Caratteristiche sociodemografiche della comunità Senegalese in Italia (2022)

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La comunità senegalese italiana è la più rappresentativa d’Europa e la maggiore comunità dell’Africa subsahariana presente in Italia. La migrazione verso l’Italia risale ai primi anni ’80 e si è intensificata negli anni ’90, facendone una delle comunità di più vecchia presenza nel nostro Paese.

I flussi migratori dal Senegal sono stati caratterizzati da una migrazione motivata fondamentalmente da ragioni economiche e di lavoro che nel tempo hanno coinvolto sempre più la popolazione dei grandi centri urbani in fuga dalla forte crisi economica degli anni ’90.

Negli anni 2000, accanto ai pescatori e ai giovani disoccupati della prima ondata migratoria, è andato crescendo il numero di professionisti con alte qualifiche professionali e di donne migranti istruite e nubili, alla ricerca di salari adeguati alle loro professionalità.

A crescere nel corso degli anni sono stati anche gli spostamenti per motivi familiari, risultato di un graduale processo di stabilizzazione della comunità nella Penisola italiana. Negli ultimi anni, si è registrato anche un flusso di rientro da parte di quegli emigrati che hanno raggiunto l’età pensionabile e di coloro ancora in attività, i quali avevano previsto nel loro progetto migratorio di tornare a investire nel Paese d’origine.

I senegalesi regolarmente soggiornanti in Italia sono stati 100.250 al 1° gennaio 2022. Questo dato posiziona la comunità al dodicesimo posto per numerosità, con un incremento di uno rispetto all’anno precedente, tra le principali comunità non appartenenti all’Unione Europea.

I cittadini senegalesi costituiscono il 2,8% della popolazione complessiva non comunitaria, evidenziando una crescita demografica del 7,4% rispetto al 2021.

La struttura della piramide dell’età della comunità senegalese in Italia rivela una distribuzione per fasce d’età più bilanciata rispetto alla popolazione italiana e decisamente più giovane. La caratteristica predominante della popolazione senegalese è la presenza di un elevato numero di giovani: il 39,5% ha meno di 30 anni. Sebbene leggermente inferiore rispetto alla media dei non comunitari, è significativa anche la presenza di minori, che costituiscono la fascia d’età più rappresentata all’interno della comunità, con il 19,5%, a fronte del 21% approssimativo nella popolazione non comunitaria nel suo insieme. La comunità si colloca come quinta per percentuale di minori tra le principali comunità non comunitarie. Questo dato è probabilmente collegato alla presenza ancora limitata di nuclei familiari, attribuibile al modello migratorio tipico delle collettività africane che prevede una mobilità circolare.

Un ulteriore dato rilevante riguarda la quota di individui oltre i 50 anni, che costituisce circa il 23% della comunità (allineato con quanto riscontrato nell’intera popolazione non comunitaria). Di conseguenza, la comunità senegalese ha un’età media relativamente bassa, pari a 35 anni, ma presenta un forte squilibrio di genere in cui le donne rappresentano solo il 27,5% della popolazione. In effetti, si posiziona come la terza collettività extracomunitaria, dopo quella ucraina e pakistana, per il più alto grado di squilibrio di genere, pari al 45%.

Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,

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