I tunisini regolarmente soggiornanti al 1° gennaio 2023 sono 98.243, pari al 2,6% dei cittadini di Paesi Terzi in Italia; il dato colloca la comunità in quattordicesima posizione per numerosità, tra le principali di cittadinanza extra UE. In controtendenza con il generale andamento delle presenze non comunitarie (+4,7%), la collettività tunisina registra un calo dell’1,9% rispetto all’anno precedente.
Il 55,4% dei cittadini tunisini in Italia si trova nel Nord del Paese. In particolare, prima regione per presenze tunisine è l’Emilia-Romagna, che accoglie circa un quinto della comunità (a fronte dell’11,1% dei non comunitari complessivamente considerati), mentre al terzo posto troviamo la Lombardia con il 18,3% delle presenze tunisine complessive. Caratterizza però la comunità una presenza nel Meridione superiore alla media e soprattutto in Sicilia, seconda regione per numero di presenze – a pochissima distanza dall’Emilia-Romagna in termini percentuali – con il 19,4% dei tunisini regolarmente presenti in Italia. Per un confronto, è sufficiente notare che si trova nella regione
insulare solo il 3,2% del complesso dei cittadini extra UE complessivamente considerati. Proprio in ragione di questa forte presenza di tunisini nella regione siciliana, è insediato nel Sud del Paese il 27,3% della comunità (il 15% circa per la popolazione extra UE complessivamente considerata).
La popolazione tunisina in Italia non risulta equilibrata sotto il profilo del genere: le donne rappresentano il 38,6% e gli uomini il restante 61,4%.
La comunità tunisina in Italia ha una distribuzione per fasce più sbilanciata verso le classi di età più giovani: la quota di under 30 nella comunità è pari a 37,2% (in linea con il 37,1% rilevato sul complesso dei non comunitari, e a fronte del 26,7% per la popolazione italiana) e l’età media è pari al 35 anni circa (per la popolazione extra UE nel complesso il valore è di 35,6). Elevata è la presenza di
minori che, con un’incidenza pari al 25%, rappresentano la classe di età prevalente nella comunità tunisina (per il complesso dei non comunitari la quota scende a 20,6%). Di poco superiore a quella rilevata sul complesso dei non comunitari anche la quota di over 50: 24,3% contro 23,5%, quasi un tunisino in Italia su quattro. In linea con quanto rilevato con il complesso dei cittadini extra UE, il 71,7% dei nuclei familiari ha almeno 3 membri: la tipologia familiare prevalente è quella composta da 3 o 4 persone che copre una percentuale pari al 39% circa. Superiore alla media non comunitaria l’incidenza dei nuclei monopersonali (18,6% contro il 16% circa per la popolazione extra UE), mentre risulta inferiore quella dei nuclei formati da 2 persone: 9,7% per la collettività tunisina, a fronte del più alto 12,6% per il complesso dei cittadini non comunitari. Superiore alla media registrata sul complesso della popolazione di Paesi Terzi anche le quote di famiglie numerose: all’interno della comunità in esame quasi una famiglia su tre (il 32,6%) ha 5 o più membri, mentre per la popolazione non UE il dato si ferma al 23,7%.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,