Uso dei riti voodoo nella tratta

Image by Michal Jarmoluk from Pixabay

I riti vodoo (o juju) sono un misto di “medicina” tradizionale e magia nera, aventi carattere protettivo o coercitivo. Tale credenza è particolarmente diffusa nell’Edo.

La peculiarità fondamentale di questi giuramenti è il loro carattere contrattuale, oltre al fatto che creano un controllo psicologico sulle vittime. Le donne spesso ritengono che rompere il giuramento possa causare sfortuna, malattia, pazzia, morte propria o di un familiare.

Si deve però osservare che tali riti vengono percepiti come oppressivi solo nel momento in cui la donna prova a rompere il patto. Lo scopo del giuramento delle donne è impedire alle vittime di rivelare l’identità dei trafficanti e garantire il saldo del debito contratto.

Il 9 marzo 2018 la massima autorità religiosa nell’ambito delle credenze vodoo, Oba Ewure II, ha ufficialmente liberato tutte le vittime di tratta dai giuramenti fatti seguendo le cerimonie vodoo. Ad oggi, però, non è chiaro come tale dichiarazione potrà influire sulla situazione delle donne vittime di tratta.

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Tratto da: “Nigeria, Rapporto COI” ad opera del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma Tre

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