Eutanasia. Non è la soluzione giusta

Un saggista e scrittore, Antonio Thellung, ha raccontato la sua esperienza nel sostenere i malati senza speranza in un libro intitolato “Accanto al malato sino alla fine”. Thellung ha partecipato a numerosi seminari e incontri sui malati terminali, inclusi quelli sull’eutanasia, ma non ha mai ricevuto una richiesta di eutanasia da un malato. Thellung ha criticato la legge olandese sull’argomento, che fa leva sul “consenso” o la “richiesta” del malato, poiché il “consenso” è spesso ottenuto in modo ambiguo dai medici. Spesso si arriva al consenso tramite la disperazione e l’abbandono, oltre che con le continue spinte dei media verso “una fine dignitosa” , come se il suicidio fosse dignitoso.
Il suicidio e l’eutanasia non sono dignitosi, sono disperati.

Secondo Thellung, la medicina moderna prolunga la vita dei malati terminali con tutte le sue macchine e tecniche, ma spesso prolunga anche la sofferenza. I medici spesso non riescono a trovare il confine tra la cura legittima e l’accanimento terapeutico e restano prigionieri della loro tecnica. Thellung ha affermato che la soluzione non è l’eutanasia, ma piuttosto una cultura dell’accompagnamento del malato alla fine. Oggi le chiamiamo cure palliative e funzionano.

Thellung ha discusso dell’importanza di far sentire al malato terminale che la sua sofferenza è condivisa e che ha ancora uno scopo nella vita, anche se non autosufficiente. Thellung ha sostenuto che la famiglia spesso è smarrita e non sa come accompagnare il malato alla fine, ma ha anche visto casi in cui donne divorziate sono tornate a prendersi cura del marito terminale e un alcolizzato è diventato sobrio e responsabile durante l’agonia della moglie.

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Thellung ha concluso bisognebbe prima eliminare i problemi che fanno nascere la richiesta, come la solitudine, l’abbandono al non-senso e il trattamento del malato come appendice passiva del respiratore.
“Nella mia esperienza sul campo non ho mai avuto richieste di farla finita”
Ne avremmo ancora se rimuovessimo le cause?

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E se fosse suo figlio? (domande scomode…)