“Ho fatto quello che dovevo fare, il mio bimbo è salvo”
Aveva 16 anni quando le fu diagnosticato un tumore al cervello e alla colonna spinale, con poche possibilità di vivere, le restavano al massimo ancora due anni di vita. Dopo poche settimane scoprì di essere incinta, e i medici le misero subito di fronte la tremenda alternativa: abortire o rinunciare alle cure e morire. La ragazza non ha esitato a salvare la figlia e ha lasciato che la malattia facesse il suo corso pur di permettere alla sua piccola di vivere.
E’ una scelta eroica, che la assimila ad una mamma Santa canonizzata da Giovanni Paolo: Gianna Beretta Molla che rinunciò alle cure per dare alla vita la figlia. La giovanissima Jenni Lake ha lasciato alcuni video a sua figlia per testimoniare la sua scelta. A due settimane da parto è deceduta (21 vembre 2011), senza rimpianti. Le sue parole sono state chiarissime: “Ho fatto quello che dovevo fare, il mio bimbo è salvo”. Non è scontato che una ragazza di 17 anni faccia la scelta più difficile, quella più impegnativa. Per noi è un esempio, un invito a fare quello che va fatto, stare dalla parte della vita, dei piccoli, anche quando è dura, quando la strada è dolorosa.
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Ora il piccolo Chad è accudito dai nonni che hanno rispettato e accompagnato con amore questa giovane che ha donato nel vero senso della parola la vita alla propria figlia. Una storia dolorosa, ma piena di vita.