L’Oba del Benin è il sovrano del popolo Edo e delle altre popolazioni che da esso discendono e residenti nell’Africa occidentale. Benin è una città della Nigeria, da non confondere con la Repubblica del Benin, che invece è uno stato. L’Oba è un sovrano e al tempo stesso un capo religioso, con un grande ascendente sulle popolazioni. Attualmente ricopre tale incarico Eheneden Erediauwa (Ewuare II), un uomo dal profilo culturale elevato che ha ricoperto la carica di ambasciatore di Nigeria in Angola, Svezia e Italia. Recentemente, Oba Ewuare II ha revocato con una sorta di “editto” tutte le maledizioni e i giuramenti cui le vittime della tratta erano e sono sottoposte. Inoltre, ha lanciato una maledizione con lo scopo di dissuadere coloro che continuano a praticare la magia nera (medici nativi, stregoni) per favorire il traffico di esseri umani nello stato di Edo, in Nigeria. Tutto ciò è di rilevante importanza, perché il ruolo dei medici nativi è quello di svolgere, a pagamento, riti che impegnano le giovani donne e le loro famiglie alla restituzione del debito accumulato per pagare il viaggio alla volta dell’Europa, pena l’arrivo di maledizioni di ogni sorta, inclusa la pazzia. La revoca di giuramenti e maledizioni comporta, pertanto, un passaggio determinante nel processo di liberazione delle vittime di tratta dal vincolo del pagamento del debito, che attualmente è un ostacolo ai percorsi di accoglienza, di autonomia e di contrasto allo sfruttamento, principalmente sessuale e lavorativo.
L’Oba del Benin ha altresì dichiarato che le donne e le ragazze attualmente sotto giuramento (juju) sono libere di esprimersi e di denunciare i loro trafficanti senza temere danno alcuno. Il monarca ha specificato che, pur non essendo contrario alla pratica dei medici nativi, non è più tollerabile l’uso del juju per incentivare il traffico di essere umani in Nigeria e nel resto del mondo.
La dichiarazione ha avuto ripercussioni molto positive sulla vita di molte donne nigeriane, togliendo loro la paura del vodoo e delle ripercussioni legate al giuramento fatto agli sfruttatori.
Si consiglia, pertanto, a chi opera contro la tratta e con persone migranti nigeriane, di prendere visione di questo video della cerimonia, insieme a mediatori e mediatrici culturali che sappiano guidare le operatrici e gli operatori nella comprensione dell’avvenimento e nella lettura delle su potenzialità per i percorsi di accoglienza.
ECCO IL VIDEO
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