Immacolata rallegrati! Giovanni Paolo II

“Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te” (Lc 1,28).

Con queste parole dell’Arcangelo Gabriele, ci rivolgiamo alla Vergine Maria più volte al giorno. Le ripetiamo oggi con fervida gioia, nella solennità dell’Immacolata Concezione, ricordando l’8 dicembre 1854, quando il beato Pio IX proclamò questo mirabile dogma della fede cattolica. (…)

2. Quanto grande è il mistero dell’Immacolata Concezione che l’odierna Liturgia ci presenta! Mistero che non cessa di attirare la contemplazione dei credenti e ispira la riflessione dei teologi. Il tema del Congresso ora ricordato – “Maria di Nazaret accoglie il Figlio di Dio nella storia” – ha favorito un approfondimento della dottrina del concepimento immacolato di Maria quale presupposto per l’accoglienza nel suo grembo verginale del Verbo di Dio incarnato, Salvatore del genere umano.

“Piena di grazia”, “κεχαριτωµευη”: con questo appellativo, secondo l’originale greco del Vangelo di Luca, l’Angelo si rivolge a Maria. E’ questo il nome con cui Dio, attraverso il suo messaggero, ha voluto qualificare la Vergine. In questo modo Egli l’ha pensata e vista da sempre, ab aeterno.

3. Nell’inno della Lettera agli Efesini, poc’anzi proclamato, l’Apostolo loda Dio Padre perché “ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo” (1,3). Con quale specialissima benedizione Dio s’è rivolto a Maria fin dall’inizio dei tempi! Veramente benedetta, Maria, tra tutte le donne (cfr Lc 1,42)!

Il Padre l’ha scelta in Cristo prima della creazione del mondo, perché fosse santa e immacolata al suo cospetto nell’amore, predestinandola quale primizia all’adozione filiale per opera di Gesù Cristo (cfr Ef 1,4-5).

4. La predestinazione di Maria, come quella di ognuno di noi, è relativa alla predestinazione del Figlio. Cristo è quella “stirpe” che avrebbe “schiacciato la testa” all’antico serpente, secondo il Libro della Genesi (cfr Gn 3,15); è l’Agnello “senza macchia” (cfr Es 12,5; 1 Pt 1,19), immolato per redimere l’umanità dal peccato.

In previsione della morte salvifica di Lui, Maria, sua Madre, è stata preservata dal peccato originale e da ogni altro peccato. Nella vittoria del nuovo Adamo c’è anche quella della nuova Eva, madre dei redenti. L’Immacolata è così segno di speranza per tutti i viventi, che hanno vinto satana per mezzo del sangue dell’Agnello (cfr Ap 12,11).

5. Contempliamo quest’oggi l’umile fanciulla di Nazaret santa e immacolata al cospetto di Dio nella carità (cfr Ef 1,4), quella “carità”, che nella sua fonte originaria, è Dio stesso, uno e trino. (..)

7. A Te, Vergine Immacolata, da Dio predestinata sopra ogni altra creatura quale avvocata di grazia e modello di santità per il suo popolo, rinnovo quest’oggi in modo speciale l’affidamento di tutta la Chiesa.

Sii Tu a guidare i suoi figli nella peregrinazione della fede, rendendoli sempre più obbedienti e fedeli alla Parola di Dio.

Sii Tu ad accompagnare ogni cristiano nel cammino della conversione e della santità, nella lotta contro il peccato e nella ricerca della vera bellezza, che è sempre impronta e riflesso della Bellezza divina.

Sii Tu, ancora, ad ottenere pace e salvezza per tutte le genti. L’eterno Padre, che Ti ha voluta Madre immacolata del Redentore, rinnovi anche nel nostro tempo, per mezzo tuo, i prodigi del suo amore misericordioso. Amen!

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Aldo Trento: «Amici dottori, curare significa abbracciare l’altro»

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Il primo discorso di Arduin (Silvana De Mari)