Storia. Il legame culturale tra Roma antica e il cristianesimo

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Foto di Peter H da Pixabay

Roma fu una delle prime repubbliche insieme ad Atene, con un sistema politico basato sulla giustizia e l’eguaglianza davanti alla legge. Il diritto romano influenzò profondamente la legge moderna ed anche oggi è alla base degli studi di giurisprudenza ovunque.

La lingua latina è la radice delle lingue romanze (francese, portoghese, spagnolo, italiano), mentre l’eredità culturale romana è visibile nell’architettura, nell’arte e nella letteratura.

Concetti come separazione dei poteri, senato, elettoralismo e cittadinanza ebbero sviluppo ed attuazione nell’Antica Roma, pur se già presenti in Grecia e influenzarono i sistemi di governo in tutto il mondo, anche la democrazia è debitrice di quelle idee.
Roma fu anche un impero che sviluppo’ invenzioni come l’acquedotto, la strada, l’arco e la cupola, influenzando l’ingegneria globale.

L’espansione romana fu un modello per molti imperi successivi, definendo confini e strutture geopolitiche in diverse regioni ed artisti e filosofi romani crearono opere che influenzarono il pensiero e l’estetica occidentali, contribuendo allo sviluppo dell’arte e della filosofia nel mondo occidentale.

L’Impero Romano contribuì alla diffusione del cristianesimo e all’evoluzione del concetto di democrazia e dei diritti civili e politici anche se nella Roma antica vi fu certamente persecuzione del Cristianesimo, specialmente sotto l’Imperatore Nerone, ma ci furono anche conversioni importanti, come quella di Costantino nel 313 d.C.

Le donne ebbero un ruolo significativo nella diffusione del cristianesimo e alcune importanti figure come San Pietro e San Paolo stabilizzarono la fede cristiana nell’Impero Romano.

Inizialmente il cristianesimo venne considerato illegale e i cristiani si riunivano segretamente nelle catacombe, era visto come una setta giudaica, fino alla sua espansione ed emersione nella legittimità.

Non tutti gli imperatori romani furono persecutori, eccone un elenco con la descrizione dei periodi di persecuzione:

Principato

  • Augusto (27 a.C. – 14 d.C.) (Nessuna persecuzione sistematica)
  • Tiberio (14 – 37) (Nessuna persecuzione sistematica)
  • Caligola (37 – 41) (Nessuna persecuzione sistematica)
  • Claudio (41 – 54) (Nessuna persecuzione sistematica)
  • Nerone (54 – 68) (Vi fu persecuzione dal 64 al 68 d.C.)

Anno dei Quattro Imperatori (68 – 69)

  • Galba (68 – 69) (Nessuna persecuzione)
  • Otone (69) (Nessuna persecuzione)
  • Vitellio (69) (Nessuna persecuzione)

Dinastia Flavia (69 – 96)

  • Vespasiano (69 – 79) (Nessuna persecuzione)
  • Tito (79 – 81) (Nessuna persecuzione)
  • Domiziano (81 – 96) (Vi fu persecuzione dal 95 al 96 d.C.)

Dinastia degli Antonini (96 – 192)

  • Nerva (96 – 98) (Fine della persecuzione Domizianea)
  • Traiano (98 – 117) (Vi furono persecuzioni locali, non sistematiche, durante il suo regno)
  • Adriano (117 – 138) (Vi furono persecuzioni locali, non sistematiche, durante il suo regno)
  • Antonino Pio (138 – 161) (Vi furono persecuzioni locali, non sistematiche, durante il suo regno)
  • Marco Aurelio (161 – 180) e Lucio Vero (161 – 169) (Vi fu persecuzione nel 177 d.C.)
  • Commodo (177 – 192) (Nessuna persecuzione sistematica)

Anno dei Cinque Imperatori (193)

  • Pertinace (193) (Nessuna persecuzione)
  • Didio Giuliano (193) (Nessuna persecuzione)
  • Pescennio Nigro (193 – 194) (Nessuna persecuzione)
  • Clodio Albino (193 – 197) (Nessuna persecuzione)

Dinastia dei Severi (193 – 235)

  • Settimio Severo (193 – 211) (Vi fu persecuzione dal 202 al 210 d.C.)
  • Caracalla (198 – 217) (Nessuna persecuzione sistematica)
  • Geta (209 – 211) (Nessuna persecuzione)
  • Macrino (217 – 218) (Nessuna persecuzione)
  • Elagabalo (218 – 222) (Nessuna persecuzione)
  • Alessandro Severo (222 – 235) (Nessuna persecuzione)

Crisi del III secolo (235 – 284)

  • Massimino il Trace (235 – 238) (Vi fu una persecuzione locale durante il suo regno)
  • Gordiano I (238) e Gordiano II (238) (Nessuna persecuzione)
  • Pupieno (238) e Balbino (238) (Nessuna persecuzione)
  • Gordiano III (238 – 244) (Nessuna persecuzione)
  • Filippo l’Arabo (244 – 249) (Nessuna persecuzione)
  • Decio (249 – 251) (Vi fu persecuzione dal 249 al 251 d.C.)
  • Treboniano Gallo (251 – 253) (Vi fu una breve persecuzione durante il suo regno)
  • Emiliano (253) (Nessuna persecuzione)
  • Valeriano (253 – 260) e Gallieno (253 – 268) (Vi fu persecuzione dal 257 al 260 d.C.)
  • Claudio il Gotico (268 – 270) (Nessuna persecuzione)
  • Quintillo (270) (Nessuna persecuzione)
  • Aureliano (270 – 275) (Pianificò una persecuzione, ma morì prima di attuarla)
  • Tacito (275 – 276) (Nessuna persecuzione)
  • Floriano (276) (Nessuna persecuzione)
  • Probo (276 – 282) (Nessuna persecuzione)
  • Caro (282 – 283) (Nessuna persecuzione)
  • Carino (283 – 285) e Numeriano (283 – 284) (Nessuna persecuzione)

Dominato (284 – 476 in Occidente)

  • Diocleziano (284 – 305) e Massimiano (286 – 305) (Vi fu persecuzione dal 303 al 311 d.C. “Grande persecuzione”)
  • Costanzo Cloro (305 – 306) e Galerio (305 – 311) (Proseguimento della “Grande persecuzione” in Oriente)
  • Severo II (306 – 307) (Nessuna persecuzione in Occidente)
  • Massimino Daia (308 – 313) (Proseguimento della “Grande persecuzione” in Oriente)
  • Costantino I (306 – 337) (Editto di Milano, 313 d.C. – Tolleranza del Cristianesimo)
  • Licinio (308 – 324) (Inizialmente tollerante, poi vi furono persecuzioni in Oriente durante il suo regno)

Per un’analisi piu’ dettagliata rimandiamo ad un articolo specifico che trovate qui.

I motivi della persecuzione furono semplici li troviamo nel resoconto dell’ interrogatorio di Pionio di Smirne sotto l’imperatore Decio trascritto da Eusebio di Cesarea nella sua Storia Ecclesiastica (IV, 15, 47):

«Polemone disse: Sacrifica! Rispose Pionio: Non lo farò! Ribattè Polemone: Perché no? Pionio, dal canto suo: Perché sono cristiano. Domandò Polemone: Quale Dio adori? Rispose Pionio: Il Dio onnipotente, che ha creato il cielo e La terra, il mare e tutte le creature che vivono in questi elementi e tutti noi; il Dio che ci elargisce e ci dona ogni cosa, il Dio che abbiamo conosciuto per il Verbo di lui, Gesù Cristo. Infine Polemone disse: Per lo meno sacrifica all’imperatore. Pionio rispose: Non sacrificherò a un uomo. Dopo ciò Polemone, mentre un notaio riportava le risposte su una tavoletta di cera, chiese a Pionio: Come ti chiami? Pionio rispose: Cristiano. Polemone: A quale chiesa appartieni? Pionio: Alla Chiesa cattolica».

Il sacerdote verrà condannato a morte per:
1) essersi rifiutato di sacrificare agli dei (Decio imponeva a tutti i cittadini dell’impero il sacrificio agli dei e il ritiro di un certificato (libello) per attestare l’avvenuto sacrificio)
2) essersi dichiarato della Chiesa Cattolica.

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