorriso all’aurora →
Un giorno, un povero ragazzo che cercava di pagarsi gli studi vendendo fazzolettini di carta e altri oggettini di poco valore ai passanti o bussando di porta in porta, si accorse di avere in tasca solo pochi centesimi e di essere terribilmente affamato. Decise che avrebbe chiesto qualcosa da mangiare alla prossima casa. Tuttavia si … Continua la lettura di Un bicchiere di latte →
Era un ragazzino che amava tantissimo il calcio e aveva un padre molto affettuoso che condivideva la sua passione. Era piccolo e mingherlino e il più delle volte doveva fare la riserva. Anche se il figlio era sempre in panchina, il padre era sempre tra gli spettatori a fare il tifo e non mancava mai … Continua la lettura di Gli occhi di mio padre →
In un grande self service una signora anziana prese una grossa ciotola di zuppa, la sistemò sul vassoio e poi, dopo aver pagato, posò il vassoio su un tavolino libero. Appese la borsetta alla sedia e stava per sedersi e degustare la fumante e profumata zuppa quando si accorse di aver dimenticato il cucchiaio. Lasciò … Continua la lettura di La zuppa →
La “buona educazione” è la più semplice, modesta e dimenticata delle virtù, ma è la base di tutte le altre. Non esistono cameriere in famiglia. Dalla cucina, come al solito, la donna disse: «È pronto!». Il marito, che leggeva il giornale, e i due figli, che guardavano la televisione e ascoltavano musica, si misero rumorosamente … Continua la lettura di La cortesia (racconto di Bruno Ferrero) →
C’era una volta un vecchio che non era mai stato giovane. In tutta la sua vita, in realtà, non aveva mai imparato a vivere. E non avendo imparato a vivere, non riusciva neppure a morire. Non aveva speranze né turbamenti; non sapeva né piangere né sorridere. Tutto ciò che succedeva nel mondo non lo addolorava … Continua la lettura di Un povero vecchio (raccontro di Bruno Ferrero) →
Sono un somaro, lo ammetto, non godo di buona fama, a torto, eppure mi ritengo molto più intelligente del mio cugino cavallo, tutto muscoli e poco cervello che però si muove sempre circonfuso da un’aureola di gloria. Fu proprio grazie ad un cavallo molto pauroso che ritrovai quella persona eccezionale di cui vi voglio raccontare. … Continua la lettura di Il somaro di Brina (dalle Memorie di Don Bosco) →
In un paesino di montagna c’è un’usanza molto bella. Ogni primavera si svolge una gara tra tutti gli abitanti. Ciascuno cerca di trovare il primo fiore della primavera. Chi trova e raccoglie il primo fiore sarà il vincitore e avrà buona fortuna per tutto l’anno. Per questo partecipano tutti, giovani e vecchi. Un anno, all’inizio … Continua la lettura di Il primo fiore →
Ero un cappotto di forma classica, stravagante e fuori moda in quegli anni della metà del 1800. Il mio padrone, un certo don C., era un uomo gioviale, con qualche lato bizzarro, sicché i giovani preti allievi del Convitto Ecclesiastico di Torino si divertivano talvolta alle sue spalle. E il bersaglio preferito ero proprio io, … Continua la lettura di Il cappotto magico (racconto di Bruno Ferrero) →
Storia in patria prima della partenza K.R. , uomo, nazionalità ghanese, religione cattolica, età 37 anni. Percorso migratorio K.A. è fuggito dal suo paese in quanto la sua famiglia di religione musulmana, lo perseguitava perché si era convertito alla religione cristiana. Arrivo in Italia e modalità di permanenza K.A. è giunto clandestino in Italia nell’anno … Continua la lettura di 13 euro al giorno, il sogno di un viaggio infranto →
Dalla parte dei piccoli e dei poveri