
Nello stato di confusione della Chiesa di oggi alcune persone hanno accolto idee new age o del fondamentalismo protestante senza essere consapevoli della loro reale origine o falsità.
Un esempio significativo è dato dall’attuale moda della “guarigione dell’albero genealogico”. C’è un libro con questo titolo di uno psichiatra anglicano Kenneth McAll. Gran parte del libro è abbastanza accettabile per i cattolici, ma il sommario sulla copertina posteriore afferma tra l’altro che il Dr. McAll “ racconta come attraverso le sue esperienze mediche e religiose ha scoperto un nuovo metodo di guarigione. Egli crede che molti pazienti cosiddetti incurabili siano vittime di un controllo ancestrale. Egli cerca quindi di liberarli da questo controllo. Disegnando un albero genealogico egli riesce a identificare l’antenato che causa il danno al suo paziente. Egli poi taglia il ramo tra l’antenato e il paziente.”
Letteratura
C’è una grande letteratura su questo soggetto, molta della quale è contraddittoria. Scegliere un libro attendibile è un pò come scegliere un libro sull’astrologia o su altri argomenti esoterici: a quale crederesti? Ce ne sono così tanti e sono in contraddizione gli uni con gli altri!
Ci sono una miriade di variazioni sul tema degli spiriti ancestrali. Ho sentito dire da alcuni che se in famiglia hai una morte in culla significa che c’era una strega fra i tuoi antenati. Se hai un tumore all’intestino significa che c’era un massone e così via. Alcuni sostengono di aver collegato ogni possibile malattia ad ogni possibile categoria di peccati commessi dagli antenati.
Altri insegnano che tu o la tua famiglia siete vittime del demone dell’ira, o del demone della lussuria, o del gioco, o della tossicodipendenza, o della malattia psichiatrica; in altre parole, ci sono particolari demoni che perseguitano le famiglie attraverso le generazioni per causare particolari vizi.
Anche gli Apostoli un tempo avevano la convinzione comune tra gli Ebrei che ogni infermità potesse essere collegata ad un qualche peccato. E’ per questo che domandarono a Ns Signore: “Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori perché egli nascesse cieco?”. La risposta di Gesù è illuminante e molto importante. “Nè lui ha peccato nè i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio”. (Gv 9,3)
Ns Signore in un altra occasione scartò l’idea che certe disgrazie vengano su certe persone a causa dei loro peccati, mentre altre sono risparmiate perché meno colpevoli. Riferendosi a un gruppo trucidato sotto Pilato e ad altri 18 rimasti uccisi dal crollo della torre di Siloe, Gesù disse: “Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei per aver subito tale sorte? No, vi dico”. (Lc 13,2-4)
Da dove hanno preso questo concetto gli Ebrei? Nel libro dell’Esodo Dio dice: “Io sono un Dio geloso che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per coloro che mi odiano” (Es 20,5). Ma questo deve intendersi valido per tutti i tempi fino alla fine del mondo come i Dieci Comandamenti? No; molte cose nella Rivelazione Ebraica erano solo per gli Ebrei, come la circoncisione, i sacrifici animali e altri rituali e leggi ebraiche. S. Giovanni Crisostomo dice esplicitamente che la dichiarazione di castigo fino alle successive generazioni “non è universale, ma fu fatta riferendosi a coloro che uscivano dall’Egitto”. (Omelia 56 )
Persino all’interno dello stesso Antico Testamento Dio ha cambiato questa disposizione. Vedi tutto il capitolo 18 di Ezechiele. Dio dice: “Perché andate ripetendo questo proverbio sul paese d’Israele: I padri hanno mangiato l’uva acerba e i denti dei figli si sono allegati? Com’è vero che io vivo, dice il Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele”. In seguito Dio dice: “Voi dite: perché il figlio non sconta l’iniquità del padre?Perché il figlio ha agito secondo giustizia e rettitudine, ha osservato tutti i miei comandamenti e li ha messi in pratica, perciò egli vivrà. Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l’iniquità del padre, nè il padre l’iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità” (Ez 18,19-20).
Se qualcuno nella tua famiglia ha una malattia non c’è bisogno di cercare dei peccatori nel tuo albero genealogico come cercavano di fare gli Apostoli!
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Lo Spirito Santo
Istruttiva a questo riguardo è la risposta di Ns Signore a S. Teresa d’Avila. Nella sua Vita, al capitolo 19, essa ci parla della sua meditazione sul salmo 119, “Giusto tu sei Signore e retti sono i tuoi giudizi.” Giunta a questo versetto cominciò a domandarsi “come potresti con giustizia permettere che tanti tuoi servi fedeli rimangano senza quei doni e quelle grazie che hai conferito a me. Tu mi hai risposto, o Signore: non ti preoccupare di questo, ma servimi.”
Non possiamo comprendere o giustificare le vie di Dio. Cercare una spiegazione personale per ogni cosa può portare all’ossessione e alla sfiducia in Dio. Questo genere di cose non appartengono ai frutti dello Spirito Santo.
Alcune di queste faccende pseudo-carismatiche sono in realtà un tentativo di sbrogliare e spiegare l’inspiegabile. Perché quest’uomo è nato cieco? Perché questa ragazza è nata handicappata? Perché quella donna è morta così giovane di cancro? Perché questa famiglia è colpita dalla malattia mentale? Normalmente la risposta dovrebbe essere “Non lo so” oppure, in un senso positivo, “Dio solo lo sa”. Tutte queste cose misteriose sono il risultato degli imperscrutabili disegni della Divina Provvidenza.
A Padre Pio fu chiesto una volta perché non avesse guarito un suo stretto parente, un giovane, da una malattia cronica. Egli rispose : “Se fosse stato guarito avrebbe amato troppo questa vita e avrebbe perso la sua anima.” Non è dato ai comuni mortali di conoscere i disegni segreti della Provvidenza, ma una semplice storia come questa ci fa intravedere le vie di Dio e come Egli tragga il bene dal male, anche quando non lo vediamo in questa vita. La malattia del congiunto di Padre Pio rappresentava per lui l’occasione di partecipare alla Croce di Cristo e di salvare la sua anima.
In un’ottica cattolica il peccato è il più grande di tutti i mali. Dio non ha promesso di guarirci o di liberarci da tutte le malattie in questa vita, ma ha promesso di perdonare i nostri peccati se ci pentiamo.
La credenza nelle maledizioni ancestrali o generazionali ecc. è una perversione della dottrina cattolica del peccato originale, che è sufficiente per spiegare i mali e le imperfezioni in questo mondo. Il rimedio è dato dalla rigenerazione battesimale e dalla vita di Grazia, non da particolari esorcismi o riti di guarigione ecc.
Se una persona fa una buona confessione del passato, fa una riparazione per i suoi peccati, osserva i Comandamenti, riceve regolarmente i Sacramenti ed evita l’occulto e la superstizione ecc. può essere certa che nessuna afflizione ha una qualche causa occulta.
Alcuni cattolici che sostengono di eliminare l’influsso negativo degli antenati sono, in realtà, suggestionati da influenze new age che giocano sulla suscettibilità e la sensibilità delle persone disperate. E’ tipico dei new-agers insegnare agli altri di guardare altrove per la fonte dei loro problemi piuttosto che a se stessi. Questo è un grosso problema nel mondo di oggi, cioé rifiutare di prendersi la responsabilità per le proprie scelte e decisioni. Così alcuni cercano di incolpare i loro genitori, o gli antenati, o gli spiriti cattivi, o una maledizione pronunciata su di loro.
E’ anche estremamente imprudente dire alle persone afflitte da paure che i loro problemi sono causati da demoni o antenati che li opprimono. Queste spiegazioni non fanno altro che peggiorare la situazione. Quello di cui queste persone hanno veramente bisogno è di crescere nella virtù della fortezza e nella fiducia in Dio.
Tutti sappiamo che in certe famiglie c’è una maggiore tendenza all’alcolismo, al gioco d’azzardo, all’avventatezza o ad altri vizi. Ma sappiamo anche che in una singola famiglia ci sono alcuni fratelli che sono completamente diversi. Il nostro temperamento di base può essere un’inclinazione, ma il nostro carattere, che è ciò che noi facciamo con essa, dipende da noi. Se cooperiamo con la grazia di Dio possiamo vincere la tentazione, le inclinazioni cattive e il cattivo esempio. Possiamo acquistare nuove virtù. Da genitori peccatori Dio può far nascere, e lo fa, dei santi! Solo un irragionevole determinismo cerca di immobilizzare la gente in una scatola per il resto della sua vita.
Credenze senza fondamento
Alcuni anni fa una suora scrisse al vescovo Brennan di Wagga Wagga per domandare se poteva partecipare ad un seminario di “guarigione dell’albero genealogico”. Egli rispose, come mi disse lui stesso, che non credeva in una tale dottrina che considerava contraria alla Scrittura e ai Padri.
C’è un libro di un teologo italiano, Padre Renzo Lavatori, sulla demonologia dei Padri della Chiesa. In tutto il libro, così come in altre opere sugli insegnamenti dei Padri, non troverai un solo Padre della Chiesa che abbia insegnato qualcosa sugli spiriti cattivi che opprimono un albero genealogico o sulla guarigione della famiglia mediante l’identificazione dell’antenato colpevole.
Potrei andare oltre dicendo che nessun Dottore della Chiesa, nessun Santo, nessun Papa, nessun Concilio ha mai insegnato o accennato una simile cosa. E’ una pura invenzione che non ha alcun fondamento nella Sacra Scrittura o nella Sacra Tradizione. Non c’è una parola a riguardo nelle 688 pagine del Catechismo della Chiesa Cattolica. E’ una leggenda importata da settori esterni alla Chiesa.
Padre Peter Joseph, vice-rettore e docente universitario in dogma al Vianney College, seminario diocesano di Wagga Wagga, è rettore della Diocesi Maronita di Australia dal febbraio 2003.