Pur presentando per la prima volta dalla pandemia una flessione, i prodotti della cannabis restano quelli a maggior impatto sia per quanto riguarda la diffusione sui territori sia relativamente allo sforzo legato al contrasto. La cannabis e i suoi derivati continuano a essere le sostanze largamente più diffuse tra i giovanissimi. Nel 2023, almeno una volta nell’anno ne hanno fatto uso 550mila ragazzi tra i 15 e i
19 anni, pari al 22% dell’intera popolazione studentesca, e 70mila giovanissimi (2,8%) hanno riferito di farne un uso pressoché quotidiano (20 o più volte nel mese). Preoccupa l’incremento della percentuale media di principio attivo nei prodotti a base di hashish, che è quadruplicata, soprattutto
nei prodotti di nuova generazione e nei liquidi per sigarette elettroniche. Inoltre, desta allarme la comparsa di prodotti a basso contenuto di THC (<1%) adulterati con cannabinoidi sintetici (esaidrocannabinolo).
A conferma dell’ampia disponibilità della sostanza, i dati 2023 evidenziano che il 76% delle segnalazioni per detenzione a uso personale (Art. 75 DPR n.309/1990) è legato al possesso di cannabinoidi, ratificando un trend in crescita cominciato nel periodo post-pandemia.
Nel contrasto al traffico della sostanza entro i confini nazionali, le Forze dell’Ordine hanno raggiunto nel 2023 risultati importanti. In 9.714 operazioni di polizia sono state sequestrate oltre 67 tonnellate di cannabis e derivati, corrispondenti al 76% delle sostanze stupefacenti intercettate in Italia, percentuale in notevole aumento rispetto all’anno precedente (+21%) e in controtendenza rispetto all’andamento decrescente che aveva caratterizzato gli anni 2018-2020. Il dato relativo alle piante di cannabis sequestrate (quasi 160mila) conferma, infine, il consolidamento della produzione italiana concentrata principalmente in Sardegna e Calabria.
Registra una leggera crescita, infine, la quota delle persone assistite presso i SerD per uso di cannabis, pari al 12% delle persone in trattamento.
tratto da
Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024