Un libro per i nascituri. Un manuale per la vita

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Copertina “Contro l’aborto” M.Adinolfi

Non so quanti libri ho già letto di Mario Adinolfi.
Tanti e mi piacciono sempre.

Questo è forse il piu’ politicamente scorretto.
Con un titolo simile avrà bassa visibilità sui motori di ricerca.
Invisibile sui social.
Media che se dovessero parlarne sarà solo per bocciarlo.
Qualche gruppo che protesterà a presentazioni del libro o peggio farà annullare gli incontri perchè sarebbe antidemocratico discutere di aborto.
Qualche testa calda manderà messaggi orrendi e offese all’autore, in genere “difendendo la libertà” magari prendendo in giro Mario Adinolfi per il suo peso o rinfacciandogli di non essere un santo.

Certamente Contro l’aborto è un libro utile e DonChisciottesco/tafazziano.
Non è per far soldi. Non è per essere applaudito.
Potremmo definire il libro “Contro l’aborto” di Mario Adinolfi una sorta di saggio che si puo’ leggere di seguito ma anche usare come manuale per la vita in cui reperire i numeri veri su aborto e obiettori di coscienza, o sul numero di donne impossibilitate ad abortire in Italia per mancanza di posti o liste di attesa troppo lunghe: zero. Non esiste una emergenza obiettori sulla 194.

O avere un resoconto dei numeri fasulli su cui venne imbastita la campagna per legalizzare l’aborto in Italia e in Usa. Notizie che non leggeremo nei giornali o sentiremo mai nei talk show.

” Per molti quella contro l’aborto è “una causa persa”, anche per molti cattolici che pure hanno nel magistero della Chiesa un riferimento chiaro e certo a difesa della vita. Abbiamo la prova di quanto le leggi possano plasmare la cultura corrente: una volta diventato legale, l’aborto è passato da tragedia a diritto.”
(M.Adinolfi)

Vi si trovano delle chiare Faq, le domande piu’ comuni, obiezioni non sempre ideologiche o politiche:

  1. “Sei contro l’aborto anche se il figlio deriva da uno stupro?”
  2. “Sei contro l’aborto anche se il nascituro è affetto da malformazioni o sindromi cromosomiche?”
  3. “Sei contro l’aborto? Non abortire. Ma perché vuoi impedire ad altri il diritto di farlo?”
  4. “Perché tu che sei credente vuoi imporre a tutta la società la tua opinione sull’aborto?
  5. “Perché devo essere costretta a mettere al mondo un figlio se non ho le condizioni economiche per mantenerlo?” (M.Adinolfi)

Ho chiesto a una IA (intelligenza artificiale) “crea e pulisci questo elenco” ma essendo un tema scomodo si rifiutava si togliere spazi inutili ed errori bloccandosi. Anche l’Intelligenza Artificiale è schierata, ma c’è capitolo che mostra un orizzonte di speranza perchè noi che viviamo in occidente pensiamo che il mondo siamo quello che vediamo accanto a noi o narrato abitualmente ma scorrendolo il libro ci porta a vedere che ad esempio in Usa la mentalità sta cambiando pur se tra scontri ideologici e politici. Ed il mondo è fatto di 125 nazioni che l’aborto non lo concepiscono.

Il libro fornisce i testi integrali di tante voci laiche inaspettatamente contrarie all’aborto: Pasolini, Norberto Bobbio. Come anche il riferimento ad Ippocrate.

Tutto in maniera laicissima. Contro l’aborto non lo si è perchè lo dice la Chiesa o qualcuno ma perchè la ragione e la biologia sono evidenti sulla natura pienamente umana del feto.

C’è solo un capitolo “religioso” che conferma i credenti su questo tema riportando gli insegnamenti della Chiesa sull’aborto di 5 Papi: “Non si può dunque in nessun modo dirsi cattolici e allo stesso tempo favorevoli all’aborto, le due dichiarazioni sono contrarie l’una all’altra.”.

Il libro si conclude con una rivisitazione laica dei comandamenti che per il credente avranno una luce diversa ma non discordante dalla visione laica proposta e dei vizi capitali posti in un elenco di 17 regole (dieci piu’ sette) per vivere felici perchè “Non ha senso chiedere che per ciascuno sia tutelato il diritto a nascere senza che poi ci si batta per evitare qualsiasi forma di schiavitù così come pensare che la vita possa essere tragicamente infelice.”(M.Adinolfi)

E’ un testo è snello e si legge facilmente ma forse andrebbe usato non come libro di lettura ma come manuale per chi vuol rispondere dati alla mano e con citazioni mirate (come il famoso discorso di Madre Teresa ad Oslo alla premiazione per il Nobel per la pace, anch’esso nel libro).

Un piccolo manuale non per i “prolife” ma per chi ama la ragione e la verità sulla vita.
Non so quanti lo leggeranno perchè c’è una recinzione protettiva sul tema che impedisce la libera circolazione di idee e perfino la discussione serena su questo tema.
Ma il tema è importante e l’impostazione non è aggressiva, mai contro la donna o qualcuno. Nel libro non si trova traccia di accusa alle donne che abbiano abortito. La discussione è oltre al passato, dobbiamo ideare garanzie per il diritto universale a nascere e per quello delle donne di non essere messe in condizione di dover abortire o di non poter essere madri.

“Dicono che solo le donne dovrebbero poter parlare
d’aborto. Non è così, è un grande tema che riguarda
l’umanità tutta intera e se potessimo ascoltare il parere
dei soppressi, la questioen sarebbe risolta. Ma i nascituri
non hanno voce, per questo è fondamentale per ciascuno
di loro che sia offerta la nostra.”
(M.Adinolfi)

Ecco perchè è un libro che consiglio e che potrebbe essere un testo da usare per un percorso di riflessione per i giovani ad esempio scout o universitari.
Grazie Mario per questo aiuto alla riflessione sulla vita e sul suo valore inestimabile.
Paolo Botti


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