
“L’obiettivo è annientare chi non la pensa come loro per ‘cancellarli’ puramente e semplicemente dallo spazio pubblico”. Lo scrive oggi su Le Figaro Olivier Vial, direttore del Centre d’Etudes et de Recherches, che attacca “i Torquemada del politicamente e scientificamente corretto. Convinti di incarnare il ‘Bene’, come i loro predecessori pensavano di incarnare ‘il significato della storia’, credono ancora che il fine giustifichi i mezzi. Non hanno la minima esitazione a screditare chiunque si opponga a loro”.
Dopo l’assassinio di Samuel Paty, nelle scuole e nelle università francesi è calato un clima di paura e di repressione. Basta un elenco parziale dei casi registrati a far capire il terrore intellettuale che si vive in Francia a causa dell’Islam e dei suoi alleati di estrema sinistra.
Due professori dell’Università Sciences Po di Grenoble hanno appena visto i loro nomi e volti incisi a caratteri cubitali all’ingresso dell’ateneo, accanto alle parole “i fascisti nelle nostre aule” e “l’islamofobia uccide”. Klaus Kinzler, uno dei due professori, teneva un corso su “Islam e musulmani in Francia”. “E’ una storia che mi ha subito fatto pensare a Samuel Paty, hanno chiaramente messo un bersaglio sulla loro schiena”, ha detto uno studente. Il ministro dell’Interno Darmanin annuncia che i due sono stati messi sotto scorta.
Una insegnante di Tolosa che ha rimproverato cinque studenti di non aver rispettato il minuto di silenzio durante l’omaggio a Samuel Paty, Fatiha Agag-Boudjahlat, è stata messa sotto “protezione funzionale”.
Una settimana dopo l’omaggio a Paty, un insegnante di storia e geografia di Les Battières ha tenuto un corso sulla libertà di espressione a un quinta elementare. Minacciato di morte, l’insegnante è stato assegnato a un’altra scuola.
Una professoressa all’Università Aix Marseille è stata accusata di islamofobia e minacciata di morte per aver criticato l’assenza di libertà di coscienza nell’Islam.
Un professore di filosofia di una scuola media di Trappes, Didier Lemaire, è stato messo sotto scorta e ha lasciato l’insegnamento dopo le minacce di morte.
Un professore di Annecy è stato minacciato di morte e di “fare la fine di Samuel Paty” dai suoi studenti. Casi simili sono registrati a Nizza, a Lione, a Noisy-le-Grand, a Savigny-le-Temple, a Nimes…
E’ questo lo “scenario algerino” che molti prefigurano per la Francia sotto islamizzazione. 101 insegnanti algerini furono uccisi dagli islamisti.
Meotti