Il traffico e il consumo di cocaina continuano a crescere in Italia. Negli ultimi anni i quantitativi di cocaina sequestrati dalle Forze di Polizia sono più che quintuplicati, passando da circa 3 tonnellate e mezzo nel 2018 a quasi 20 tonnellate nel 2023 (pari al 22% di tutte le sostanze sequestrate). A fronte di una maggiore diffusione sul territorio nazionale, risultano sostanzialmente stabili nel tempo il prezzo medio a livello del narcotraffico (37-38.000 euro/kg) e quello al mercato dello spaccio (84 euro/grammo), confermandosi come la sostanza ampiamente più costosa.
Aumenta il consumo di cocaina tra i giovani. Infatti, in seguito a un lungo periodo di consumi in diminuzione, a partire dal 2021 si registra un trend in crescita che, nel 2023, raggiunge valori superiori a quelli pre-pandemia.
Quasi 54mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni riferiscono di aver fatto uso di cocaina nel 2023, quota che, rispetto al totale della popolazione studentesca, sale in un anno dal 1,8% al 2,2%. Aumenta anche la percentuale di studenti che hanno utilizzato la sostanza prima dei 14 anni.
La penetrazione sul territorio è confermata dall’aumento nell’ultimo decennio delle segnalazioni per
possesso di cocaina/crack a uso personale (Art. 75 DPR n.309/1990), che nel 2023 rappresentano il 19% del totale e coinvolgono principalmente consumatori over-30. Inoltre, le denunce per reati legati a cocaina/ crack sono aumentate dell’8,6% rispetto al 2022, raggiungendo la percentuale più alta mai registrata (46%) per reati di produzione, traffico e detenzione (Art. 73 DPR n.309/1990).
Cresce, infine, anche l’impatto sui servizi assistenziali. Nell’ultimo decennio si registra un progressivo
aumento della quota dei ricoveri direttamente correlati al consumo di cocaina che, passando dal 12% al 25%, diventa la sostanza stupefacente maggiormente riportata nelle diagnosi principali dei ricoveri droga-correlati.
Coerentemente aumentano anche i decessi attribuibili a intossicazione acuta da cocaina/crack che, nell’ultimo anno, hanno superato il 32% dei decessi direttamente droga-correlati con sostanza specificata, dato rafforzato anche dalle analisi delle Tossicologie Forensi che rilevano la sostanza come la più frequentemente implicata nelle cause di morte. Aumenta, inoltre, la quota relativa all’utenza in trattamento per uso di cocaina/ crack presso le strutture riabilitative del Privato Sociale e presso i SerD.
tratto da
Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024