Non voglio piu’ spacciare

La scorsa estate ho iniziato a interessarmi degli spacciatori di due zone di Torino, San Salvario e Corso Principe Oddone e a numerose famiglie occupanti alcuni edifici occupati purtroppo abusivamente.
L’idea era quella di avvicinarli, conoscere se cercavano lavoro e che bisogni avessero e portarli verso la legalità.
Con alcune famiglie abbiamo iniziato un semplice percorso di aiuto e studi oltre alla ricerca del lavoro.
Con gli spacciatori non ero riuscito a cavare nulla.
La voce pero’ si è sparsa.
“Mandatemi i Charity begging (che gli africani pronunciano “cioroty”) e i pusher, che vogliono change life” ho detto a tanti amici africani.
E stamattina una mamma che conosco da anni mi ha portato suo marito.
Lui mi saluta e dice: “ho un bisogno forte di lavoro, non voglio piu’ andare in strada”.
“Non voglio piu’ spacciare”.
Ecco. Un germoglio. Qualcosa che si muove. Lì dove si pensa che non ci sia speranza.
Fatto il curriculum. Qualche opportunità c’è.
Non lavora coi documenti da 9 anni, ma con ironia gli ho detto che dobbiamo usare le sue skill (competenze) di strada.
Sa contare. Sa rapportarsi a clienti anche difficili. Sa muoversi nella burocrazia. Sa muoversi in città. Sa usare i social.
Useremo le cose imparate nel male per usarle nel bene.
Ed è quel che fa Dio ogni giorno con ognuno di noi.
Cambia il male il bene.
Intanto preghiamo per tutti gli spacciatori, che magari leggeranno questo breve racconto.
C’è speranza e tutti possono cambiare.
Nulla è perduto con Dio.
Nulla sarà facile. Cambiare non è facile. Non è in un giorno. Non tutto si risolve.
Ma non siamo soli e quando scegliamo il bene, ritroviamo la pace che conta davvero.

Paolo Botti – Ass. Amici di Lazzaro

PS: se sei un acquirente di droga… anche tu puoi cambiare e farti aiutare, contatta i nostri amici della
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