No. Ogni religione lecitamente ritiene di possedere la verità, così come anche l’ateo è sicuro che Dio non esista.
Ed ognuno lecitamente desidera convincere l’altro delle proprie idee e deve essere libero di esprimere dubbi, perplessità, domande sulle credenze altrui.
Questo dialogo nella differenza non compromette la convivenza pacifica.
Anche se crediamo in Dio in forme diverse ed esprimiamo talvolta modi di vita molto diversi e anche valori radicalmente opposti, noi cattolici possiamo e dobbiamo voler bene a tutti, accogliere tutti perchè è il comando che Gesù stesso ci ha dato “Amatevi come io vi ho amato”
e perfino “Amate i vostri nemici”
Ecco alcuni insegnamenti del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica.
168. Chi appartiene alla Chiesa cattolica?
836-838
Tutti gli uomini in vario modo appartengono o sono ordinati alla cattolica unità del popolo di Dio. È pienamente incorporato alla Chiesa cattolica chi, avendo lo Spirito di Cristo, è unito ad essa dai vincoli della professione di fede, dei sacramenti, del governo ecclesiastico e della comunione. I battezzati, che non realizzano pienamente tale cattolica unità, sono in una certa comunione, sebbene imperfetta, con la Chiesa Cattolica.
169. Qual è il rapporto della Chiesa cattolica con il popolo ebraico?
839-840
La Chiesa cattolica riconosce il proprio rapporto con il popolo ebraico nel fatto che Dio scelse questo popolo, primo fra tutti, ad accogliere la sua Parola. È al popolo ebraico che appartengono «l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da esso proviene Cristo secondo la carne» (Rm 9,4.5). A differenza delle altre religioni non cristiane, la fede ebraica è già risposta alla Rivelazione di Dio nell’Antica Alleanza.
170. Che legame c’è tra la Chiesa cattolica e le religioni non cristiane?
841-845
C’è un legame, dato anzitutto dall’origine e dal fine comuni di tutto il genere umano. La Chiesa cattolica riconosce che quanto di buono e di vero si trova nelle altre religioni viene da Dio, è raggio della sua verità, può preparare all’accoglienza del Vangelo e spingere verso l’unità dell’umanità nella Chiesa di Cristo.
171. Che cosa significa l’affermazione: «Fuori della Chiesa non c’è salvezza»?
846-848
Essa significa che ogni salvezza viene da Cristo-Capo per mezzo della Chiesa, che è il suo Corpo. Pertanto non possono essere salvati quanti, conoscendo la Chiesa come fondata da Cristo e necessaria alla salvezza, non vi entrassero e non vi perseverassero. Nello stesso tempo, grazie a Cristo e alla sua Chiesa, possono conseguire la salvezza eterna quanti, senza loro colpa, ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, ma cercano sinceramente Dio e, sotto l’influsso della grazia, si sforzano di compiere la sua volontà conosciuta attraverso il dettame della coscienza.
172. Perché la Chiesa deve annunciare il Vangelo a tutto il mondo?
849-851
Perché Cristo ha ordinato: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt 28,19). Questo mandato missionario del Signore ha la sua sorgente nell’amore eterno di Dio, che ha inviato il suo Figlio e il suo Spirito perché «vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità» (1 Tm 2,4).
173. In che modo la Chiesa è missionaria?
852-856
Guidata dallo Spirito Santo, la Chiesa continua nel corso della storia la missione di Cristo stesso. I cristiani pertanto devono annunciare a tutti la Buona Novella portata da Cristo, seguendo la sua strada, disposti anche al sacrificio di sé fino al martirio.
174. Perché la Chiesa è apostolica?
857
869
La Chiesa è apostolica per la sua origine, essendo costruita sul « fondamento degli Apostoli» (Ef 2,20); per il suo insegnamento, che è quello stesso degli Apostoli; per la sua struttura, in quanto istruita, santificata e governata, fino al ritorno di Cristo, dagli Apostoli, grazie ai loro successori, i Vescovi, in comunione col successore di Pietro.
175. In che cosa consiste la missione degli Apostoli?
858-861
La parola Apostolo significa inviato. Gesù, l’Inviato del Padre, chiamò a sé dodici fra i suoi discepoli e li costituì come suoi Apostoli, facendo di loro i testimoni scelti della sua risurrezione e le fondamenta della sua Chiesa. Diede loro il mandato di continuare la sua missione, dicendo: «Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi» (Gv 20,21), e promettendo di essere con loro sino alla fine del mondo.
176. Che cos’è la successione apostolica?
861-865
La successione apostolica è la trasmissione, mediante il Sacramento dell’Ordine, della missione e della potestà degli Apostoli ai loro successori, i Vescovi. Grazie a questa trasmissione, la Chiesa rimane in comunione di fede e di vita con la sua origine, mentre lungo i secoli ordina, per la diffusione del Regno di Cristo sulla terra, tutto il suo apostolato.