A te, Madre del Divino Amore,
affidiamo la comunita’ diocesana
con i suoi problemi e le sue risorse,
le sue ansie e le sue speranze.
A te affidiamo le famiglie,
i malati, gli anziani, le persone sole.
Nelle tue mani
poniamo le attese e le speranze dei giovani.
A te affidiamo, infine, la richiesta
che, per tua intercessione,
si moltiplichi il numero degli operai
nella messe del Signore
e che la gioventù sappia apprezzare,
in tutta la sua bellezza,
il dono della chiamata al sacerdozio
e alla vita religiosa,
di cui oggi il mondo ha grande bisogno.
Giovanni Paolo II