Sono nove le maniere di pregare secondo san Domenico e ciascuna di queste che realizzava sempre davanti a Gesù Crocifisso, esprime un atteggiamento corporale e uno spirituale che, intimamente compenetrati, favoriscono il raccoglimento e il fervore.
- Chinarsi: San Domenico si fa umile davanti all’altare, riconoscendo la presenza viva di Cristo sulla croce e la comunione attraverso il suo sangue. Questo atteggiamento esprime umiltà del cuore.
- Prostrarsi: Domenico si prostra a terra, manifestando il dolore per i peccati e la consapevolezza della propria fragilità.
- Flagellarsi: San Domenico si flagella stando in ginocchio, desiderando identificarsi con Cristo nella sua Passione.
- Inginocchiarsi e alzarsi: Questo gesto riflette la fiducia di San Domenico nella misericordia di Dio, sia per sé stesso che per gli altri peccatori.
- Stare in piedi con ascolto: San Domenico si pone in piedi senza appoggiarsi, simboleggiando l’atteggiamento della resurrezione. Le sue braccia e mani indicano l’ascolto attento della Parola di Dio.
- Aprire le braccia a forma di croce: Questo atteggiamento rappresenta l’abbraccio e l’imitazione di Cristo crocifisso e risorto, testimoniando la vita donata da Cristo e ricevuta dal santo.
- Estendere le braccia verso il cielo: In questa posizione, San Domenico manifesta il desiderio di unione con Dio, come un dialogo faccia a faccia, come un amico con un altro.
- Sedersi e ascoltare la Parola di Dio: San Domenico si siede e legge la Parola di Dio, mostrando l’importanza dell’amicizia di Gesù con i suoi amici e il dono della Parola di Dio.
- Mettersi in cammino con un amico: Qui, San Domenico si prepara a condividere ciò che ha contemplato con il mondo, riflettendo l’amicizia di Gesù con i suoi discepoli e il dono di sé per gli altri.
Questi nove modi di preghiera di San Domenico possono essere suddivisi in tre tappe: l’accettazione (riconoscere la propria dipendenza da Dio), l’incontro (un dialogo faccia a faccia con Dio) e il dono (dare e donarsi agli altri). Attraverso queste diverse posture del corpo, si può sviluppare una maggiore intimità con Dio, permettendo ai gesti e alle parole di diventare espressioni tangibili dell’amore verso Dio e verso gli altri.