“Dio mi ha donato preghiera, amore, misericordia e la forza di perdonare”.
E’ questa la frase di Adhira che ben riassume la sua conversione.
E’ una donna indiana nata da madre induista e padre buddista. La sua vita era stata tormentata e aveva cercato di sanarla attraverso l’astrologia e altri riti. Grazie a un rosario e al sostegno di un’amica è diventata cattolica.
Figlia di una madre indù e di un padre buddista, Adhira ha sempre vissuto in conflitto all’interno e all’esterno della famiglia. Le differenze religiose causano conflitti e discussioni tra i genitori, che a loro volta si ripercuotono sui figli. Adhira è cresciuta inquieta e senza un vero punto di riferimento, e ha portato questa insicurezza nel suo matrimonio, che è durato solo sette giorni. “Nel 2004 mia madre è diventata una seguace del famoso guru indù Shali e ha iniziato a frequentare i suoi incontri, sperando di ottenere la pace per la famiglia. Ero molto legata a mia madre, così l’ho seguita e sono diventata anch’io una seguace di Shali. Ma nulla cambio'”: Nel 2006, sua madre morì improvvisamente durante un raduno a Kullu (Himanachal Pradesh). “La sua morte mi ha fatto perdere la fede e da allora ho sofferto ogni tipo di dolore e di angoscia.
Nel 2010 si è sposata, ma il matrimonio è finito dopo soli sette giorni a causa della “disonestà” del marito (di cui non voleva parlare). È tornata dal padre con il figlio maggiore e la moglie, ma la situazione è peggiorata di giorno in giorno. Stanco delle continue vessazioni da parte del fratello e della moglie, decise di vivere da solo a Milarod.
Quando penso al mio futuro”, dice, “vedevo solo buio”. “Ho cercato aiuto dappertutto, anche dall’astrologia e dal Vastu Shastra (una disciplina architettonica che studia l’effetto delle leggi della natura sulle abitazioni, una sorta di Feng Shui), ma niente ha potuto risolvere i miei problemi”. Nel frattempo, l’avvocato che si occupava della causa di separazione iniziò a parlarle di Gesù e di Dio e la invitò ad andare a messa con lui: “Ero indù e seguivo il guru da molto tempo, ma non avevo mai letto nulla su Gesù”.
Nel 2011, “è stato Gesù stesso a portare un piccolo rosario a casa di Milarod”. All’inizio, “non avevo idea di come fosse arrivato il rosario. Pensavo fossero le colombe che spesso si posano fuori dalla mia finestra”. Adhira racconta il rosario alla sua vecchia amica indù Samari, convertita al cattolicesimo. “Mi spiegò l’importanza del rosario nella vita dei cristiani e mi portò a casa sua, dove la sua famiglia pregò Gesù per me. Narrai la mia storia ai suoi suoceri, che per uno strano caso si chiamano Maria e Giuseppe”.
Mi portarono con loro a vari riti e conobbi bene il cristianesimo.
“Dopo aver partecipato a questi raduni e aver ascoltato la Parola di Dio, ho sentito avvenire un grande cambiamento dentro di me. Credo che il Signore abbia sanato tutte le mie ferite e benedetto i miei peccati, donandomi la preghiera, l’amore e la misericordia per gli altri, oltre alla forza di perdonare quanti mi hanno fatto del male”. Nel 2012 ha iniziato il cammino di catecumenato, per ricevere il battesimo e convertirsi al cattolicesimo. “Credo con forza che Gesù sia l’unico Dio e voglio testimoniare Cristo nella mia vita. Il mio lavoro procede bene nella grazia di Cristo e sono riuscita a riconciliarmi con la mia famiglia, perché ho compreso il vero significato della confessione e del perdono”.