Nessun medico dovrebbe mai essere forzato a prender parte a procedure di eutanasia o suicidio assistito. (World Medical Association)

L’Associazione che rappresenta i medici di 112 Paesi prende posizione sul fine vita: “Il medico che rispetta il diritto fondamentale del paziente di rifiutare trattamenti medici, non agisce contro deontologia nel non mettere in atto o nell’interrompere tali trattamenti indesiderati al paziente, anche se tale atto esita nel decesso”.

Risoluzione della World Medical Association in cui riafferma la sua posizione contraria a eutanasia e suicidio assistito. “Nessun medico dovrebbe mai essere forzato a prender parte in procedure di eutanasia o suicidio assistito”.

“Il medico – si legge in una nota – che rispetta il diritto fondamentale del paziente di rifiutare trattamenti medici, non agisce contro deontologia nel non mettere in atto o nell’interrompere tali trattamenti indesiderati al paziente, anche se tale atto esita nel decesso”.

il Presidente della WMA, Dr. Frank Ulrich Montgomery, ha dichiarato: “dopo aver tenuto consessi consultativi che hanno coinvolto tutti i continenti, siamo convinti che il testo della risoluzione sia in accordo con la visione della maggioranza (Canada e Olanda si sono dimesse dalla WMA, erano anche in consiglio direttivo, a causa delle questioni etiche) dei medici del mondo”

SOSTIENI GLI AMICI DI LAZZARO E QUESTO SITO.
Abbiamo davvero bisogno di te!
IBAN (BancoPosta intestato ad Amici di Lazzaro)
IT98P 07601 01000 0000 27608 157
PAYPAL Clicca qui (PayPal)
SATISPAY Clicca qui (Satispay)

La Risoluzione della WMA:
La WMA ribadisce il suo forte impegno nei confronti dei principi dell’etica medica e che deve essere mantenuto il massimo rispetto per la vita umana. Pertanto, la WMA è fermamente contraria all’eutanasia e al suicidio assistito da parte del medico.

Ai fini della presente dichiarazione, l’eutanasia è definita come un medico che somministra deliberatamente una sostanza letale o esegue un intervento per causare la morte di un paziente con capacità decisionale su sua richiesta volontaria. Il suicidio assistito da parte del medico si riferisce a casi in cui, su richiesta volontaria di un paziente con capacità decisionale, un medico abilita deliberatamente un paziente a porre fine alla propria vita prescrivendo o fornendo sostanze mediche con l’intento di provocare la morte.

Nessun medico dovrebbe essere costretto a partecipare all’eutanasia o al suicidio assistito, né nessun medico dovrebbe essere obbligato a prendere decisioni di rinvio a tal fine.

Separatamente, il medico che rispetta il diritto fondamentale del paziente di rifiutare il trattamento medico non agisce in modo non etico nel rinunciare o nel rifiutare le cure indesiderate, anche se il rispetto di tale desiderio provoca la morte del paziente.

Dona ora per chi ha bisogno. Grazie!

SOSTIENI INIZIATIVE MISSIONARIE!
Con il tuo 5 per 1000 è semplice ed utilissimo.
Sul tuo 730, modello Unico, scrivi 97610280014

Immagine

SOSTIENICI CON IL 5 per MILLE: 97610280014

Italia e Usa. La ricchezza non fa la felicità

Per la ricerca scientifica (Giovanni Paolo II)