La “Quercia millenaria” e i neonati gravissimi.

Di fronte a una diagnosi infausta durante la gravidanza, molte donne si sentono dire frasi come:

  • “Purtroppo non si può fare nulla.”
  • “Bisogna interrompere la gravidanza.”
  • “Non c’è cura, conviene l’IVG.”

In alcuni casi si arriva a definire il bambino come un “feto terminale”, considerato incompatibile con la vita. Queste parole, spesso frutto di ignoranza delle opportunità che ormai esistono o insensibilità, lasciano i genitori nella solitudine e nella disperazione. Tuttavia, non è vero che non ci sia nulla da fare. Anzi c’è molto da fare: assistenza medica, sostegno psicologico, vicinanza umana, coinvolgimento degli affetti piu’ cari e ultimo ma non ultimo, il sostegno spirituale.

Ed esistono percorsi che aiutano ad accogliere, accompagnare e dare dignità a queste vite brevi, e tra questi si distingue il lavoro di La Quercia Millenaria https://laquerciamillenaria.it

Cosa fa La Quercia Millenaria

La Quercia Millenaria si occupa di supportare le famiglie che affrontano diagnosi gravi in gravidanza o che vivono la perdita di un figlio in età gestazionale o perinatale. Con un approccio di Caring Perinatale, offre un sostegno completo e personalizzato, fondato su quattro pilastri:

  1. Tutela delle gravidanze a rischio medio-alto e della salute materno-fetale.
  2. Sostegno psicologico e al lutto genitoriale, aiutando le famiglie ad affrontare il dolore con umanità e delicatezza.
  3. Educazione, prevenzione e formazione, per diffondere consapevolezza su questi temi.
  4. Protocollo di Perinatal Hospice, che accompagna i genitori nell’attesa, nella nascita e nei momenti successivi con servizi concreti e amorevoli.

Il Perinatal Hospice: accogliere la vita, anche se breve

Il Protocollo di Perinatal Hospice è un modello di assistenza dedicato alle famiglie che scelgono di portare a termine una gravidanza con diagnosi infausta. L’obiettivo è accompagnare la vita del bambino, per quanto breve, con dignità e amore.

Questo percorso include:

  • Affiancamento immediato dopo la diagnosi, con il supporto di famiglie che hanno vissuto esperienze simili.
  • Programmazione delle ecografie e altri momenti delicati, accompagnati da personale formato per sostenere i genitori.
  • Accoglienza residenziale gratuita, per offrire un ambiente protetto e sereno dove vivere l’attesa.
  • Elaborazione di un piano nascita personalizzato, che consente ai genitori di esprimere desideri e bisogni specifici sul travaglio, sul parto e sui momenti da condividere con il proprio bambino.

Gesti di amore come vestirlo, cullarlo, fotografarlo, conservare le sue impronte o una ciocca di capelli diventano fondamentali per costruire ricordi preziosi e affrontare il lutto con dolcezza.

Quando la vita sorprende

Non tutte le diagnosi infauste si traducono in realtà. Ci sono storie straordinarie in cui i bambini riescono a sorprendere la scienza, mostrando che la vita, anche nelle condizioni più difficili, può riservare speranza e gioia. Questi episodi, sebbene non prevedibili, dimostrano l’importanza di dare sempre una possibilità alla vita.

La forza della Quercia Celeste

Le famiglie che affrontano queste esperienze trovano conforto anche nella Quercia Celeste, un simbolo che unisce i “figli della Quercia” che non ci sono più. Per i genitori, questi bambini sono vivi nei ricordi e nell’amore, e da lassù, in qualche modo, continuano a donare forza e sostegno.

Una rete di amore e sostegno

La Quercia Millenaria non è solo un’associazione, ma una rete di famiglie unite da storie diverse ma da un amore comune. Ogni mamma e ogni papà, affrontando queste esperienze con coraggio e dedizione, contribuisce a creare un albero dalle radici profonde, capace di sostenere chiunque si trovi a vivere una gravidanza difficile e dolorosa.

Accogliere, sostenere, accompagnare: queste sono le parole chiave del lavoro di La Quercia Millenaria. Perché ogni vita, per quanto breve, merita di essere vissuta con dignità, amore e rispetto.



La Quercia siamo noi, non perché l’abbiamo creata o ereditata, ma perché siamo le mamme che portano queste gravidanze.

Attese speciali, non scontate, catapultate improvvisamente in una dimensione ignota, vissute nella paura, nella sofferenza, nel pensiero del dolore del figlio, nel timore di ciò che diranno gli altri, nella tristezza della proposta di liberarsene, nella solitudine dell’incomprensione, nella vertigine di non sapere se ce la farà, nella prospettiva di poterlo lasciar andare …

Le mamme sono in tutto questo salde, ben piantate con radici nell’amore, determinate a far crescere i rami della generosità, disposte a moltiplicare le loro forze per sopportare tanto, tenaci nella lotta per la vita, disponibili a lasciare andare i loro fiori bellissimi e preziosi, al tempo del loro compimento.

Se la mamma è la Quercia, il papà nel suo abbraccio spesso silenzioso è la forza che la sostiene, la linfa che scorre per dissetare, è il pianto interiore che grida alla vita. Il papà è quel terreno fertile dove l’albero poggia le sue radici, si consolida e per questo non verrà meno, non crollerà per le intemperie. Il padre genera il frutto, ma è anche generato da questo frutto misterioso, che nasce già rivolto verso l’infinito e lo supera in sapienza, e lui ne va fiero.

Se una mamma è una Quercia, molte mamme insieme non sono tante querce, non si mollano, si accompagnano, si sostengono, sono la stessa grande Quercia: unite da destini diversi, ma da un unico amore che cresce a dismisura fino a toccare il cielo con i rami più alti.

La possente Quercia Millenaria sei tu, madre! Sei tu, padre!

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