Piccola appendice sul modo d’agire dello Spirito Diabolico

Lo psichiatra cattolico Ermanno Pavesi, professore di antropologia psicologica alla Gustav-Siewerth Akademie in Germania, ricorda che la teologia cattolica, con il suo discernimento degli spiriti, ha cercato di analizzare origine e natura di certi contenuti psichici che spingono l’uomo ad agire. San Bernardo elenca sei differenti – spiriti – intendendo per spiriti le entità intrapsichiche – che premono sul comportamento umano: lo spirito divino, angelico, diabolico, umano, del mondo e della carne

(Intendendo per carne il vasto mondo del subconscio: dalle ghiandole alla parte vegetale e animale della psiche da cui originano sensazioni e fantasie che sfuggono al controllo diretto della volontà e della coscienza, da cui originano immagini che abitano in noi senza che noi ne serbiamo un ricordo cosciente, da cui originano attrazioni, repulsioni, aggressività e affettività che ci influenzano e che non dipendono dalla nostra volontà).

Tra tutte le possibili influenze – naturali, preternaturali e sovrannaturali – è difficile riconoscere il vero movente del comportamento umano o l’origine di certe fantasie e il vero pericolo, dice Pavesi, consiste nel semplificare il problema riducendo tutto a una sola causa. Se gli psicologi materialisti interpretano tutti i fenomeni in modo esclusivamente psicologico, vi è anche il rischio di interpretare in chiave demonologica comportamenti che hanno come movente lo – spirito – umano o lo – spirito – della carne (cfr. Ermanno Pavesi, Magnetismo animale, ipnotismo, psicologia del profondo, in Lo spiritismo, a cura di Massimo Introvigne, editrice Elle di Ci, p.116, nota n.10, Torino 1989).

– Il demonio agisce come un capitano o capo d’esercito, che piantando il suo accampamento e osservando le forze o disposizione di un castello, lo assale dalla parte più debole. Allo stesso modo il nemico della natura umana, girandoci attorno incessantemente, osserva da ogni parte ciascuna delle nostre virtù e quando ha scoperto in noi il lato più debole e meno protetto dalle armi della salvezza, là ci attacca e cerca di riportare su di noi completa vittoria –

(Sant’Ignazio di Loyola)

Scrive Egon von Petersdorff, – ex occultista e parapsicologo convertitosi al cattolicesimo, considerato il più grande demonologo del nostro secolo -:

” Fantasia, passioni, istinti e memoria sono il campo d’azione preferito dai demoni, perché qui possono operare non avvertiti, in un primo tempo, dall’intelletto e dalla volontà. Così è loro possibile, per esempio, ricomporre in modo nuovo immagini sensibili preesistenti, sopprimendo un particolare, accentuandone un altro: fare insomma, come fa il fotografo quando ritocca le fotografie; non possono però produrre nuove immagini, come per esempio fare apparire nella fantasia di un cieco nato le immagini proprie di chi ci vede.

Possono inoltre attenuare o spegnere la coscienza della colpa, oscurando le immagini corrispondenti impresse nella memoria; viceversa possono suscitare un falso senso di colpa, mettendo in forte evidenza un peccato passato, magari solo immaginario, e stornando l’attenzione dall’idea del perdono già ricevuto con la confessione e la penitenza: ed ecco nascere così scrupoli che sembrano inestirpabili. Oppure possono rievocare e far sorgere dalla memoria, sotto forma di apparizioni fantastiche, le immagini di persone defunte già venerate e così far risuonare nella fantasia voci illusorie, che vengono scambiate per “messaggi dell’aldilà”. Solitamente però questi messaggi (ed ecco un importante segno distintivo!) contrastano, da principio solo un po’ e dopo sempre più spesso e più apertamente, con l’insegnamento della Chiesa.

Ciò può accadere anche nel sonno naturale come pure nel sonno artificiale detto trance: in entrambi i casi dunque fuori dal controllo della mente e della volontà.

Altrettanto si deve dire infine, in modo ancora più particolare, del cosiddetto “subcosciente”, nel quale rientra anzitutto quello che la memoria ritiene sì, ma senza averne chiara coscienza, e poi, (.) tutto ciò (.) che, cacciato via dal piano della coscienza, ha trovato rifugio in un piano inferiore, detto della subcoscienza. Qui i demoni possono lavorare indisturbati, facendo nascere dai desideri (rimossi: ndr) (.) dei complessi e facendo poi in modo che questi complessi (.) acquistino sempre maggior risalto, fino allo stadio finale (e non è caso raro) di una malattia mentale grave (.)-

(Egon Von Pertsdorff, Demonologia, le forze occulte di ieri e di oggi, traduzione di Giuseppe Magna, invito alla lettura di Massimo Introvigne, prefazione di Pietro Cantoni, pp.111-112, Leonardo, Milano 1995)

” La semplice tentazione è la forma più comune di cui si serve il demonio per esercitare la sua nefasta azione sul mondo. Nessuno ne va esente (.).
Variano le forme, aumenta o diminuisce l’intensità, ma il fatto della tentazione rimane. L’ossessione (.) si distingue per la sua violenza e durata. L’ossessione può essere interna ed esterna. La prima si rivolge alle potenze interiori, in modo particolare all’immaginazione, provocando impressioni intime. La seconda tende ai sensi esterni (.). E’ raro che l’esterna si trovi sola, dal momento che il tentatore mediante i sensi intende turbare la pace dell’anima. Tuttavia le vite dei santi ci offrono esempi in cui ai più furiosi attacchi di ossessioni esterne si accompagnava la più serena pace dell’anima. (.) L’ossessione interna può prendere gli aspetti più diversi. Alcune volte si manifesterà in forma di idea fissa sulla quale sembrano concentrarsi tutte le energie intellettuali; altre volte in forma di immagini e rappresentazioni tanto vive, che si impongono con la forza delle più toccanti e assorbenti realtà; ora causa una ripugnanza quasi insuperabile per i doveri del proprio stato, ora fa desiderare con ardore ciò che è proibito, ecc.(.) L’ossessione può avere origine anche dalla propensione naturale dell’ossesso che offre a Satana il punto debole per attaccarlo. Questa ragione non vale per le ossessioni esterne, che non hanno nulla a che vedere col temperamento di colui che le patisce; ma è importante per le ossessioni interne, che trovano il terreno favorevole in un temperamento melanconico e incline agli scrupoli, alle inquietudini, alla tristezze. In ogni caso, l’ossessione, per quanto violenta, non priva mai il soggetto della sua libertà, e con la grazia di Dio può sempre essere vinta “

(Antonio Royo Marìn, o. p., Teologia della perfezione cristiana, trad. Italiana, pp.389-394, ed. Paoline, Cinisello Balsamo (Milano) 1987

La Vergine di Medjugorje a Mirjana:

“Era necessario che tu sapessi che Satana esiste. Egli ha il permesso da Dio di provare la Chiesa, ma non la distruggerà. Quando saranno realizzati i segreti affidati a voi, il potere di Satana sarà distrutto. Ora è diventato aggressivo, distrugge i matrimoni, mette litigio fra i sacerdoti, ossessiona le persone. Perciò proteggetevi da lui con la preghiera, col digiuno; innanzitutto con la preghiera comunitaria. Portate con voi i segni sacri e nelle vostre case rinnovate l’uso dell’acqua benedetta. Satana non può nulla contro coloro che hanno fede ferma in Dio”

(Cfr. Patrizia Lori, Un evento per immagini, Medjugorje, p. 28, ed.Bertoncello, Cittadella (Padova) 1985)

(Bruto Maria Bruti)

Bruto Maria Bruti
LA NOSTRA SESSUALITÀ
Felicità, desiderio e piacere nell’essere umano

pp. 168 – € 15,50
ISBN 978-88-7198-593-0

Questo libro è un sollievo. Il professor Bruti ci parla di cose belle, grandi, importanti. Ci parla di amore, di un progetto personale che si compie nell’unione con l’altro, del desiderio di potersi abbandonare nel completo godimento di un eterno abbraccio. È un sollievo, dicevo, leggere di noi stessi, della nostra sessualità e della persona che amiamo in questi termini. Dopo anni in cui gli «esperti» hanno tentato di convincerci che la gioia è «nient’altro che» un «orgasmo», che la persona amata è «nient’altro che» un «oggetto sessuale», che il sesso è «nient’altro che» un «meccanismo relativamente semplice che provvede alla reazione erotica quando gli stimoli fisici e psichici sono sufficienti», finalmente qualcuno ci dice che in realtà dell’altro ci sarebbe: il nostro desiderio di sentirci amati in modo unico, esclusivo, incondizionato, per sempre (dalla Presentazione di Roberto Marchesini).

Il libro si puo’ trovare e chiedere (talvolta ordinandolo) in qualsiasi libreria.
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La nostra sessualità – Felicità, desiderio e piacere nell’essere umano libro, Bruti Bruto M., SugarCo, giugno 2010, Sessualità e morale – LibreriadelSanto.it

Riflessione sulle tecniche riproduttive

Problemi di sesso? Annoiati da una genitalità senza gioia? Una proposta controcorrente.