Gli ucraini regolarmente soggiornanti al 1° gennaio 2023 sono 383.511, pari al 10,3% dei cittadini di Paesi Terzi in Italia; il dato colloca la comunità in terza posizione per numerosità, tra le principali di cittadinanza extra UE. Vale la pena ricordare come la comunità fosse, l’anno precedente, in quarta posizione e rappresentasse il 6,5% della complessiva popolazione extra UE: le presenze per la comunità sono infatti aumentate del 66,5% rispetto al 1° gennaio 2022, ovviamente in ragione del conflitto in corso tra l’Ucraina e la Federazione russa che ha causato un massiccio afflusso di rifugiati nel nostro Paese.
Il 55,1% dei cittadini ucraini in Italia si trova nel Nord del Paese. In particolare, prima regione per presenze ucraine è la Lombardia, che accoglie poco più di un quinto della comunità (21,2%, a fronte del 26% circa dei non comunitari complessivamente considerati), mentre al terzo posto troviamo l’Emilia-Romagna con il 13% delle presenze complessive della collettività.
Caratterizza però la comunità la forte concentrazione al Meridione e soprattutto in Campania, seconda
regione per numero di presenze (15% circa): per un confronto, è sufficiente notare che si trova nella
regione campana solo il 5,1% del complesso dei cittadini extra UE complessivamente considerati.
Proprio in ragione di questa forte presenza di ucraini in Campania, è insediato nel Sud (e nelle isole) oltre un quarto della comunità (a fronte del 15% circa per la popolazione extra UE complessivamente considerata).
La popolazione ucraina in Italia è formata principalmente da donne, come confermato dal dato sull’incidenza femminile, la più alta tra le principali comunità extra UE: le donne rappresentano infatti
oltre tre quarti (75,9%) della collettività, gli uomini il restante 24% circa.
La comunità presenta anche una distribuzione per fasce di età più sbilanciata verso le classi più anziane: a differenza della maggior parte delle collettività extra UE, la classe di età prevalente è quella degli over 60, di cui fa parte il 22,2% della comunità; più in generale, a fronte di un’incidenza di over 50 del 23,5% registrata per la complessiva popolazione extra UE, nella comunità ucraina il dato sale al 38% circa. La percentuale sale ulteriormente al 44,6% se si considera la sola componente femminile della collettività (per i maschi si ferma al 16,7%). Merita sottolineare che il 42,5% degli ucraini di sesso maschile regolarmente soggiornanti in Italia è minorenne (le femmine minori sono il 13,2%), a fronte di un’incidenza generale di minori nella comunità ucraina pari al 20,3%, contro il 20,6% di media non comunitaria complessiva. È interessante notare che l’anno precedente, l’incidenza di minori nella collettività ucraina era significativamente più bassa, fermandosi all’8,7%. Questo dato sottolinea l’impatto del conflitto in corso sulla presenza di minori all’interno della comunità ucraina in Italia.
La tipologia familiare prevalente per la comunità ucraina è quella composta da 3 o 4 persone, che copre una percentuale pari al 42,5%, l’incidenza di nuclei composti da una sola persona è del 30,2% (contro il 16,2% rilevato per la complessiva popolazione extra UE) e di quelli con 2 persone è del 20% circa (12,6% per i non comunitari). Più in generale, le famiglie con 3 o più membri rappresentano la metà esatta della comunità ucraina, una percentuale che per i cittadini extra UE supera il 71%,sottolineando per la popolazione ucraina in Italia una minore presenza di nuclei familiari numerosi.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,