Nel corso del 2022 hanno fatto ingresso in Italia 3.439 cittadini filippini, un numero superiore a quello rilevato l’anno precedente del 17,4%. Nel 2022, l’analisi dei dati sugli ingressi dei cittadini filippini in Italia evidenzia che i motivi familiari costituiscono la principale ragione di immigrazione, con una percentuale pari al 57,1% dei nuovi permessi di soggiorno rilasciati, sebbene con un calo del 4,1% rispetto all’anno precedente. Questo posiziona la comunità filippina al quinto posto tra le comunità non europee per quanto riguarda la percentuale di ingressi per ricongiungimenti familiari. I permessi di soggiorno rilasciati per motivi di lavoro rappresentano invece la seconda motivazione di ingresso nella comunità: il 32,4% del totale (in aumento rispetto all’anno precedente: +80%).
L’analisi della tipologia dei permessi di soggiorno evidenzia un elevato livello di stabilizzazione: la quota di lungosoggiornanti all’interno della comunità al 1° gennaio 2023 è, infatti, pari al 70,2%, una percentuale superiore a quella rilevata sul complesso dei non comunitari di 10 punti percentuali, che colloca la comunità filippina in terza posizione per incidenza di lungosoggiornanti.
Tra i titoli soggetti a rinnovo si rileva una prevalenza dei motivi di lavoro, con un’incidenza pari al 51,7% a fronte del 30% rilevato sul complesso della popolazione extra UE. Seguono i permessi di soggiorno per motivi di famiglia, che rappresentano invece il 41,7% dei permessi rilasciati ai cittadini
filippini. Anche questa percentuale è superiore a quella rilevata per la popolazione extra UE nel suo
complesso, che è del 38,2%. L’analisi dei dati demografici e dei titoli di soggiorno mette in luce una
configurazione specifica della migrazione filippina in Italia facendo emergere un buon livello di stabilizzazione, con la netta maggioranza dei cittadini filippini che detengono permessi di soggiorno di lungo periodo e con una buona percentuale di ricongiungimenti dei nuclei familiari.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,