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    Lo zio Monaldo (dai Fioretti di Santa Chiara)

    Madonna Ortolana era vedova con quattro figlie nubili, ma non si poteva dir sola. I fratelli del marito morto, gli zii delle fanciulle, le erano molto vicino, specialmente il maggiore e più autorevole, Monaldo. Proprio gli zii, con a capo Monaldo, si davan d’attorno, per procurare alle nipoti un buon ma­trimonio. La loro famiglia era […] continua

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    Il Corteo delle Vergini (dai Fioretti di Santa Chiara)

    Chiara poteva morire, con la bolla della Santa Povertà stretta sul petto. Poteva anch’essa cantare il suo “Nunc dimittis”, ora che il Papa aveva confermato e sanzionato la sua Regola di vita povera. Sul giaciglio della sua lunghissima infermità, mormorava alla propria anima, che si scioglieva dal corpo, reso diafano dalla penitenza e dalla malattia: […] continua

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    Frate Egidio (dai Fioretti di Santa Chiara)

    A San Damiano le “povere donne” potevano fare a meno delle visite di Francesco, ma non di quelle dei sacerdoti, confessori e direttori spirituali. Dalla grata del rustico coro, ogni mattina, le donne ascoltavano la Messa, e tra le sbarre delle mistiche recluse passava il pane delle anime, l’ostia consacrata sull’altare, dalle mani del sacerdote. […] continua

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    I Saraceni di Federico II (dai Fioretti di Santa Chiara)

    Assisi non era stata soltanto la culla della povertà francescana, ma era stata anche il nido della superbia ghibellina. Si diceva, non si sa quanto a ragione, che sull’antica fonte di granito, nel vecchio Duomo d’Assisi, fosse stato battezzato, dopo di Francesco, figlio di Pietro di Bernardone, Federico, figlio di Enrico e nipote dell’imperatore Barbarossa. […] continua

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    La cenere (dai Fioretti di Santa Chiara)

    Chiara insisteva, perché Francesco. visitasse più spesso le « povere donne » di San S. Damiano. Il suo convento era la rocca fortificata della umiltà, della povertà e della castità. I tre voti francescani, in San Damiano, venivano rispettati nella maniera più assoluta e costante. La fedeltà di Chiara a Francesco consisteva nell’osservanza perfetta, volontaria […] continua

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    Agnese (dai Fioretti di Santa Chiara)

    Il monastero femminile, dove Francesco aveva messo in serbo Chiara, era quello di San Paolo. Dopo pochi giorni la cavò di lì e la ripose nel monastero femminile di sant’Angelo di Panzo, sulle pendici del Subasio. Ogni giorno, la sorella minore di Chiara, Agnese, l’andava a trovare. Una sera non fece più ritorno in famiglia […] continua

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