La mistica polacca e la Divina Misericordia

Santa Faustina Kowalska

Si chiamava Elena. Helena Kowalska. Una ragazza allegra e vivace, di campagna, terza di dieci figli di contadini. A quattordici anni, nel 1919, va a servizio ad Aleksandrow, vicino a Lodz, per aiutare la famiglia. L’anno dopo confida a sua madre di voler entrare in convento: i suoi sono assolutamente contrari. Per quattro anni tenta, ma viene rifiutata da vari istituti religiosi. Finché diciannovenne viene accettata fra le coadiutrici nella Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia a Varsavia. Diventa suora prendendo il nome di Maria Faustina. Svolge mansioni umilissime. E’ una giovane suora che passa pressoché inosservata. Si direbbe insignificante.

Ma l’esperienza mistica che le è dato di vivere, segretamente, fino al momento della morte (il 5 ottobre 1938, alla vigilia della Seconda guerra mondiale) è semplicemente sconvolgente. Oggi sappiamo che è fra i più grandi mistici della Chiesa. Mentre viveva nel convento di Cracovia, lavorando in silenzio nelle cucine (ammalata di tubercolosi), un giovane minatore e studente andava ogni mattina a pregare nella chiesa che stava a due passi da Faustina. Quel giovane era Karol Wojtyla. Sarà lui – da Papa – a canonizzarla il 30 aprile del 2000. Per Papa Wojtyla quella timida ragazza polacca la cui esistenza lui sfiorò a Cracovia, è stata scelta da Dio per rivelare al mondo un “segreto” assolutamente sconvolgente.

Proprio questo “segreto” rivelato è per Papa Wojtyla la chiave di lettura non solo dei tempi presenti, non solo del terribile Novecento, ma di tutta l’intera vicenda umana. Innanzitutto va detto che ciò che visse Helena-suor Faustina fu assolutamente eccezionale. La quotidiana, continua vicinanza fisica di Gesù, il loro cuore a cuore, descritto nel Diario che scrisse per volontà di Gesù stesso lasciano senza parole. E’ come se Dio avesse voluto dirci, con questa inaudita cronaca, che Egli è qui, ora, ascolta ogni palpito del nostro cuore, ogni grido, soffre di ogni nostra meschinità, per ogni vita disperata e perduta, accorda grazie immense per il più piccolo gesto d’amore che facciamo verso di Lui. E’ un Dio che si strugge perché gli uomini conoscano l’abisso della Sua misericordia e della sua compassione. E che chiede a Faustina di far conoscere la Sua Misericordia sconfinata verso l’umanità peccatrice.

SOSTIENI GLI AMICI DI LAZZARO E QUESTO SITO.
Abbiamo davvero bisogno di te!
IBAN (BancoPosta intestato ad Amici di Lazzaro)
IT98P 07601 01000 0000 27608 157
PAYPAL Clicca qui (PayPal)
SATISPAY Clicca qui (Satispay)

Il Papa anche nel suo ultimo libro, “Memoria e identità”, parla del suo debito verso Helena-Faustina. Da lei nascono le riflessioni della sua seconda enciclica, la “Dives in Misericordia”. Wojtyla ricorda che l’esperienza mistica della ragazza polacca si svolse proprio “nel tempo in cui nacquero e si svilupparono quelle ideologie del male che furono il nazismo e il comunismo. Suor Faustina divenne la banditrice dell’annuncio secondo cui l’unica verità capace di controbilanciare il male di quelle ideologie era che Dio è misericordia, era la verità del Cristo misericordioso. E’ per questo che, chiamato alla Sede di Pietro, ho sentito impellente il bisogno di trasmettere le esperienze fatte nel mio paese natale, ma appartenenti al tesoro della Chiesa universale..

Tutto il XX secolo è stato segnato da un particolare intervento di Dio, che è Padre ‘ricco di misericordia’ (Ef 2, 4)”. E ancora: “Ai sopravvissuti della Seconda guerra mondiale, le parole annotate nel Diario di santa Faustina appaiono come un particolare Vangelo della Divina Misericordia, scritto secondo la prospettiva del XX secolo. I contemporanei lo hanno compreso attraverso il drammatico accumularsi del male durante la Seconda guerra mondiale e attraverso le crudeltà dei sistemi totalitari. Fu come se Cristo avesse voluto rivelare che il limite imposto al male, di cui l’uomo è artefice e vittima, è in definitiva la Divina Misericordia. Dio sa sempre trarre il bene dal male. Il patrimonio della sua spiritualità (di Faustina, ndr) ebbe – lo sappiamo per esperienza – una grande importanza per la resistenza contro il male. Il mistero pasquale conferma che il bene, in definitiva, è vittorioso; che la vita sconfigge la morte e sull’odio trionfa l’amore”.

Nell’omelia per la canonizzazione di suor Maria Faustina, il Papa volle ripetere le parole che Gesù diceva alla ragazza: “L’umanità non troverà pace finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia”. E il pontefice aggiunse: “Il messaggio della divina misericordia è così anche un messaggio sul valore di ogni uomo. Ogni persona è preziosa agli occhi di Dio, per ciascuno Cristo ha dato la sua vita, a tutti il Padre fa dono del suo Spirito e offre l’accesso alla sua intimità”. Una volta Gesù promise a Faustina una particolare predilezione per la Polonia da cui avrebbe tratto la scintilla che doveva preparare gli ultimi tempi. Con la canonizzazione di suor Faustina il Papa istituì la festa della Divina Misericordia per la domenica successiva alla Pasqua. Quest’anno tale festa cade. il 3 aprile. E proprio nelle ore della Divina Misericordia il Papa polacco sta nascendo alla vita vera. Curiosa e straordinaria coincidenza. “L’ultima ora è piena di Misericordia per noi”, scrisse Helena- Faustina. E’ venuta lei stessa a prendere per mano quel giovane studente di Cracovia, poeta e operaio, che ha portato nel mondo l’abbraccio della Misericordia di Dio.

Antonio Socci

SOSTIENI QUESTO SITO. DONA ORA con PayPal, Bancomat o Carta di credito

   

SOSTIENI INIZIATIVE MISSIONARIE!
Con il tuo 5 per 1000 è semplice ed utilissimo.
Sul tuo 730, modello Unico, scrivi 97610280014

Santa Gemma e Padre Pio

Maometto, profeta anche per i cristiani?