M.J. Bloomer,C. Walshe, ‘It’s not what they were expecting’: A systematic review and narrative synthesis of the role and experience of the hospital palliative care volunteer, Palliative Medicine, First Published February 17, 2020 – Il recente studio pubblicato sul sito dell’EAPC il 17 febbraio 2020 affronta il tema del ruolo e dell’esperienza del volontario in cure palliative ospedaliere, fornendo una revisione sistematica e una sintesi narrativa della materia. Nella ricerca sono stati 14 precedenti articoli scientifici. I volontari delle cure palliative ospedaliere considerati erano prevalentemente donne, di età superiore ai 40 anni. Dagli studi emerge che i volontari in cure palliative ospedaliere hanno un compito importante nel supporto dei malati ma spesso il lavoro è molto difficile. L’attività dei volontari è conosciuta soprattutto rispetto al loro contributo negli hospice e nell’assistenza domiciliare, mentre limitati sono i dati relativi al numero di volontari che collaborano con gli ospedali. Vista la complessità degli ospedali, la ricerca evidenzia che i volontari in ambito di cure palliative ospedaliere hanno esigenze formative specifiche, anche in relazione ai diversi reparti, ed in particolare nei reparti di terapia intensiva o di oncologia. Il loro lavoro è importante ma ancora più complesso nell’ospedale visto il numero dei pazienti e il loro rapido ricambio, ma anche rispetto alla natura del supporto che offrono, spesso “occasionale”. Ai volontari è richiesto di lavorare in più reparti e stabilire delle relazioni di lavoro con i diversi operatori sanitari non è sempre semplice.
Il ruolo del volontario varia, alcuni forniscono assistenza pratica, la maggior parte offre un’assistenza spirituale e di supporto psicologico rispetto ai bisogni specifici del malato. L’attività dei volontari è molto apprezzata anche dagli operatori sanitari, soprattutto per la funzione di supporto psicosociale.