
Le apparizioni di Fatima, furono suggellate dal miracolo del sole, osservato da decine di migliaia di persone fino a 40 chilometri.
Nella primavera del 1916, in una tranquilla zona del Portogallo lontana dalla guerra, tre bambini, Lucia dos Santos e i cugini Francesco e Giacinta Marto, di nove, otto e sei anni, pascolano il gregge vicino a Fatima, in un luogo chiamato “Loca do Cabeco”. Improvvisamente, nonostante il cielo sereno, si alza un forte vento e da oriente inizia a prendere forma qualcosa di misterioso.
Lucia descrisse così:
(La prima apparizione dell’Angelo)
« Non posso riferire con certezza le date, perché a quel tempo io non sapevo calcolare gli anni, i mesi e persino i giorni della settimana. Mi pare nondimeno che debba essere stato in primavera quando l’Angelo ci apparve per la prima volta nella Loca do Cabeço. Salivamo su per la collina con il gregge in cerca di un riparo e, dopo aver consumato il nostro pranzo e recitate le preghiere, vedemmo, ad una certa distanza sulla cima degli alberi, sfuggente verso Est, una luce più bianca della neve, che lasciava intravvedere la figura di un giovane trasparente e più sfavillante del cristallo colpito dai raggi del sole. Quando si avvicinò di più potemmo distinguerne meglio l’aspetto. Noi fummo sorpresi e ammutolimmo per lo stupore. Essendosi avvicinato a noi disse: “Non temete. Io sono l’Angelo della pace. Pregate con me “. E inginocchiandosi Egli chinò il volto fino a terra. Guidati dallo stesso impulso soprannaturale, noi facemmo altrettanto e ripetemmo le parole che udivamo pronunciare da Lui: ‘Mio Dio, io credo, adoro, spero in Voi e Vi amo. Chiedo perdono per quelli che non credono, non sperano, non Vi amano’.
Dopo aver ripetuto queste parole tre volte, egli si alzò e disse: “Pregate così. I Cuori di Gesù e di Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche “. Poi egli disparve. L’atmosfera soprannaturale che ci avvolgeva era così intensa che, per lungo tempo, a mala pena ci rendemmo conto della nostra stessa esistenza, rimanendo nella medesima posizione e ripetendo le stesse preghiere. Sentivamo così intimamente e intensamente la presenza di Dio, che non tentammo neppure di parlare l’un l’altro. Il giorno seguente potemmo ancora sentire l’influenza di questa santa atmosfera, che cominciava a scomparire solo molto lentamente. Noi non raccontammo nulla di questa apparizione e neppure raccomandammo l’un l’altro di mantenerla segreta. La stessa apparizione sembrava imporci il silenzio. Essa era di una tale intima natura che non era affatto facile parlarne. Forse perché era la prima manifestazione, ci fece una più grande impressione ».
(La seconda apparizione dell’Angelo dovrebbe essere avvenuta ad agosto 2016)
« La seconda apparizione deve essere avvenuta a metà estate quando, a motivo dell’eccessivo caldo, conducevamo a casa il gregge nella mattinata, ritornando nel tardo pomeriggio. Trascorrevamo le ore della siesta all’ombra degli alberi che circondavano il pozzo nel podere chiamato Arniero che apparteneva ai miei genitori. Improvvisamente ci apparve lo stesso Angelo. “Che cosa state facendo? “chiese egli. ‘Pregate! Pregate tanto! I Cuori di Gesù e di Maria hanno progetti di grazia per voi. Offrite preghiere e sacrifici all’Altissimo “.
“In che modo possiamo fare sacrifici? “ chiesi io. “Fate sacrificio di ogni cosa che fate e offritelo come un atto di riparazione per i peccati dai quali Egli è offeso e per ottenere la conversione dei peccatori. In questo modo attirerete la pace sul vostro Paese. Io sono l’Angelo Custode, l’Angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione tutte le sofferenze che nostro Signore vi manderà “. Queste parole ci fecero una profonda impressione, come una luce che ci fa conoscere chi è Dio, come Egli ci ama e desidera essere amato, che ci rivela pure il valore del sacrificio, quanto gli sia gradito e come, in base ad esso, Egli concede la grazia della conversione dei peccatori. Per questa ragione, da quel momento, noi cominciammo ad offrire tutto ciò che ci mortificava, non cercando mai altre vie di mortificazione e di penitenza, se non rimanere per ore con la fronte a terra ripetendo la preghiera che l’Angelo ci aveva insegnato ».
(La terza apparizione dell’Angelo)
« Là recitammo il Rosario e la preghiera che l’Angelo ci aveva insegnato nella prima apparizione.
Mentre eravamo là, Egli apparve la terza volta, portando tra le mani un calice sormontato da un’Ostia da cui cadevano nel calice gocce di sangue. Lasciando il calice e l’Ostia sospesi nell’aria Egli si prostrò a terra e ripeté questa preghiera tre volte:
“SS. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente, Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze da cui Egli è offeso. E per gli infiniti meriti del Suo Sacratissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori “.
Quindi, alzatosi, l’Angelo prese il calice e l’Ostia. Diede l’Ostia a me e il contenuto del calice a Giacinta e a Francesco, dicendo nello stesso tempo: ‘Prendete e bevete il Corpo di Gesù Cristo, orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i delitti e consolate il vostro Dio “. Ancora una volta si prostrò a terra, ripeté tre volte la preghiera della SS. Trinità e scomparve.
Costretti dalla forza soprannaturale che ci circondava, imitammo tutto ciò che l’Angelo aveva fatto, prostrandoci a terra e ripetendo le preghiere da lui recitate. Sentivamo così intensamente la presenza di Dio da essere completamente sommersi e assorbiti da essa. Ci sembrò per un tempo considerevolmente lungo, di essere privi del nostro corpo e dei nostri sensi.
Durante i giorni seguenti. tutta la nostra attività era compresa da quello stato soprannaturale. Internamente sentivamo una grande pace e una grande gioia, che lasciavano l’anima come immersa in Dio ».
La prima apparizione della Vergine: Domenica 13 Maggio 1917
Dopo la S. Messa nella Chiesa parrocchiale di Fatima, tornarono ad Aljustrel per prepararsi per il pascolo e andarono alla Cova da Iria, la grande radura a forma di anfiteatro delimitata verso Nord da una piccola altura.
« Qui, narra Lucia, mentre giocavo con Giacinta e Francesco in cima alla collina a fare piccole mura con sassi intorno a un cespuglio di ginestra chiamato “moita “, improvvisamente vedemmo una folgore, come di lampi. “C’è una folgore di lampi, dissi io ai miei cugini, può darsi che venga il temporale, sarebbe meglio andare a casa. “Sì, certo “, dissero essi. E cominciammo a discendere la collina guidando il gregge lungo la strada. Quando arrivammo ad un grande leccio a metà strada dal pendio, la luce sfolgorò ancora. Pochi passi più avanti scorgemmo una bella Signora vestita di bianco, ritta sopra un leccio, vicino a noi. Ella era più luminosa del sole, raggiante di una luce sfolgorante…
Colpiti da stupore, ci arrestammo davanti a questa visione. Eravamo così vicini da essere immersi nella luce che irradiava dalla sua Persona, alla distanza di circa un metro. Quindi la Signora disse: “Non abbiate paura, non vi farò del male “.
“Da dove venite? “Io chiesi. “Vengo dal Cielo “. “Che cosa volete da me?
“Vengo per chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi, il giorno 13 alla stessa ora. In seguito vi dirò cosa io voglio. E ritornerò qui ancora una settima volta “.
“E io andrò in Cielo? “Sì ci andrai”.
“E Giacinta? “Anch’ella ci andrà “.
“E Francesco? “Vi andrà pure lui, ma prima dovrà recitare il suo Rosario” .
Mi sovvenne di chiedere di due ragazze morte recentemente. Esse erano mie amiche ed erano solite venire a casa mia ad imparare a tessere con la mia sorella maggiore.
“Maria Das Neves è in Paradiso? “Sì “. (Penso ella avesse 16 anni)
“E Amelia? “Ella rimarrà in Purgatorio fino alla fine del mondo “. (Mi pare avesse 18 o 20 anni)
“Volete offrire a Dio tutte le sofferenze che Egli desidera mandarvi in riparazione dei peccati dai quali Egli è offeso, e per domandare la conversione dei peccatori? “
“Sì lo vogliamo “. “Andate dunque, perché avrete molto da soffrire, ma la Grazia di Dio vi conforterà”
Mentre pronunciava queste ultime parole (la Grazia di Dio…), Nostra Signora aprì per la prima volta le sue mani e riversò sopra di noi una luce così intensa che penetrò nei più reconditi recessi del nostro cuore facendoci rispecchiare in Dio molto più chiaramente che se ci fossimo rispecchiati in uno specchio. Poi, spinti da un interiore impulso cademmo in ginocchio, ripetendo nei nostri cuori: “SS. Trinità, io Vi adoro! mio Dio, mio Dio, Vi amo nel SS. Sacramento! “. Dopo alcuni momenti, Nostra Signora parlò ancora: “Dite il Rosario ogni giorno per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra“. Incominciò quindi ad ascendere lievemente salendo verso oriente: la luce che la circondava sembrava aprire un sentiero di fronte a Lei, finché Ella alla fine scomparve nell’immensità dello spazio; ecco perché noi a volte abbiamo detto di aver visto il Cielo aprirsi ».
La seconda apparizione della Vergine: 13 Giugno 1917
Verso le ore undici di quella mattina, insieme ai tre fratelli alla Cova di Iria c’erano almeno cinquanta persone che, o per devozione o per curiosità, vollero essere presenti all’appuntamento.
« Dopo aver recitato il Rosario con Giacinta, Francesco e le altre persone presenti — è sempre Lucia che racconta — noi vedemmo che si avvicinava ancora il riflesso della luce (che noi chiamavamo lampo) e ancora, come in Maggio, la Signora apparve sopra il piccolo leccio.
“Che cosa volete da me? “ domandai. “Voglio che veniate qui il 13 del prossimo mese. Voglio che recitiate ogni giorno il Santo Rosario e impariate a leggere.’ In seguito vi dirò che cosa altro voglio“.
Io poi chiesi alla Signora di guarire una ammalata. “Se ella si emenderà sarà guarita quest‘anno” Appena pronunciò queste ultime parole la Signora aprì le mani e ci comunicò, per la seconda volta, l’immensa luce che l’avvolgeva. In questa luce ci potemmo vedere immersi in Dio. Giacinta e Francesco sembravano essere nella luce che saliva verso il Cielo, mentre io ero in quella che scendeva verso la terra. Davanti al palmo della mano destra della Signora c’era un cuore circondato da spine che lo trafiggevano. Noi capimmo che si trattava del Cuore Immacolato di Maria oltraggiato dai peccati della umanità, e quindi Ella chiedeva riparazione ».
La terza apparizione della Vergine: 13 Luglio 1917
La partecipazione popolare sui luogo delle apparizioni si faceva sempre più imponente sin dalla sera del 12 Giugno una gran folla di fedeli attendeva.
« Quella sera — racconta Lucia — io chiamai i miei cugini e comunicai loro la mia decisione di non andare alla Cova. Allora Giacinta mi disse che avrebbe parlato lei alla Signora, ma poi si mise a piangere dicendo: “Perché non vuoi venire con noi? . “No, io non verrò! E se la Signora chiede di me dille che non sono venuta perché avevo paura che fosse il demonio… Ma il giorno dopo, avvicinandosi il momento dell’appuntamento con la Signora, mi sentii sospinta da una forza alla quale non potei resistere. Mi misi allora in cammino e passai da mio zio per vedere se Giacinta era ancora a casa: la trovai con Francesco, inginocchiata ai piedi del letto, tutta in lacrime.
“Allora voi non andate? E già ora, dissi io. “Senza di te non abbiamo il coraggio. Vieni con noi… “Muovetevi allora, perché io sono già in cammino!” Il loro volto si inondò di gioia e partirono con me ».
« Alcuni momenti dopo il nostro arrivo alla Cova da Iria, vicino al leccio, dove un gran numero di persone stava recitando il Rosario, abbiamo visto ancora una volta la luce lampeggiare e un minuto dopo Nostra Signora apparve sul leccio. “Che cosa volete da me? “.
“Voglio che voi veniate qui il 13 del prossimo mese. Continuate a recitare il Rosario tutti i giorni, in onore di Nostra Signora, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra, perché solo Ella la può ottenere “.
“Desidero che ci diciate chi siete voi, e che compiate un miracolo, così tutti crederanno che voi ci siete veramente apparsa “.
“Continuate a venire qui ogni mese. In ottobre vi dirò chi sono e che cosa voglio e compirò un miracolo affinché tutti possano credere “.
Qui ho fatto alcune domande in favore di alcune persone che non posso ricordare. Ciò che ricordo è che la Signora disse che era necessario per quelle persone dire il Rosario per ottenere le grazie durante l’anno. E continuò:
“Sacrificatevi per i peccatori, e dite spesso, specialmente quando compite qualche sacrificio: ‘Gesù, questo è per Vostro amore, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria ‘“.
Dicendo queste ultime parole, la Signora aprì le mani, come aveva fatto durante i due mesi precedenti. La luce proveniente da esse sembrava penetrare la terra e vedemmo un mare di fuoco. Immersi in questo fuoco c’erano demoni e anime che sembravano tizzoni trasparenti, alcuni neri o bronzei, in forme umane, portate intorno dalle fiamme che uscivano da essi assieme a nuvole di fumo. Essi cadevano da tutte le parti, proprio come le scintille cadono dai grandi fuochi, leggere, oscillanti, tra grida di dolore e di disperazione, che ci atterrirono fino a farci tremare di paura. (Deve essere stata questa vista che mi fece gridare; la gente infatti dice di avermi sentita dare un grido).
I demoni potevano essere distinti dalla loro somiglianza a orribili ripugnanti e sconosciuti animali, incandescenti come carboni accesi.
Atterriti e come per supplicare aiuto, alzammo gli occhi verso Nostra Signora, la quale ci disse con gentilezza, ma anche con tristezza: “Avete visto l’inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Al fine di salvarli Dio desidera di stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato“.
Fin qui la Signora aveva chiesto « preghiera e penitenza »perché gli uomini possano salvarsi dall’Inferno eterno; ma ora chiede « preghiera e penitenza » perché l’umanità possa evitare anche i giusti castighi di Dio su questa terra:
« Se farete quanto vi ho detto, molti si salveranno e ci sarà la pace. La guerra finirà, ma se gli uomini non cesseranno di offendere Dio, scoppierà un’altra e più terribile guerra durante il Pontificato di Pio XI. Quando vedrete che una notte si illuminerà di una luce sconosciuta, sappiate che quello è il segno che Dio vi dà, che punirà il mondo per i suoi crimini con la guerra, con la fame, con la persecuzione della Chiesa e del Santo Padre. Per impedire ciò, io verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione di riparazione nei primi sabati. Se i miei desideri saranno soddisfatti la Russia si convertirà e regnerà la pace. Se no, la Russia diffonderà i suoi errori nel mondo, causando guerre e persecuzioni alla Chiesa. Il buono sarà martirizzato, il S. Padre avrà molto da soffrire e molte nazioni saranno annientate.Ma alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il S. Padre consacrerà la Russia a me ed essa si convertirà e un periodo di pace sarà concesso al mondo ». Alla fine la Signora raccomandò di non dire a nessuno alcune cose che evidentemente non sono qui riferite. Si tratta del cosiddetto « Segreto di Fatima » ancora avvolto nel mistero: « Non dire questo a nessuno. Puoi dirlo a Francesco ». Qualunque sia il contenuto di questo segreto, ciò che conta per noi è non essere sordi al richiamo della Vergine di ritornare a una vita veramente cristiana, se vogliamo evitare i castighi di Dio.
Proprio per questo la Vergine aggiunse: « Quando recitate il Rosario, dopo ogni mistero dite:
“Gesù mio, perdonateci, preservateci dal fuoco dell’Inferno, portate in Cielo tutte le anime, specialmente quelle più bisognose. Seguì un breve silenzio; poi chiesi: “C’è ancora qualche cosa che volete da me? “No, per oggi non voglio più nulla da te” E, come nelle precedenti apparizioni, Ella cominciò a salire in direzione dell’oriente, finché scomparve nell’immensità dello spazio ».
La quarta apparizione della Vergine: 15 agosto 1917
“Andando con le pecore, in compagnia di Francesco e suo fratello Giovanni, in un luogo chiamato Valinhos, e sentendo che qualcosa di soprannaturale si avvicinava e ci avvolgeva, sospettando che Nostra Signora venisse ad apparirci e temendo che Giacinta non la vedesse, chiedemmo a suo fratello Giovanni di andarla a chiamare. Intanto, vidi con Francesco il riflesso della luce, che noi chiamavamo lampo, e quando arrivò Giacinta dopo un istante, vedemmo la Madonna sopra un leccio.
— Cosa vuole da me Vostra Signoria?
— Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il giorno 13 e che continuiate a pregare il Rosario tutti i giorni. Nell’ultimo mese farò un miracolo perché tutti credano.
— Che cosa vuole Vostra Signoria che si faccia del denaro che la gente lascia alla Cova da Iria?
— Fate due portantine: una la porterai tu con Giacinta ed altre due bambine vestite di bianco; l’altra, la porterà Francesco con altri tre ragazzi. Il denaro delle portantine è per la festa di Nostra Signora del Rosario e quello che avanzerà sarà per una cappella che devono far fare.
— Volevo chiedere di guarire alcuni ammalati. — Sì, ne guarirò qualcuno durante l’anno.
Ed assumendo un aspetto più triste, (aggiunse): Pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, perché molte anime vanno all’Inferno non avendo chi si sacrifichi e preghi per loro”.
Dopo aver detto queste parole, la Madonna si diresse, come le volte precedenti, verso oriente.
Per lunghi minuti i pastorelli rimasero in uno stato di estasi. Si sentivano invasi da una gioia irrefrenabile dopo tante sofferenze e timori. Infine, quando furono in grado di muoversi e camminare, tagliarono alcuni rami dell’arbusto che era stato sfiorato dalla tunica della Madre di Dio e li portarono a casa. Qui poterono sentire che i rami esalavano un delizioso e magnifico profumo! Erano i “rametti dove la Santissima Vergine aveva posto i piedi”…
La quinta apparizione della Vergine: 15 settembre 1917
Arrivammo alla Cova da Iria, e davanti al leccio incominciammo a recitare il Rosario con il popolo. Dopo un po’ vedemmo la luce e Nostra Signora sul leccio.
‘Continuate a dire il Rosario per la fine della guerra. In ottobre S. Giuseppe apparirà con il Bambino Gesù a benedire il mondo. Il Signore si compiace dei vostri sacrifici, ma Egli non vuole che voi dormiate con la corda: cingetela solo durante il giorno“
“Mi hanno detto di chiedervi molte cose: la guarigione di alcune persone malate, di un sordomuto…”.
“Sì guarirò alcuni, ma non altri. In ottobre compirò un miracolo, così che tutti crederanno “.
Incominciò quindi a salire come il solito e scomparve .
Durante questa apparizione anche la folla fu resa partecipe di alcuni fenomeni straordinari, quasi un primo saggio del grande miracolo promesso per il mese successivo.
ndr : l’apparizione ha luogo alla presenza di una folla di 15-2Omila persone, richiamate dal diffondersi della notizia. Avvengono alcuni prodigi: la temperatura si abbassa, si vede un globo di luce che si muove lentamente in cielo, calano le tenebre e compaiono le stelle, mentre cade una specie di lieve pioggia iridescente.
Sesta apparizione della Vergine: 13 Ottobre 1917
Tutti obbedirono, e si recitò il Rosario. « Subito dopo vedemmo la luce e la Signora apparve sul leccio. “Che cosa volete da me? “ “Voglio dirti che desidero che si eriga qui una Cappella in mio onore, perché io sono Nostra Signora del Rosario. Continuate a recitare il Rosario ogni giorno. La guerra finirà presto e i soldati ritorneranno alle loro case“
“Ho molte cose da chiedervi: la guarigione di alcune persone ammalate, la conversione dei peccatori e altre cose… “Alcune le esaudirò, altre no. E’ necessario che si emendino, che chiedano perdono dei loro peccati “.
Quindi con espressione triste disse: “Non offendete più Dio, Nostro Signore, perché Egli è già troppo offeso!“
Furono queste le ultime parole che la Vergine pronunciò alla Cova da Iria. « A questo punto Nostra Signora, aprendo le mani, le fece riflettere sul sole e, mentre saliva, il riflesso della Sua persona era proiettato sul sole stesso.
A un certo punto, davanti agli occhi di circa 50-7Omila uomini e donne convenuti da tutto il Portogallo, le nuvole si aprono e mostrano il globo solare, il quale assume la forma di un enorme disco d’argento, brillante ma non accecante. Poi inizia a ruotare su se stesso vorticosamente e a danzare nel cielo in un turbinio di fiamme, per tre volte minacciando di precipitare sulla folla atterrita. Infine, si acquieta e torna a splendere come di consueto. lì prodigio del sole viene osservato fino a quaranta chilometri di distanza da Fatima. Contemporaneamente, ai veggenti si offre uno spettacolo grandioso.
Accanto al sole, si stagliano tre enormi composizioni o quadri, ciascuno corrispondente a uno dei misteri del rosario. Nel primo compare la Sacra Famiglia, con san Giuseppe e Gesù bambino benedicenti, mentre Maria assume il sembiante di Madonna del Rosario. Poi, appaiono l’Addolorata e Gesù sulla via del Calvario. Infine, la Madonna del Carmelo, incoronata Regina, con in braccio il piccolo Gesù. Le apparizioni “pubbliche” della Madonna di Fatima, preparate da quelle dell’Angelo del Portogallo, hanno così fine.
BIBLIOGRAFIA
- Suor Lucia, Gli appelli del messaggio di Fatima, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2001.
- Antonio Augusto Borelli Machado, Fatima: Messaggio di Tragedia o di Speranza? Con la terza parte del segreto, trad. it., Luci sull’Est, Roma, 2000.
- Elementi di documentazione in Memorie di Suor Lucia, a cura di Luigi Kondor S.V.D., trad. it., Segretariado dos Pastorinhos, Fatima, 1998.
- Saverio Gaeta, Fatima, tutta la verità, Edizioni, anno.
- William Thomas Walsh, Our Lady of Fatima, Edizioni, anno.
- Antonio Socci, Fatima: L’ultima profezia, Edizioni, anno.
- Suor Lucia, Lucia racconta Fatima. Memorie, lettere e documenti di Suor Lucia, 4a ed. aggiornata, trad. it., Queriniana, Brescia, 1999.
- Congregazione per la Dottrina della Fede, Il Messaggio di Fatima, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2000.
- L. Gonzaga Da Fonseca S.J. e Gioacchino Alonso C.M.F., Le meraviglie di Fatima, Edizioni Paoline, Roma, 1983.
- Andrea Tornielli, Fatima: il segreto svelato, Gribaudi, Milano, 2000.