Viviamo immersi nel pessimismo.
Le cattive notizie attirano clik e vendite.
Anche i libri e i film catastrofisti sono un vero e proprio genere che attira spettatori.
Ma non è una cosa nuova, fin dalla notte dei tempi ci sono sempre stati profeti di sventura e annunci di imminente fine del mondo.
Ora viviamo in una fase che è catastrofista sull’ambiente. Tutti si preoccupano piu’ dell’ambiente che della pace. Quando spesso la guerra è piu’ probabile che non la fine del mondo.
Fino alla fine del secolo scorso era in auge il catastrofismo della sovrappopolazione.
Siamo troppi.
L’Africa muore di fame perchè fanno troppi figli.
Non c’è cibo per tutti. Etc.
I demografi sfornavano studi sull’imminente carestia globale dovuta all’aumento incontrollato della popolazione. La Cina adottò la legge del figlio unico che oggi la sta condannando ad una crisi opposta dovuta al calo demografico rapido con conseguenze gravi su pensioni e forza lavoro.
Si attaccava la Chiesa Cattolica accusandola di essere contraria ad aborto e metodi contraccettivi solo perchè così ci sarebbero state piu’ persone da aiutare e mantenere il controllo su tante persone.
Una assurdità.
Le stesse frasi si ripropongono oggi in salsa ambientalista.
Consumiamo troppe risorse, il pianeta non ce la fa piu’.
“Abbiamo consumato tutte le risorse dell’anno”
“troppi figli fanno male all’ambiente”
Le previsioni e gli studi pero’ sono stati ampiamente smentiti.
Il cibo c’era 30 anni fa e c’è oggi. Anzi se ne butta via una quantità immensa.
Le nazioni cattoliche furono quelle in cui anche senza promuovere la contraccezione bastava educare a relazioni piu’ durature, riducendo gravidanze precoci e dando istruzione alla classi povere, che il numero di figli per donna si stabilizzava.
Le previsioni Onu, FAO, Unicef, e di altri enti sono state poi smentite dai fatti.
Si chiedeva una riduzione della popolazione mondiale riducendo le nascite e oggi ci accorgiamo che il calo demografico è troppo rapido e porterà scompensi enormi.
Nazioni come Giappone e Corea perderanno decine di milioni di abitanti in poco tempo.
Altre come Nigeria e Pakistan continueranno ancora a crescere per qualche decennio per poi assestarsi.
La Cina ha abolito per questo la legge del figlio unico, ed anzi incoraggia ad averne piu’ di uno.
Il cibo e le risorse non mancano.
E non mancano neanche le tecnologie per conservare meglio i prodotti dato che spesso le produzioni alimentari hanno grandi percentuali di invenduto, di avariato, di scartato.
Esistono anche tecnologie per produrre di piu’ ed in modo sostenibile, pensiamo agli impianti per l’irrigazione a goccia che riducono l’acqua necessaria per le produzioni.
O i sistemi di monitoraggio delle piantagioni.
Abbiamo tutto ma manca la condivisione.
Manca la distribuzione equa delle risorse, pagando di piu’ chi è sfruttato, pagando meglio chi è pagato poco. Pagando alcune materie prime di piu’.
Il mondo ha risorse immense, va difeso e protetto.
Ma sopratutto ha il piu’ grande essere vivente che va sostenuto, incoraggiato, curato nella sua immensa dignità: l’essere umano che plasma la terra rendendola piu’ bella, fiorente e migliore, come ha fatto in migliaia di anni, facendo fiorire territori incolti e inabitabili come paludi o foreste e facendole diventare nazioni bellissime piene di prati, case, allevamenti, curando il corso dei fiumi, terrazzando le montagne, prevenendo incendi con la cura dei boschi.
Non siamo troppi, dobbiamo solo essere migliori.
Paolo Botti