Prostituzione Indoor: per chi e perchè?

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Foto di Peter H da Pixabay

Alcuni dati da una ricerca del Gruppo Abele sul tema della prostituzione al chiuso.

La prostituzione Indoor (al chiusi) è per clienti impauriti, che vogliono disporre di più tempo che in strada e sentirsi tutelati. Per clienti dai 18 ai 70 anni, in gran parte italiani di ceto medio-alto, come li hanno definiti le donne incontrate nei progetti.
Pochi stranieri tra i clienti, non graditi alle donne e alle transessuali che si prostituiscono al chiuso, perché dalle stesse definitipiù violenti e meno facoltosi economicamente”. Tra gli italiani molte richieste di coppie per un incontro a tre e alcune richieste di clienti che vogliono, specificatamente incontri con minorenni credendo che la giovane età li preservi dal rischio di contrarre l’Aids…

Perché i clienti si sentono poco sicuri in strada e temono di essere intercettati dalle Forze di Polizia, e quindi temono il controllo, la multa e di finire sui giornali. La strada diventa allora pericolosa. La casa, il “chiuso”, più tutelante. E allora, anche se agganciano in strada, chiedono più di prima di appartarsi al chiuso. 

La conseguenza è stata quindi che la strada è rimasta il luogo privilegiato dell’incontro, la vetrina più efficace e frequentata. A parte una iniziale contrazione della presenza, i numeri sulla strada sono tornati progressivamente ad essere gli stessi. Ma al chiuso, soprattutto in seguito a queste politiche, il fenomeno ha avuto un’impennata che ha portato la prostituzione indoor a una radicalizzazione e a un’estensione sull’intero territorio nazionale..

A cura di Mirta Da Pra Pocchiesa, giornalista, responsabile del Progetto prostituzione e tratta del Gruppo Abele.

NOTA:
se venite a contatto con donne che si prostituiscono in casa e hanno bisogno di aiuto non esitate a chiamare la Polizia o i Carabinieri per liberarle.

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