Il rosario per Escriva’

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“L’inizio del cammino che ha per termine l’amore folle per Gesù, è un fiducioso amore alla Madonna. Ho già scritto queste parole, molti anni fa, nel prologo di un commento del santo Rosario, e da allora ho costatato molte volte quanto sono vere”. (E’ Gesù che passa, 143, 4). 30 Settembre 2002

Poiché Maria è Madre, la sua devozione ci insegna a essere figli: ad amare sul serio, senza misura; a essere semplici, senza tutte le complicazioni che nascono dall’egoismo di pensare solamente a se stessi; a essere allegri, sapendo che nulla può distruggere la nostra speranza. L’inizio del cammino che ha per termine l’amore folle per Gesù, è un fiducioso amore alla Madonna. Ho già scritto queste parole, molti anni fa, nel prologo di un commento del santo Rosario, e da allora ho costatato molte volte quanto sono vere. Non mi dilungherò su questo concetto; vi invito piuttosto a farne esperienza, a scoprirlo personalmente mediante il colloquio amoroso con Maria, aprendole il vostro cuore, confidandole le vostre gioie e le vostre pene, chiedendole di aiutarvi a conoscere e a seguire Gesù. E’ Gesù che passa, 143, 4

Anche i nostri rapporti con la Madre del Cielo richiedono norme di pietà filiale che guidino il nostro comportamento verso di Lei. Molti cristiani adottano l’antica consuetudine dello scapolare, o usano salutare – non c’è bisogno di parole, basta un pensiero – le immagini di Maria che si trovano in ogni casa cristiana o che adornano le strade in tante città. Altri vivono quella preghiera meravigliosa che è il santo Rosario, nel quale l’anima non si stanca di ripetere le stesse cose, come non se ne stancano gli innamorati che si amano veramente, e in cui si impara a rivivere i momenti centrali della vita del Signore. Altri ancora si sono abituati a dedicare alla Madonna un giorno della settimana – proprio il giorno in cui siamo oggi riuniti, il sabato – come un’occasione per offrirle qualche piccola attenzione e per meditare più intensamente sulla sua maternità. E’ Gesù che passa, 142, 6

Abbi una devozione intensa per nostra Madre. Ella sa corrispondere con finezza agli omaggi che Le rivolgiamo. Inoltre, se reciti tutti i giorni, con spirito di fede e di amore, il Santo Rosario, la Madonna provvederà a condurti molto avanti nel cammino di suo Figlio. Solco, 691

Santo Rosario. – Le gioie, i dolori e le glorie della vita della Vergine intessono una corona di lodi, ininterrottamente ripetute dagli Angeli e dai  Santi del Cielo…, e da chi ama nostra Madre qui sulla terra. – Pratica quotidianamente questa devozione santa, e diffondila. Forgia, 621

Il Santo Rosario è un’arma potente. Impiegala con fiducia e ti meraviglierai del risultato. Cammino, 558

Il Rosario è efficacissimo per quanti usano come arma l’intelligenza e lo studio. Poiché quell’apparente monotonia di bambini con la loro Madre, nell’implorare la Madonna, va distruggendo ogni germe di vanagloria e di orgoglio. Solco, 474

Rimandi sempre il Rosario a più tardi, e finisci per ometterlo a motivo del sonno. Se non disponi di altri momenti, recitalo per la strada e senza che nessuno se ne accorga. Per di più, ti aiuterà ad avere presenza di Dio. Solco, 478

Natale Oggi splenderà la luce su di noi, perché ci è nato il Signore. Ecco il grande annuncio che commuove in questo giorno i cristiani e che, per loro mezzo, viene rivolto a tutta l’umanità. Dio è in mezzo a noi. È questa la verità che appaga la nostra vita. Ogni Natale deve essere per noi un nuovo e peculiare incontro con Dio, in modo tale che la sua luce e la sua grazia entrino fino in fondo nella nostra anima. E’ Gesù che passa, 12,1 22 Dicembre 2001

Quando giunge il tempo natalizio mi piace contemplare le immagini di Gesù Bambino. Quelle figure che rappresentano il Signore nel suo annientamento mi ricordano che Dio ci chiama, che l’Onnipotente ha voluto presentarsi a noi indifeso e come bisognoso degli uomini. Dalla culla di Betlemme Gesù dice a me e a te che ha bisogno di noi; ci sollecita a una vita cristiana senza compromessi, a una vita di donazione, di lavoro, di gioia. E’ Gesù che passa, 18,1

Gesù nacque a Betlemme in una grotta, dice la Scrittura, «perché non c’era posto per loro nell’albergo». – Non mi discosto dalla verità teologica, se ti dico che Gesù sta ancora cercando alloggio nel tuo cuore. Forgia, 274

Spingiti fino a Betlemme, avvicinati al Bambino, cullalo, digli tante cose ardenti, stringitelo al cuore… – Non parlo di bambinate: parlo di amore! E l’amore si manifesta con i fatti: nell’intimità della tua anima, lo puoi ben abbracciare! Forgia, 345

Il Signore si rivolge a tutti gli uomini perché tutti gli vadano incontro, perché tutti siano santi. Non chiama soltanto i Magi, uomini saggi e potenti; prima aveva inviato ai pastori di Betlemme non già una stella, ma uno dei suoi angeli (9). Ma tutti, poveri o ricchi, sapienti o meno, devono maturare nell’anima la disposizione umile che permette di ascoltare la voce di Dio. E’ Gesù che passa, 33,5

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