Una giovane vita distrutta per le critiche all’Islam

“L’anno in cui la vita di Mila è cambiata”. E’ il titolo sulla copertina del settimanale francese Le Point.
Il 18 gennaio 2020, Mila ha 17 anni e fa una semplice live su Instagram. Riceve qualche messaggio del tipo “Inch’Allah muori, sporca puttana …” da parte di un internauti che si erano fatti avanti ed erano stati rifiutati.

Ne scaturi’ un diverbio online in cui Mila rispose attaccando bruscamente l’Islam. Il video diventa virale: 35 milioni di visualizzazioni ma anche più di 50.000 minacce di morte.

Ora ha 18 anni… e ancora le augurano di “morire all’inferno”, di “spogliarla sulla pubblica piazza”, di “seppellirla viva”, di farle “inghiottire i suoi organi”, di “sfigurarla con l’acido dopo averla violentata in una cantina”. La minacciano in branchi, le danno la caccia.

“Forse non c’è la sharia in Francia, ma la mini-sharia sì”, dice Mila in questa intervistaa lePoint.

E le femministe ti hanno sostenuto?
“No, quelle della mia generazione vogliono schiacciare gli ‘uomini bianchi cis eterosessuali’”. E’ un racconto allucinante: “È passato un anno da quando è successo tutto, e sai una cosa? Gli studenti che mi hanno minacciato di morte e che mi hanno aspettato davanti alla scuola per tagliarmi la gola continuano la loro piccola vita, i loro studi, non sono stati sanzionati. Ho l’impressione che ci comportiamo molto male con le minacce islamiste, come se la polizia e la magistratura fossero sopraffatte. Tra le persone che mi hanno minacciato, pochissime sono state trovate e condannate. Hanno tutto il tempo per uccidermi”.
Se dovesse parlare con Macron, che l’ha sostenuta, cosa gli direbbe?
“Di porre limiti alla pratica dell’Islam in Francia”.
Mila è lesbica, atea, non ha riferimenti cristiani, non è una bigotta.
E’ semplicemente una ragazza che puo’ aver sbagliato alcune parole, ma che subisce minacce che non vanno ammesse in un paese democratico.
Chi si comporta da islamista, chi sceglie la sharia, chi minaccia la libertà di espressione va punito e perseguito e se necessario espulso, se serve la cittadinanza venga revocata.
Pochi giorni fa Mila è stata di nuovo bersaglio di minacce di morte: “Devo solo spararmi, è insopportabile”
Cosa aspettiamo a supportarla?

Coraggio Mila. Non siamo d’accordo con alcune tue idee.
Ma difendiamo la tua libertà e la tua sicurezza!

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Allez Mila. Nous sommes en désaccord avec certaines de vos idées.
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Soyez fort !






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