
Il relativismo etico è ormai culturalmente egemone nella politica in maniera trasversale in quasi tutti i partiti e anche nella societa’ civile.
Gli atteggiamenti anticristiani dominanti ( il principio del piacere, il vietato vietare, la cultura del dubbio, il pensiero debole, il nichilismo, ecc..) hanno alcuni punti comuni, da sdoganare far accettare, volenti o nolenti a tutta la popolazione:
1) la droga si vince con la droga libera
2) le coppie omosessuali devono essere equiparate alla famiglia naturale
3) aborto come un diritto, da proporre anche alle ragazzine.
O come un dovere specie per i genitori che si ritrovano un figlio che potenzialmente potrebbe essere malato
4) eutanasia e suicidio come un bene, anzi come un dovere per chi e’ malato per non pesare sulla societa’
5) fecondazione in vitro e clonazione come opportunita’ innocue
6) maternita’ surrogata e ideologia gender e indifferenza sessuale tra uomo e donna da cui anche adozioni ai single e a chiunque: negando ai bambini la certezza delle origini biologiche e tagliando loro il rapporto con la madre naturale e biologica e impedendo una serena crescita con il proprio padre e madre
7) estromissione della famiglia dall’educazione affettiva e sessuale con percorsi formativi scolastici obbligatori senza possibilita’ di esonero (usando spesso il grimaldello giuridico di fare corsi che apparentemente sarebbero contro bullismo e discriminazioni o di educazione civica o educazione all’affettivita’)
8) solidarietà strumentale, senza sussidiarietà, per introdurre una assistenza statalista di tipo socialista. Lo stato decide tutto e impone tutto non in maniera diretta ma con norme sempre piu’ invasive.
9) immigrazione selvaggia per fomentare una nuova forma di lotta di classe, con la conseguente predominanza nell’uso del welfare degli ultimi arrivati rispetto ai nativi e anche rispetto agli immigrati gia’ integrati
10) coppie di fatto e convivenze e famiglie mono parentali con maggiori diritti e agevolazioni rispetto a chi si sposa
11) divorzio lampo (il matrimonio considerato meno di un contratto economico)
12) politica socialista degli asili nido con lo scopo di togliere alla famiglia il compito di prendersi cura dei bambini.
Questo il principio: non aiutare la famiglia a svolgere il suo compito, ma sostituirsi al ruolo della famiglia.
Per questo motivo molti comuni pagano oltre 4mila euro al mese per ogni bambino negli asili nido, ma neppure un soldo viene dato per aiutare quelle madri che volessero prendersi carico della cura dei bambini.
13) monopolio statale dell’educazione: compito dello stato per la dottrina sociale della Chiesa, non è tanto quello di fare le scuole e di fare il maestro ma soprattutto quello di aiutare le famiglie a creare centri educativi ( autonomi nei programmi, nei metodi e nella scelta dei professori ) e quello di garantire il diritto delle famiglie di scegliere la scuola dove mandare i propri figli ( cfr Libertà cristiana e liberazione n.73 e n.94 ).
14) sessualizzazione dei massmedia e della societa’, diffusione della pornografia e prostituzione
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Bisogna “vaccinarsi” da queste idee e valori che permeano la societa’ intorno a noi, informandoci e formandoci insieme ad amici che la pensano come noi oltreche difendere con la ragione e con il diritto la nostra liberta’ di coscienza, liberta’ di pensiero, liberta’ di parola, liberta’ religiosa, liberta’ di stampa.