
dal blog http://tasti.wordpress.com una riflessione caustica:
Detto così, senza pensarci, in effetti fa persino ridere. Poi ci pensi e magari la smetti pure di ridere sulle disgrazie altrui.
Non dico che sia un discorso semplice. Nemmeno che ho una mia idea chiara. Non so. Diciamo che capisco l’esigenza. Però i preconcetti sulla mercificazione del corpo… ma parliamo di un altra cosa. “Non è prostituzione.” Partiamo da qui.
Diciamo che non stiamo parlando di prostituzione. Nel senso di ricavare denaro dalla vendita del proprio corpo.
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Perché nel caso dell’assistente sessuale l’obiettivo primo è far accostare un individuo alla sessualità che gli viene negata dalle proprie condizioni di vita, a causa, come conseguenza di una disabilità.
E allora non è prostituzione. Magari ci metto un punto interrogativo ?
Perché il pensionato che paga la ragazza per accedere ad una sessualità a cui non potrebbe più accedere allora… ?
In fondo è l’idea romanzata della prostituta psicologa.
No, sto seriamente riflettendo su un discorso che capisco, sinceramente.

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Però non sono certa che l’assistente sessuale sia cosa diversa da una prostituta. Senza accezione dispregiativa.
Perché non credo che sia una terapista con studi universitari sulla sessualità e disabilità.
Credo piuttosto sia una venditrice/tore di sesso specializzata/o in un settore, la disabilità.
Che poi mi pare di capire che le disabilità siano da intendersi come fisiche, non psichiche.
Insomma io ci rifletto perché non mi sembra giusto fare finta che non ci sia sessualità nella disabilità, ci rifletto anche se così, a primo acchito, questa dell’assistente sessuale mi sembra esattamente quello che è: vendita del proprio corpo in cambio di denaro.
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Come associazione Amici di Lazzaro, aggiungiamo che non è vero che l’assistente sessuale non arriva a compiere atti sessuali a pagamento, basti vedere quello che affermano alcuni cosiddetti “assistenti” svizzeri:
“Il prossimo sarà ad ottobre e si cercherà di formare operatori in grado di offrire rapporti sessuali completi. “
http://www.tio.ch/News/316428/Noi-assistenti-sessuali-di-portatori-di-handicap/
Si tratta di prostituzione che anche se offerta a disabili non è comunque accettabile.
Il desiderio di una persona in difficoltà non rende infatti lecite pratiche immorali o ingiuste.
Ci sono milioni di persone che vivono castamente la propria vita senza averne alcun danno, quel che importa è dare ad ogni persona affetto, amicizia, amore, relazioni umane, accoglienza e far loro sentire la loro dignità e valore al di là di quel che possono fare nella vita.
I disabili valgono in quanto persone uniche e irripetibili. Questa è la vera assistenza da dare loro.