Il medioevo era molto meglio dei talebani

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Quando si parla sui media di un governo oppressivo o retrogrado o che non permette usi e costumi moderni o presunti diritti civili viene evocato il paragone con il Medioevo.
“E’ tornato il Medioevo” “guardate che è finito il Medioevo”.

Tale paragone viene talvolta ripescato anche riguardo i regimi in cui vige la sharia, ad esempio sotto i talebani o nel periodo ormai finito di Daesh (Isis).

Ma i paragoni non reggono.
Piu’ appropriato sarebbe il paragone con il comunismo e nazismo, che quando presero il potere vollero azzerare la storia.

Pensiamo ad uno dei crimini culturali piu’ eclatanti dei talebani: in Afghanistan furono abbattuti in quanto pericolosi idoli pagani i due giganteschi Buddha (53 e 38 metri di altezza) scavati oltre 1500 anni fa nella roccia della valle di Bamiyan, si trovava sull’itinerario della Via della Seta ed era un fiorente centro di spiritualità buddhista.
Nel frattempo i talebani avevano imposto la più severa legge islamica specie verso le donne.

Ma non lo si paragoni al Medioevo perchè a maggior parte del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese è del Medioevo: arte, cattedrali, basiliche e chiese, romaniche e gotiche, Dante, Petrarca, Boccaccio, San Francesco d’Assisi e il Cantico dei Cantici, la filosofia di San Tommaso d’Aquino, il canto gregoriano, etc.
E la fioritura di ordini monastici e religiosi nati proprio allora, dai Benedettini ai Francescani ai Domenicani che tanti Santi hanno donato al mondo.

Chi distrugge opere d’arte, chi calpesta sistematicamente la dignità dell’uomo non ha a che fare con il Medioevo. Chi relega la donna a una condizione di schiavitù – parliamo sempre di taleban ma non solo – non è figlio del Medioevo cristiano. Perché allora l’importanza e la dignità della donna erano chiaramente affermate nella struttura della società (per un approfondimento consiglio la lettura di Régine Pernoud, Medioevo – Un secolare pregiudizio, Bompiani 1983).

Maometto ha usato la spada per difendere la sua verità, pur con tutte le giustificazioni del caso (ma che differenza col Gesù che accetta la Croce!). E se il potere temporale della Chiesa è stato un fatto contingente, legato agli eventi del tempo, Io Stato islamico è connaturale alla presenza musulmana: il primo Stato islamico è stato creato da Maometto stesso.

Colpisce l’analogia tra il regime dei taleban e le ideologie totalitarie del ‘900: il nazifascismo e le differenti versioni del comunismo. Minimo comun denominatore è la pretesa di partire dall’Anno Zero, di” rifare” l’uomo cancellando ogni traccia del passato, in nome di una razza o di una classe, imponendo una “cultura” nuova.

Ad esempio obbligano gli uomini a portare la barba e i turbanti, le donne a coprirsi tutto il corpo. Vietano di usare la tv e la radio. Applicano punizioni corporali sia per i reati civili, sia per le inosservanze della sharia. Questo ricorda ad esempio, i gulag sovietici e i campi di sterminio nazisti; i vestiti “alla Mao”; la distruzione di arte e religione in Cina; il massacro in Cambogia di PoI Pot.

Veramente l’opposto del Medioevo che in realtà fu epoca di grande fermento culturale e sviluppo artistico e sociale

“Alcune donne (che nulla metteva particolarmente in risalto, né la famiglia né la nascita, poiché provenivano, come oggi diremmo, da tutti gli strati sociali, prova ne sia la pastorella di Nanterre) hanno goduto nella Chiesa, e attraverso la loro funzione nella Chiesa, di un potere eccezionale nel Medioevo. Alcune badesse agivano come autentici signori feudali il cui potere era rispettato al pari di quello di tutti gli altri signori; alcune donne indossavano la croce al pari dei vescovi; sovente amministravano vasti territori che includevano villaggi, parrocchie…”. (“Régine Pernoud, Medioevo. Un secolare pregiudizio, Bompiani, I ed. saggi tascabili, Milano 1992, p. 108)”.

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