Servizi per il trattamento delle tossicodipendenze

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Organizzazione dei servizi

I servizi pubblici per le dipendenze (SerD) sono 568, dislocati in 628 sedi ambulatoriali. Gli operatori dedicati sono 6.496: per ciascun operatore risultano in carico circa 20 utenti, con una forte variabilità interregionale. Le strutture socio-riabilitative private censite sono 839, per il 71% sono residenziali, per il 17% semiresidenziali e per il restante sono 12% ambulatoriali. Il 58% delle strutture è dislocato nelle regioni del Nord d’Italia. Oltre ai tradizionali servizi ambulatoriali e alle comunità terapeutiche per le tossicodipendenze, distribuiti in modo capillare sul territorio nazionale, alcune Regioni hanno implementato specifici servizi trattamentali, pubblici e del privato-sociale, di primo livello, come centri a bassa soglia, drop-in e/o unità mobili, che favoriscono sia il contatto precoce con giovani consumatori sia l’aggancio con i soggetti tossicodipendenti che sfuggono ai servizi tradizionali.

Domanda di trattamento

Nel 2018 sono stati 133.060 gli utenti in carico ai SerD, il 14% dei quali trattati per la prima volta. L’età media dell’utenza è di 40 anni, mostrando un progressivo invecchiamento: il 57% dell’utenza in carico nell’anno ha più di 39 anni contro nemmeno il 10% del 1998. Il 65% è in carico per uso primario di eroina e il 20% di cocaina, evidenziando un calo nel primo caso e un aumento nel secondo rispetto agli anni passati. I soggetti in trattamento presso le strutture socio-riabilitative private nel 2018 sono stati 15.770, lievemente in aumento rispetto al biennio precedente. Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Umbria e Lazio sono le regioni con i tassi più elevati di soggetti in trattamento (3 per 10.000 residenti). In un campione di 110 Servizi del privato sociale sono stati assistiti 7.473 tossicodipendenti, dei quali più della metà in comunità terapeutiche residenziali e poco più di un terzo ha usufruito dei servizi a bassa soglia, pronta accoglienza, centri di drop-in e unità mobili di strada. Oltre la metà delle persone assistite erano nuovi utenti e la sostanza primaria per cui è stato richiesto il trattamento era cocaina (33,1%), seguita da eroina (27,2%) e da cannabis (15,1%). La maggior parte dei soggetti ha ricevuto trattamenti sia di counselling (93,2%) che di sostegno psicologico (90,7%), la metà ha partecipato a percorsi di terapia di gruppo. Circa un quarto è stato sottoposto a trattamento farmacologico sostitutivo con metadone (19,8%) o buprenorfina (3%). I soggetti tossicodipendenti presenti in carcere al 31 dicembre 2018 erano 16.669, pari al 27,9% dell’intera popolazione carceraria e in aumento rispetto al 2017. Nel 2018 sono stati collocati in comunità terapeutiche per tossicodipendenti e alcoldipendenti 71 minori entrati nel circuito penale, un terzo dei quali minorenne. I tossicodipendenti condannati che hanno usufruito di una misura alternativa sono stati 3.354 e coloro che hanno avuto una sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità sono stati 478. Un quarto delle misure alternative concesse è stato revocato, prevalentemente per andamento negativo.

Fonte: RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO SUL FENOMENO DELLE TOSSICODIPENDENZE IN ITALIA ANNO 2019 (DATI 2018)

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