17. Perche’ la famiglia?

family-1466261_1280
Image by Gerd Altmann from Pixabay

Ci si lamenta della famiglia, si ama la famiglia, si soffre per la famiglia… non e’ forse perche’ da essa dipendono le radici recondite della vita e della felicita’? Secondo la psicologia moderna e’ indispensabile, per lo sviluppo del bambino, la presenza di una famiglia piena di amore.

  • Certo, vi è un’età in cui è normale diventare autonomi rispetto alla famiglia: «Per questo l’uomo abbandonerà Suo padre e sua madre…» (Gen 2,24).
    Farlo è segno di maturità. La critica continua, invece, sarà piuttosto segno di un’adolescenza protratta o, in altre parole, di una dipendenza accettata ancora in modo negativo.
  • È vero che non possiamo concordare sempre con l’educazione che abbiamo ricevuto, che possiamo essere insoddisfatti dei limiti della nostra famiglia e pronti, a volte, a metterne in ridicolo i difetti. Forse abbiamo anche il timore che i nostri compagni ci prendano in giro, che i nostri genitori non corrispondano all’immagine che ci piacerebbe dare di loro (e di noi).
  • E allora? Nessuno desidera avere genitori separati o vivere in una famiglia piena di conflitti. È bello che all’interno della famiglia ci sia qualcosa d’importante, addirittura, forse, un tesoro.
  • Se abbiamo qualche motivo di risentimento, lasciamo che il tempo e la maturità mettano a posto le cose. Inoltre, mediante il perdono, potremo diventare veramente liberi nei confronti della nostra famiglia: non avremo più reazioni aggressive e non saremo più inibiti perché troppo dipendenti. Allora potremo più facilmente riuscire a costruire la nostra vita personale. E forse offrire anche l’anello nuziale ad una moglie, ad un marito.
  • Al di là delle diverse culture esiste una verità della famiglia, che oltrepassa le debolezze ed i limiti degli uni o degli altri. Il «sì» del matrimonio è la pietra miliare di una comunità di vita e di amore. Il potere di dare la vita, proprio dell’uomo e della donna adulti, non si limita, infatti, al concepimento, al dare alla luce; all’interno della famiglia, il bambino potrà svilupparsi e scoprire se stesso come personalità unica, come un insieme di qualilà che ne fanno un individuo distinto da tutti gli altri e che costituiranno, nel corso della sua storia individuale, una «libertà» ed un «volto» originali. Dunque la famiglia non è un cerchio chiuso. È il luogo della crescita e della vita. Ed è anche la base di ogni umana società.
Testimonianza

 

Avevo diciannove anni quando mio padre abbandonò mia madre per andare a vivere con un’altra donna. Ne rimasi profondamente turbato.
All’inizio mi sono sentito in colpa. lnfatti avevo visto mio padre e mia madre litigare solo a causa di certe mie reazioni adolescenziali. Di qui a concludere che si erano separati per causa mia, il passo era breve… Ho capito in seguito, con il passar del tempo, che non era assolutamente vero e che, tutt’al più, avevo portato a galla un problema già presente nel loro rapporto.

Mi vergognavo di essere «figlio di divorziati». Non ho osato dire a nessuno – neppure agli amici più cari – cos’era successo a casa mia. Inoltre, metteva radici dentro di me questo timore: mi sarei mai potuto sposare? Avrebbe potuto una ragazza accettare un tipo come me? Non ero destinato a fallire ineluttabilmente il mio matrimonio perché tutti dicevano che assomigliavo a mio padre?
In quel periodo incontrai una ragazza e diventammo buoni amici. Dovevo ancora dirle la triste verità. Ero convinto che ciò avrebbe segnato la fine del nostro rapporto… Con mia grande sorpresa, mi disse soltanto: «Quanto devi avere sofferto!». Fu l’inizio della mia guarigione.

Qualche mese dopo, ci dichiarammo reciprocamente il nostro amore… Alla fine, a dire il vero, fu lei a fare il primo passo perché mi paralizzava ancora la paura di un rifiuto.

Ci siamo sposati ed abbiamo fondato una famiglia. Adesso abbiamo cinque bambini. L’amore e la fiducia di mia moglie mi hanno aiutato a guarire dalle mia paure e a non vivere più la brutta esperienza dei miei genitori come una fatalità.

Siamo ormai sposati da vent’anni. Insieme educhiamo i nostri figli. Insieme ci sforziamo dl dare loro il meglio di noi stessi. Insieme testimoniamo loro il nostro affetto (mentre mio padre era sempre stato molto rigido a questo riguardo).

Mia moglie e i miei figli mi hanno fatto scoprire che potevo veramente essere sposo e padre, nella gioia e senza paura.

Vincenzo

202109-logo-IEV-OR

Credits: www.ilestvivant.com
Agreement 25/7/2023
with Emmanuel Community https://emmanuel.info/

man-2915187_1280

Cosa farebbe il Papa trovando sull’uscio un mendicante ubriaco?

ddl-zan-no

Cinque “no” concreti al ddl Zan