
La figura mistica di Santa Gemma Galgani continua ad affascinare per la sua unica esperienza spirituale che ci ha permesso di conoscere la volontà di Dio. Un’esperienza che ancor oggi può riscaldare il cuore e illuminare la nostra mente.
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Dagli scritti della mistica emerge un linguaggio semplice, povero che permette, nonostante la estrema semplicità, di comprendere e rivivere la sua singolare esperienza con Gesù Cristo. È per così dire, una teologa semplice, immediata e ricca d’umanità, priva di quei paroloni tanto cari ai Teologi.
Gemma è stata una mistica tutta infuocata dall’amore di Gesù, questo amore le ha permesso di vivere una autentica passione. Dalle sue “Lettere” traspare tutto il suo sviscerato amore per il Cristo, amore che raramente si può trovare nella stessa intensità in altri Santi. «Chi t’ha ucciso, Gesù» chiede Gemma. E risponde Gesù «L’amore» (II 82).
L’amore di cui parla Gemma non è solo un’emozione, ma un Amore donato da Cristo attraverso la Sua Parola, e lei si fa talmente discepola da immedesimarsi in Lui. «Più volte ho domandato a Gesù che m’insegni Lui il vero modo di amarlo, e allora Gesù mi pare che mi faccia vedere la sue Santissime piaghe aperte» (I,15).
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Nel partecipare alla passione ella desidera aiutare Gesù nei suoi
dolori. Si instaura così un patto d’amore in modo tale che Gesù la possa
offrire al Padre come vittima d’amore per tutti i peccatori.
Questa la sua missione, salvare i peccatori, non con la parola, o con
l’insegnamento, ma con la vita, con la partecipazione alla Passione di
Gesù.
Toccata da una grazia mariana, scopre il significato mistico della
vergine ai piedi della Croce, e dona a Maria la sua stessa anima. Da
parte sua Maria prepara la Santa alla grazia della stigmatizzazione.
Gemma con l’offerta della sua vita ha portato a compimento la missione che Dio ha a lei affidato, amandolo con tutta se stessa.
Però, nonostante tutto, Gemma non ha potuto rivestire l’abito di
consacrata a Dio e questo rappresentò senza dubbio la più grande
delusione della sua vita, ma ha consumato la sua unione d’amore con Gesù
Crocefisso nel mondo, nella normalità della vita laicale. Un segno
evidente che sta ad indicare che questa via è percorribile da noi tutti.
In Gemma si verificarono due fenomeni cardiopatici mistici: il sollevamento delle costole, quando la Santa ebbe a dire a Gesù «Sei troppo grande, o Gesù: il mio cuore è piccolo, tu non ci puoi stare, che si dilati questo cuore!»; il secondo fenomeno è quello dell’ustione del petto, quando la si sentì esclamare «Ma saranno queste fiamme effetto dell’amor tuo, o Signore?»
La sua personalità era d’asceta: Andava scalza e senza calze anche d’inverno. Portava il cilicio finché non le fu proibito. In Lei ci sono tutti gli ingredienti di una Santa Stigmatizzata come Padre Pio, piena d’amore come Santa Teresa di Lisieux. Di seguito si può trovare tutto quello che può infiammare il cuore.
La Santa scrive nel suo diario di aver vissuto esperienze mistiche. Nel 1899 compaiono sulle mani, piedi e costato i segni delle stimmate.
Gemma diceva di cadere in un’estasi dolorosa ogni giovedì, iniziando a
sanguinare copiosamente fino al sabato mattina, quando le ferite si
richiudevano da sole, lasciando solo dei piccoli segni.