
E’ interessante notare che davanti ad un drastico calo delle adozioni negli ultimi anni, si tace su una riforma o semplificazione delle adozioni. Per la fecondazione eterologa le regioni, governi e magistratura si sono affrettate a dare una serie di criteri di utilizzo e superare le restrizioni della legge 40, ma per le adozioni si è deciso di lasciare la legge attuale.
Esistono tanti scienziati e medici che esprimono pareri contrari alla pratica dell’eterologa.
E’ evidente che vi sia grande pressione di alcune correnti ideologiche spinte da interessi economici. Tante sono le domande che sorgono.
– Gli introiti alle cliniche pubbliche e private per la fecondazione eterologa oscurano la ricerca alle cause e cura dell’ infertilità?
– I donatori di semi o ovuli hanno dei limiti numerici di donazione, ma esiste un modo per controllare? – Quale garanzia riceverà la coppia nei riguardi del donatore, dal momento che egli rimarrà segreto alla coppia e conosciuto esclusivamente dall’ente sanitario?
– I medici ricorrono direttamente all’eterologa senza passare prima da altre cure?
– La salute fisica e psicologica delle donne sarà tutelata valutando le conseguenze emotive e psicologiche di una tale scelta (con tutte le sue implicazioni)?
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Un trasferimento embrionale fallito è una cicatrice che rimane per sempre nell’anima della donna e del suo partner. Il senso di colpa (anche quando il trasferimento di un solo embrione fallisce) è un deterrente che fa riconsiderare il ricorso alla FIV. I media dovrebbero riportare le storie delle tante donne che hanno sperimentato la FIV. Troppo spesso sentiamo storie di depressione (che dura per diversi anni) che fanno provare a queste donne un profondo dolore. Il secondo è la selezione dello sperma e degli ovuli. Nella società si è diffusa la convinzione che sia possibile “preservare” la costituzione di una coppia attraverso la selezione dello sperma e degli ovuli. In particolare, è possibile selezionare spermatozoi e ovuli con caratteristiche esterne adatte ai futuri genitori, come il colore della pelle, la razza e il gruppo sanguigno. Poiché l’inseminazione eterologa è un’inseminazione artificiale, che cosa succede se un errore di sostituzione in provetta produce un bambino con un colore della pelle diverso da quello previsto o con caratteristiche diverse dal fisico desiderato? Se questo viene scoperto durante la gravidanza, accetteranno l’errore o decideranno di abortire e distruggere persone innocenti a spese del loro ego e dell’idolo del progresso scientifico? D’altra parte, se tutto fosse noto al momento della nascita (anche la medicina non è sempre una scienza esatta e anche le istituzioni mediche possono sbagliare), come reagirebbe la coppia di fronte a questa situazione? Sarebbero in grado di sopportare lo shock o si scioglierebbero in qualche modo sotto il peso di ciò che la coppia stessa ha creato quando ha iniziato questa pratica, senza valutare tutte le possibili conseguenze impreviste?
In caso di eventuali anomalie (sia prenatali che postnatali), sarà possibile determinarne l’origine o ci saranno controversie legali tra medici e gestanti? C’è il serio rischio che la sofferenza interiore della coppia che apprende di essere sterile sia aggravata da altre sofferenze che rischiano di danneggiare la relazione e il benessere interiore della coppia. Sono numerosi infatti i casi di separazione post fecondazione perchè l’uso di ovuli o seme esterno hanno conseguenze sulla stabilità del rapporto tra uomo e donna.
Esiste un dolore nascosto di chi si rende conto che non sta accogliendo un orfano, ma sta generando un figlio reso orfano per propria scelta e questa riflessione porta inquietudine nella coppia.
Anzichè spingere le coppie verso le tecniche di Pma andrebbero favoriti i percorsi di adozione o affidamento o di servizio ai bambini abbandonati o sofferenti, per far fruttare i desideri di maternità e paternità.