L’apparizione della Vergine ad Egidia Mathis a Bra

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L’apparizione di cui si parla risale al XIV secolo, in un’area boschiva vicino a Bra. La sera del 29 dicembre 1336, Egidia Mathis, incinta, si fermò a pregare presso un pilone votivo dedicato alla Madonna. Nonostante la presenza di due soldati di ventura, Egidia si inginocchiò per pregare, ma i due malintenzionati la afferrarono con l’intento di usarle violenza.

Le terre piemontesi erano spesso devastate dalle compagnie di ventura nel XIV secolo. I due soldati, un inglese e un tedesco, erano in competizione per dimostrare chi fosse più crudele nei confronti delle popolazioni locali. Avevano notato Egidia in precedenza e quella sera decisero di tenderle un’imboscata.

Egidia, disperata, si aggrappò al pilone e invocò l’aiuto della Vergine Maria. I due soldati le dissero di dimenticare la Madonna, ma mentre la stringevano, una grande luce discese dal cielo, costringendo i due a fuggire.

Egidia si ritrovò accanto a una “dignitosa matrona” luminosa che la confortò. L’immagine della Madonna con Bambino nel pilone votivo scomparve e al suo posto apparve una miracolosa fioritura di pruneti, segno dell’apparizione di Maria Vergine in soccorso di una giovane madre minacciata di violenza.

La paura e le emozioni vissute accellerarono il parto e dovette dare alla luce il bambino proprio dove la Vergine era apparsa, circondata da alberi di prugne in fiore. Era una fredda serata di dicembre e la neo-mamma cercava di proteggere il neonato dal gelo. Ma all’improvviso, la Signora riapparve accanto a lei, la confortò e le diede delle fasce bianche per avvolgere il bambino. La giovane madre capì che quella Signora era la Madonna, anche se non avevano scambiato parole. I fiori che erano miracolosamente fioriti sugli alberi di prugne confermavano la natura celeste di quell’apparizione. Tornata a casa, Egidia raccontò l’accaduto alla famiglia e ai suoi compaesani, che poterono vedere di persona il miracolo della fioritura. Non ci sono molti altri dettagli sulla vita di questa donna umile che divenne un simbolo duraturo della cura materna di Maria per i suoi figli.

Questa apparizione avvenuta il 29 dicembre 1336 non è mai stata ufficialmente riconosciuta dall’autorità ecclesiastica, ma nel corso dei secoli si è radicata nella tradizione popolare e ha suscitato una devozione che continua ancora oggi.

In città (Bra in provincia di Cuneo), la devozione alla Beata Vergine Maria fiorì rapidamente e profondamente, portando alla costruzione di due santuari in Suo onore, con la particolarità che non furono edificati l’uno in sostituzione dell’altro, come spesso accade, bensì l’uno accanto all’altro. Così oggi essi accolgono insieme i pellegrini che giungono in visita alla Madonna dei Fiori.

Il luogo dell’apparizione, all’incrocio tra due sentieri – oggi corrispondente al viale che dalla parte nord della città si dirige verso Torino – vide sorgere il Santuario Vecchio, eretto nel 1626 per ampliare l’originaria edicola che ricordava la miracolosa apparizione della Vergine a Egidia Mathis il 29 dicembre 1336. Qui è custodita la statua della Madonna dei Fiori che ogni anno, l’8 settembre, Natività di Maria, viene portata in solenne processione per le vie della città. Questa è la festa più sentita dai braidesi per onorare la loro amata Patrona, con una novena in cui vengono celebrate quotidianamente otto Sante Messe, cui partecipano ogni giorno centinaia di fedeli. Sempre nel Santuario Vecchio si conserva il dipinto del pittore fiammingo Jean Claret che ritrae la Madonna dei Fiori.

Il complesso mariano comprende anche il Santuario Nuovo, edificato nel 1933, a pianta centrale e con due campanili gemelli. In esso è custodito il grande quadro di Piero dalle Ceste che immortala la miracolosa apparizione della Vergine a Egidia.

La caratteristica del Santuario della Madonna dei fiori di Bra è la fioritura del pruno che nonostante il freddo e talvolta la neve, si ripete ogni anno nel periodo invernale.
Si tratta di un Prunus spinosa, un arbusto spinoso appartenente alla famiglia delle rosacee che fiorisce indipendentemente dalle temperature di dicembre e imbianca l’albero per un periodo che varia da venti giorni a diversi mesi. Alla fioritura non seguono dei frutti, che invece si formano al seguito della fioritura primaverile dello stesso pruno sia a Bra sia in altre zone.

Non ci sono spiegazioni biologiche o fisiche che possano giustificare questo fenomeno, e non si riscontrano fenomeni geofisici o elettromagnetici correlati pur se numerosi sono stati gli studi e osservazioni di studiosi illustri.

Un capitolo a parte meriterebbero le mancate fioriture o le fioriture prolungate o anticipate in occasione di grandi eventi storici, quasi a ricordare che la Madonna veglia non solo su Bra ma sul mondo intero per portarci a Dio.

Curare per guarire è spesso possibile, prendersi cura per il sollievo è sempre possibile

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