I pakistani regolarmente soggiornanti al 1° gennaio 2023 sono 138.884, pari al 3,7% dei cittadini di Paesi Terzi in Italia; il dato colloca la comunità in nona posizione per numerosità, tra le principali di cittadinanza extra UE.
In linea con il generale andamento delle presenze non comunitarie (+4,7%), la collettività pakistana registra una crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente.
Il 67,7% dei cittadini pakistani in Italia si trova nel Nord del Paese. In particolare, prima regione per presenze pakistane è la Lombardia, che accoglie il 30,7% della comunità (a fronte del 26% circa dei non comunitari complessivamente considerati), mentre al secondo posto troviamo l’Emilia-Romagna con il 17,4% dei membri della collettività. Terza regione per presenze pakistane è la Toscana, che ospita l’8,3% dei pakistani regolarmente soggiornanti in Italia. Si trova nel centro Italia un pakistano su cinque, a fronte del 23,7% dei cittadini non comunitari complessivamente considerati.
È insediato invece al Sud il 12,3% della comunità, circa il 5% in Campania e il 2,3% in Puglia, mentre nelle altre regioni meridionali l’incidenza non supera l’1,3%.
La popolazione pakistana in Italia risulta molto squilibrata sotto il profilo del genere: gli uomini rappresentano infatti quasi tre quarti (73,5%) della collettività, le donne il restante 26,5%.
Nonostante una presenza di minori leggermente inferiore alla media (il 19,8% contro il 20,6%), la comunità pakistana in Italia ha una distribuzione per fasce più sbilanciata verso le classi di età più giovani: gli under 30 rappresentano infatti il 43,6% della collettività, contro il 37% circa per i cittadini extra UE complessivamente considerati. Anche la fascia 30-50 anni è molto rappresentata, ammontando al 47% circa della comunità (39,5% per la popolazione non comunitaria nel complesso). Di conseguenza, mentre quasi un quarto (23,5%) dei cittadini di Paesi terzi del nostro Paese ha più di 50 anni, per i pakistani la percentuale si ferma al 9,5%. La comunità pakistana si caratterizza per la presenza di nuclei familiari molto numerosi: la tipologia familiare prevalente è infatti quella composta da 5-7 persone, che copre una percentuale pari al 43,6% (a fronte del 22,7% di media non comunitaria), seguiti dai nuclei composti da 3-4 persone (30% circa, contro il 47,5% rilevato per la complessiva popolazione extra UE). Le famiglie formate da 2 membri sono il 5% circa del totale, mentre emerge un’incidenza di nuclei formati da una sola persona superiore alla media (18,2%, contro il 16,2%).
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,
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