La storia di Caterina Morelli. Siamo circondati da anime Sante

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Image by Mariana Anatoneag from Pixabay

Siamo circondati da anime Sante…
sono le anime che salvano il mondo e ci ricordano che siamo creati per l’eternità.

Caterina Morelli, fin da ragazzina, ha incontrato e frequentato GS (Giovani Studenti) e poi il CLU (Centro di Luce Universale) della comunità di Firenze. Dopo anni di studio e dedizione, si è laureata in medicina e chirurgia. La sua vita prende una svolta importante il 16 giugno 2012, quando sposa Jonata. In quel momento, Caterina è già mamma di una bambina di nome Gaia. La gioia del matrimonio viene accompagnata da un’altra notizia meravigliosa: Caterina scopre di essere nuovamente in attesa di un altro figlio.

Tuttavia, questa felicità è oscurata da un evento devastante. Solo poche ore dopo aver scoperto di essere incinta, riceve i risultati delle analisi mediche: ha un tumore al seno molto aggressivo e in fase avanzata. A Firenze le propongono l’interruzione della gravidanza per avviare immediatamente il trattamento con chemioterapia e radioterapia, ma lei rifiuta fermamente questa opzione.

Invece, con il sostegno dei medici del gruppo adulto di Milano, Caterina trova una strada più delicata e rischiosa, ma compatibile con la vita del bambino che porta in grembo. Affronta la difficile situazione con coraggio e determinazione, affidandosi alle cure mediche e al potere della sua fede. Le terapie iniziano subito dopo la nascita di suo figlio Giacomo, avvenuta nel febbraio 2013.

Nonostante la sua lotta contro il tumore, Caterina trova il tempo e la forza di specializzarsi in Chirurgia Pediatrica. La sua passione per il lavoro e la sua dedizione verso gli altri la rendono un punto di riferimento per amici, colleghi e pazienti. Nel 2015, purtroppo, la malattia fa nuovamente capolino nella sua vita con la comparsa di molteplici metastasi al fegato, ai polmoni e alle ossa.

Le cure diventano ancora più intense e gravose, ma Caterina e il marito non perdono mai la speranza. Insieme, intraprendono vari viaggi a Lourdes e Medjugore, pregando per la sua salute e per quella di tutti gli ammalati. La loro fede in Dio e la loro vicinanza a coloro che soffrono diventano un faro di speranza per chi li incontra.

Nonostante l’aggravarsi della sua condizione, Caterina non si arrende e continua a essere una fonte di ispirazione per amici e conoscenti. La sua casa diventa un luogo di accoglienza per chi è in difficoltà, ospitando senza tetto e persone che hanno perso la fede. Grazie al suo esempio di amore e compassione, molti ritrovano la via della preghiera e si riavvicinano alla Chiesa.

Nel settembre 2018, la malattia peggiora ulteriormente, e Caterina è costretta a confrontarsi con la presenza di metastasi anche al cervello. Nonostante le sfide che affronta quotidianamente, il suo spirito rimane saldo. Anticipa la Prima Comunione di sua figlia Gaia in un clima di festa e gioia condivisa.

Negli ultimi giorni della sua vita, la sua casa diventa un luogo di preghiera e di incontro per amici e sacerdoti che si alternano nella celebrazione della Santa Messa. Il 7 febbraio, Caterina entra in coma, ma è circondata dall’amore di chi le vuole bene e dalla preghiera incessante.

All’alba dell’8 febbraio 2019, Caterina ci lascia, ma la sua memoria continua a vivere nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere una persona così straordinaria. Il suo funerale viene celebrato nella Basilica della SS. Annunziata, su richiesta e invito dei frati che, frequentando la sua casa, hanno trovato in lei un autentico angolo di paradiso sulla terra. La sua testimonianza di fede, amore e speranza rimane un faro luminoso che continua a guidare tante persone lungo il cammino della vita.

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