
Rahaf Mohammed chiedere asilo in Australia ma atterrata a Bangkok venne fermata. I sauditi avevano chiesto alla Thailandia il suo rimpatrio coatto. Si è rifugiata in un albergo e chiesto asilo a vari paesi occidentali spiegando che era una apostata, condizione che comporta la pena di morte in Arabia Saudita e in molti altri paesi islamici.
A Charlie Hebdo, Rahaf ha detto “Ho deciso di fuggire dall’Arabia Saudita non solo per la mia famiglia, ma per tutta la società saudita. Accuso la legge del mio paese in cui sono nata e cresciuta perché dà alle famiglie, e soprattutto agli uomini, il potere di controllare le donne. Quando ho deciso di lasciare l’Islam ho cominciato a sentirmi in pericolo. Ho capito che in un Paese come l’Arabia Saudita non avrei avuto nessun diritto. Avevo paura che la mia famiglia potesse uccidermi in qualsiasi istante. Conosco personalmente molte donne saudite che sono fuggite , proprio come me. E ogni giorno ricevo tanti messaggi da donne che vogliono scappare e che non sanno cosa fare della loro vita. Hanno tutti le stesse motivazioni: la famiglia, la società, la legge e la religione”.
Purtroppo in occidente viene propagandato un inesistente “femminismo islamico” e l’hijab viene difeso da alcune femministe e su tutti i media non vi è critica, si ha paura.
Pensiamo al il 1 febbraio, la “Giornata mondiale del velo”.
Nessuno nega che vi sia chi lo porta liberamente.
Ma bisogna indagare perchè e cosa significa per le donne e per i loro diritti.
Dice Rahaf: “È semplicemente ridicolo, perchè l’hijab è un simbolo di oppressione perché le donne sono costrette a indossarlo, altrimenti vengono picchiate, perseguitate, fino a quando non accettano di indossarlo! Non è giusto che una donna occidentale che gode della sua libertà e non indossa l’hijab, o che non ne sa nulla, lo difenda. Non pensano a quelle donne che sono costrette a indossarlo o a quelle che subiscono violenze per non averlo indossato. Se sei una femminista, non puoi difendere l’Islam perché l’Islam non dà uguali diritti alle donne. Che le donne debbano coprirsi con l’hijab per aiutare gli uomini a controllare il loro desiderio sessuale è semplicemente disgustoso!”.
Rahaf vive ora in Canada. “Non sono mai stata più felice in vita mia. Mi godo ogni piccolo momento della mia libertà! Anche camminare liberamente quando voglio significa molto per me”.
Un ottima notizia. Un esempio per milioni di donne
Quante donne vanno aiutate quando costrette a vestire, comportarsi, seguire abitudini che le opprimono?
Sosteneteci nella liberazione delle donne da queste costrizioni.