Donne e dipendenze: cambiamenti di tendenza e nuove sfide

Foto di Reggi Tirtakusumah da Pixabay

Nella narrazione comune i consumi di sostanze psicotrope, siano esse legali o illegali, così come i danni sociali e sanitari correlati vengono attribuiti prevalentemente al genere maschile, negli ultimi anni alcuni indicatori descrivono un’inversione di tendenza: la condizione femminile all’interno del panorama delle dipendenze, già di per sé meritevole di un’attenzione particolare, è protagonista specialmente nelle popolazioni giovanili di importanti cambiamenti.


Se tradizionalmente sono per lo più i ragazzi a utilizzare sostanze psicoattive, negli ultimi anni si sta assistendo a un importante cambiamento dei modelli di consumo fra gli studenti, supportato da una sempre più evidente riduzione delle differenze di genere. Il dato più rilevante è quello osservato fra le studentesse di 15 e 16 anni che presentano prevalenze di consumo uguali o superiori ai coetanei per quanto riguarda l’uso di cannabinoidi, Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), cocaina e oppiacei. Il 2022 ha fatto inoltre registrare il sorpasso dei consumi femminili su quelli maschili per quanto riguarda l’utilizzo di tabacco e gli eccessi alcolici, dato che si va a sommare al consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica da sempre appannaggio tipicamente femminile.

Le differenze di genere tra i più giovani emergono anche per tutti quei fenomeni strettamente inerenti alla sfera comportamentale quali, ad esempio, l’utilizzo di Internet e dei social media. Le studentesse trascorrono molto più tempo online e mostrano percentuali più elevate per quanto riguarda un utilizzo problematico della rete; dichiarano in misura maggiore di esser state vittime di cyberbullismo e di aver fatto esperienza di ghosting.


Anche nella popolazione adulta si osservano prevalenze in crescita nel genere femminile. Il divario di genere è minimo nelle fasce di età giovanili per quanto riguarda gli eccessi alcolici, e fra i 35 e i 55 anni si osservano prevalenze sovrapponibili anche per quel che riguarda i consumi di stimolanti e NPS. Il dato relativo ai consumi di eroina e oppiacei descrive un quadro completamente nuovo dove è la popolazione adulta femminile a riferire un utilizzo maggiore, dato che potrebbe essere da imputare al consumo di farmaci a base oppiacea.


A conferma della precocità femminile nell’approccio alle sostanze anche gli accessi al Pronto Soccorso droga-correlati che, pur essendo in numeri assoluti quasi la metà di quelli maschili, vedono maggiormente coinvolte sia le giovani under 17, che presentano il 13% degli accessi contro il 7% nella stessa fascia di età fra i ragazzi, sia le over 75, con quasi il 13% degli accessi droga-correlati, contro il 4% dei coetanei. Accessi per il 65% dei casi legati a “psicosi indotte da droghe”, il dato maschile della medesima diagnosi è pari al 44%.

Si attesta a 41 anni l’età media femminile per i ricoveri direttamente droga-correlati (età media maschile 38), con un incremento negli ultimi 5 anni dei ricoveri correlati al consumo di cocaina (2017=12%; 2021=18%) e di cannabinoidi (2017=2,6%; 2021=4,5%). Ricoveri nel 31,2% con diagnosi secondarie correlate a “Malattie del sistema nervoso”, il dato maschile nella stessa diagnosi è pari al 4,2%


A fronte di un quadro dove il divario di genere nei consumi si va assottigliando, il rapporto fra le persone ricoverate è di 1 donna ogni 2,2 uomini e di accessi al Pronto Soccorso di 1 donna ogni 2 uomini, mentre accedono ai servizi pubblici territoriali poco meno di 18.000 donne contro oltre 105.000 uomini. Dato che si estremizza ulteriormente quanto si osservano i nuovi utenti dove per ogni donna in trattamento (n.2.459) ci sono 6 uomini (n.14.919), leggermente inferiore le differenze di genere nelle strutture del Privato Sociale dove per ogni donna in trattamento (n.4.171) ci sono 5 uomini (n.21.462).


Dato ancora più problematico se si pensa che il 2022 ha visto un incremento dei decessi per overdose nel genere femminile rispetto al biennio precedente (da 30 a 45 casi).


Emerge quindi, a fronte di una progressiva inversione di tendenza per quanto riguarda il genere femminile contestualizzato al mondo delle dipendenze, la necessità di sviluppare interventi, sia di prevenzione sia di cura, focalizzati e in grado di rispondere in maniera strategica ed efficace alle esigenze di questa specifica popolazione.

tratto da
Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia
2023

La situazione nazionale in materia di stupefacenti in Italia

Coppia, famiglia e matrimonio, tre cose tanto diverse