Di recente, per le note ragioni, si è tornati a parlare sui mass media di sette e Testimoni di Geova. A mio modesto parere, occorre a questo punto non lasciar cadere il discorso nel vuoto (come succede di solito), ma continuare a documentare le asserzioni critiche con fatti e approfondimenti.
E’ anche da notare che in genere circolano valutazioni improprie circa le ragioni per cui una persona entra nella Congregazione geovista; per lo più si crede che questo avvenga da parte di individui ignoranti e sprovveduti e la maggioranza si ritiene al sicuro da tale pericolo. Purtroppo non è così. Non a caso lo psicologo Steven Hassan, uno dei massimi esperti sul tema delle derive settarie, ha ben ragione quando scrive che le “sette” sono piene di gente che sosteneva ingenuamente o presuntuosamente: “Ma tanto io non ci cascherò mai!”
Inoltre, come afferma una psicologa, <<sono le persone sensibili e idealiste – non solo le più «deboli», come spesso si ritiene – a lasciarsi entusiasmare dalle utopie dei gruppi assolutisti; persone che cercano altri, e alti, valori…..e che si scontrano con un mondo dove il successo sembra essere la misura di tutto, senza offrire, ai loro occhi, lo spazio sufficiente al senso religioso.>> Dunque c’è da chiedersi come mai anche persone intelligenti e colte si lascino ammaliare e convincere dai proclamatori (a loro volta ben manipolati e ben istruiti) della Torre di Guardia e finiscano nella setta (inteso come gruppo elitario ndr) dei TdG. Come sempre, uso nomi di fantasia e garantisco di persona la veridicità delle esperienze riportate.
RISPOSTE ALLA DOMANDA DEL TITOLO
COSTANZA M. La conoscenza biblica dei TdG stupisce. Hanno sempre una risposta pronta per ogni domanda. C’è un versetto giusto pronto a soddisfare ogni curiosità. Se a questo poi si aggiunge la solitudine, le eventuali difficoltà che si attraversano nella vita e che molti non sono in grado di affrontare, la sensibilità, l’affetto che i TdG SEMBRANO dimostrarti, il calore con il quale ti accolgono, ecco che diventa facilissimo avvicinarsi a loro con fiducia e credere di aver trovato quello che si stava cercando
RICCARDO L. Quando mi si chiede che cosa mi ha fatto entrare nei tg, rispondo “Niente! sono nato quando i miei erano TdG, nessuna libertà di scelta. Indottrinato da quando ero neonato, costretto a seguire i dettami da ragazzo, spinto a battezzarmi per la minaccia di morire ad Armaghedon, costretto a rimanere per l’ostracismo.”
ADRIANO S. Io fin dall’età di 8 anni presi molto a cuore la fede, ero un idealista convinto. Ero troppo giovane per contribuire in modo valido alla soluzione dei problemi del mondo, ma avrei desiderato farlo; questa attitudine mi portò ad accettare lo studio della Bibbia e a 14 anni decisi di battezzarmi.
MARIO Z. Avevo 12 anni. Ero un bambino curioso e leggevo di tutto. Lessi anche il libro “Verità che conduce alla vita eterna” e mi interessai a questa religione. Fu poi la straordinaria accoglienza di persone sconosciute che mi trattavano con gentilezza e considerazione. Strinsi amicizia con quelli della mia età, ma anche con gli adulti che mi mostravano sempre molte attenzioni, specialmente nel primo periodo, quando i miei non frequentavano le adunanze. Ogni fine settimana ci invitavano a cena, ma anche per studiare la Torre di Guardia. Trovammo una comunità di persone che, a quanto pare, ci volevano bene. Questo convinse me e la mia famiglia ad andare avanti…
MARIA TERESA F. La mia sete di giustizia mi ha portato dentro, perché mi dicevano che in mezzo a loro non c’erano gerarchie, eravamo tutti fratelli e sorelle, e tutti sullo stesso piano. Poi la balla più grossa di tutti: la vita eterna su una terra paradisiaca.
TOMMASO G. La proposta era attraente. Era “L’inclusive tour” completo che attraeva. Io avevo studiato sul libro “La verità che conduce alla vita eterna”, ove tutto quadrava……quadrava….quadrava… Tutto era perfetto!
LUIGI M. Gia´ da alcuni anni prima mi ero infatuato di una ex compagna di scuola che nel frattempo era diventata tdg e naturalmente lei non perse l´occasione di rifilarmi il libro “Bibbia, veramente la parola di Dio?” Lessi il libro e trovai sensate le risposte – all’epoca purtroppo non c´era internet e la controinformazione si faceva la sua strada a stento – cominciai a studiare, frequentare le adunanze e poi avanti fino al battesimo…
EDOARDO R. <<Spesso il motivo di adesione al geovismo è basato sulla certezza di avere trovato una soluzione semplice ed esauriente (ma purtroppo falsa!) al problema del male che, lo si voglia o meno, angoscia tutti noi. In altre parole, a domande del tipo: “Perché tante ingiustizie e tante disgrazie? Perché il malvagio trionfa e l’innocente soccombe? Perché Dio non interviene?” essi rispondono: “Il mondo è diviso in buono (Testimoni di Geova) e satanico (tutti gli altri). Le attuali crescenti ingiustizie e disgrazie indicano che è imminente l’intervento di Geova giustiziere, cosicchè fra poco i TdG potranno vedere la vendetta di Dio sui loro nemici>>.
MARGHERITA S. <<E’ da notare che, presentando a persone in grosse difficoltà per un lutto la prospettiva di riavere in carne ed ossa un proprio caro defunto, i TdG, peraltro in buona fede, hanno un’ottima chance per illudere clamorosamente e quindi conquistare adepti. L’immane catastrofe finale viene sbandierata ovunque (in riviste e libri) in modo del tutto abnorme rispetto allo spazio che ha nelle Scritture; e, se l’UNICA prospettiva di salvezza è entrare nella WT, il gioco è fatto!>>
Oltre ai motivi esemplificati, ce ne sono poi altri, che indico brevemente:
– il desiderio di compagnia
– il desiderio di farsi degli amici
– la curiosità in generale e in particolare la curiosità di conoscere direttamente un fenomeno così discusso.
– l’ottenere una risposta (almeno apparente) a “tutte” le domande, soprattutto una risposta consolatoria alle proprie paure, che peraltro i TdG alimentano per poi soffiare sul fuoco, con un’insistenza abnorme
– la positiva (ma purtroppo spesso solo apparente) testimonianza dei proclamatori: look, modi gentili, servizio a casa, gratuità, disponibilità a tuo piacere…..; non si può sapere che poi le cose cambiano!
Ileana Mortari
